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Ho paura di tutto, anche di a fantastic fear of everything

Creato il 25 aprile 2013 da Cannibal Kid
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HO PAURA DI TUTTO, ANCHE DI A FANTASTIC FEAR OF EVERYTHINGA Fantastic Fear of Everything (UK 2012) Regia: Crispian Mills, Chris Hopewell Sceneggiatura: Crispian Mills Cast: Simon Pegg, Amara Karan, Clare Higgins, Alan Drake, Paul Freeman, Henry Lloyd-Hughes, Simon Kunz Genere: grottesco Se ti piace guarda anche: John Dies at the End, The Darjeeling Limited, 7 psicopatici
HO PAURA DI TUTTO, ANCHE DI A FANTASTIC FEAR OF EVERYTHINGPerché ho visto A Fantastic Fear of Everything, piccola produzione cinematografica britannica? Ho visto questo film perché si tratta dell’esordio cinematografico come regista e sceneggiatore di Crispian Mills. Se a questo punto avete urlato: “E chi cazzo è Crispian Mills?” significa innanzitutto che siete parecchio maleducati. Sempre con ‘sto cazzo in bocca… vi sembra una cosa da persone per bene, e che cazzo? Per seconda cosa, significa che probabilmente non siete cresciuti negli anni ’90 e, se anche l’avete fatto, non eravate dei grandi appassionati di Britpop, vero? Per chi ha vissuto il periodo d’oro del Britpop, il nome di Crispian Mills risuonerà invece familiare. Si tratta infatti del cantante e leader dei Kula Shaker. “E chi cazzo sono i Kula Shaker?”
I Kula Shaker sono stati una meteora, una delle tante del periodo Britpop, ma per un breve periodo hanno brillato di una luce folgorante. Proponevano un sound dalle forti influenze beatlesiane e ancor più forti influenze indiane: in pratica erano influenzati dal periodo indiano dei Beatles. Il periodo di maggior fattanza, pardon di maggiore apertura mentale, dei Fab Four. La loro più grande hit è stata “Tattva” che rappresenta al meglio il loro sound, tra space rock, psychedelia e spiritualità indiana. Tra il 1996 e il 1997, pensate un po’ che i Kula Shaker erano talmente famosi che il loro album d’esordio è subito schizzato in cima alla chart britannica e sono persino stati ospiti al Festival di Sanremo, dove hanno proposto proprio questa canzone.

HO PAURA DI TUTTO, ANCHE DI A FANTASTIC FEAR OF EVERYTHINGIl loro suono da hippie freakkettoni è ben presto passato di moda, nonostante anche il loro secondo album non fosse niente male, dopodiché sono spariti per un po’ dalla circolazione, il cantante Crispian ha messo su un'altra poco fortunata band, i Jeevas, per poi ritornare con i Kula Shaker negli ultimi anni con un paio di dischi che non s’è filato nessuno. Neanche i loro parenti e amici. La loro proposta musicale, interessante per quanto derivativa dai 60s, si riflette ora nel primo film del loro cantante, Crispian Mills, che di questo A Fantastic Fear of Everything firma la sceneggiatura in solitaria e la regia insieme a Chris Hopewell, regista di videoclip (tra cui quelli per “There There” dei Radiohead, “The Dark of the Matinee” dei Franz Ferdinand e “Blood” degli Editors), pure lui all’esordio nel lungometraggio.
Crispian Mills da oggi fa dunque parte del club dei cantanti diventati registi, in cui possiamo annoverare parecchi italiani. Luciano Ligabue ha esordito piuttosto bene con Radiofreccia, per poi perdersi clamorosamente con Da zero a dieci, un film che da zero a dieci vale direi… fatemici pensare… ehm, zero. Laddove la sua proposta cinematografica è comunque pregna di “ligabuismo” al 100%, Federico Zampaglione dei melodici Tiromancino ha invece tirato fuori a sorpresa il suo lato dark con il discusso horror Shadow, non riuscito fino in fondo ma che almeno non lascia indifferenti. Poi tra i cantanti/registi c’è anche il recentemente politicamente controverso Franco Battiato, però il suo esordio cinematografico me lo sono perso. In passato, inoltre, persino Adriano Celentano e Nino D’Angelo si sono cimentati con la regia, tanto per dire che in Italia un film non lo neghiamo a nessuno. Proprio a nessuno. Tra gli stranieri cito Rob Zombie, di cui non sono certo un gran fan, ma la cui filmografia horror appare se non altro parecchio in linea con la sua proposta musicale metallara. Quando a Madonna boh, non ho ancora avuto la fortuna (o la sfortuna) di vedere le sue creature cinematografiche. E poi al momento di cantantoni/registoni non me ne vengono in mente altri…

HO PAURA DI TUTTO, ANCHE DI A FANTASTIC FEAR OF EVERYTHING

"Mi scusi, queste mutande sono sue?"
"Mmm... non ci sono orsetti sopra, quindi direi di no."

Parlando finalmente del nostro film del giorno, A Fantastic Fear of Everything è proprio come la musica dei Kula Shaker. All’inizio la senti e rimani un po’ disorientato dalla loro proposta persino troppo freakketona e indianeggiante, ma quando c’hai fatto l’orecchio comincia a prenderti abbastanza. Non sono i Beatles, però qualche bella canzone dalla loro ce l’hanno. Lo stesso vale per il film. All’inizio appare eccessivamente stralunato. Una roba grottesca in cui vediamo Simon Pegg (quello de L’alba dei morti dementi ecc. ecc.) scrittore in fissa con i serial killer e spaventato da qualsiasi cosa. Dopo una prima parte introduttiva un po’ macchinosa, il suo personaggio comincia a suscitare simpatia, benché questa non sia proprio una pellicola comicissima, e il suo viaggio nella notte si fa intrigante.
A metà circa, il film comincia (finalmente) a ingranare con una scena ambientata in lavanderia assurda e parecchio divertente. Da lì in poi il buon Crispian Mills ci mette dentro di tutto, da ralenty un po’ abusati che citano 2001: Odissea nello spazio, a una sequenza favolistica in stop-motion che rimanda a Fantastic Mr. Fox di Wes Anderson, più qualche flashback, un pizzico di psicanalisi e un aspirante serial killer che vuole uccidere le sue vittime sulle note di “The Final Countdow” degli Europe. Naturalmente non manca poi l’amore di Crispian per l’India, che si palesa nell’interesse sentimentale del protagonista, ovvero Amara Karan, attrice già vista in The Darjeeling Limited sempre di Wes Anderson. A Fantastic Fear of Everything è allora una pellicola d’esordio classica, con tutti i pregi e difetti che questo comporta, e che a dispetto del titolo non ha paura o timori, dimostra un buon coraggio e racconta una storia grottesca, quasi un’anti-favola, dal ritmo psichedelico, con una partenza soft, un buon crescendo e in grado alla fine di dare assuefazione. Proprio come la musica dei Kula Shaker. E comunque, chi cazzo sono i Kula Shaker? (voto 6+/10)


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