Se volete annoiarvi, se volete passare tre ore a teatro guardando di continuo l’orologio, se volete chiedere a voi stessi “Ma perchè sono venuto questa sera?”, ecco se volete tutto questo non andate a vedere lo spettacolo di Gabriele Linari “Ho morto Petrolini! ovvero Che ci faccio io tra tante donnine?“.
Se volete conoscere un personaggio noto alla maggior parte di noi più per la sua fama che per il suo viso, vi consiglio vivamente e caldamente di andare a vedere lo spettacolo in scena fino al 18 marzo 2012 al Teatro Due di Roma (non chiedetevi qual’è il Teatro Uno perchè forse non esiste proprio).
Ettore Petrolini è stato il più grande interprete della romanità di inizio secolo, quel romano vero che “bazzicava“,così si dice da noi, Rione Monti, Rione Trastevere, il bullo de Campo dè Fiori. Petrolini incarnò tutti i personaggi che giravano le nostre strade, li fece rivivere nei suoi sketch, li osservava e li imitava, o forse erano loro a imitare lui.
Oggi guardando quei vecchi spettacoli potrete rivedere attori del calibro di Gigi Proietti e di Antonio Rezza, che hanno interpretato e interpretano ancora il romano verace, quello che ha voja de parlà, de dì, de fa, semplicemente de vivè.
Sul palcoscenico del Teatro Due troverete questa volta un giovane attore, Gabrieli Linari, da anni ottimo interpretate e regista nel nuovo panorama teatrale che cerca di farsi largo in un mondo difficile e duro come solo quello del teatro può essere.
Gabriele interpeta magistralmente un ruolo che gli si incarna a pennello, un Ettore Petrolini in molte sue performance, nelle sue mimiche facciali, nei suoi gesti e nei sorrisi ammiccanti e beffardi.
Mettetevi seduti e assaporare un’ora di ottimo spettacolo, fate vostre le sue battute e cantate con lui stornelli che stranamente non si sa come, tutti noi conosciamo pur non immaginando che vengano tutti dalla stessa fonte: Ettore Petrolini.
Dedicate un’ora del vostro tempo al buon vecchio teatro, e se potete diffondete la cultura.
Io ci sono stata e se sto scrivendo un piccolo pezzo sul mio piccolo spazio privato forse vuol dire che ne vale davvero la pena.
Petrolini è quella cosa
che ti burla in ton garbato,
poi ti dice: ti à piaciato?
se ti offendi se ne freg.