Iniziamo subito con il dire che Ho paura torero è un libro stupendo. Lo dico nel caso, con la mia recensione, non riesca a farlo capire in modo convincente.
E' difficile recensire un libro così. E' difficile raccontare con parole che non siano quelle dell'autore, questo Pedro Lemebel che, prima di trovare per puro caso questo libro nascosto da una pila di altri libri in un mercatino dell'usato, nemmeno conoscevo. Mai avrei pensato che quelle tre parole in copertina, semplici e, a prima vista, anche abbastanza incomprensibili, potessero significare e trasmettere tanto.
Ho paura torero, tre parole che possono essere cantate, urlate o sussurrate. Tre parole che significano amore, passione, e anche un po' di erotismo. Ma che significano pure ribellione, sofferenza, paura, rivoluzione.
Siamo nel Cile di Pinochet, a diversi anni dall'attentato ad Allende che l'ha messo al potere. La fata dell'angolo, un travestito esuberante e passionale, che adora i bolero e che vive ricamando, conosce Carlos, militante del Fronte patriottico Manuel Rodriguez, che le chiede di nascondere in casa sua alcune scatole misteriose. La fata dell'angolo accetta, perché, pur sapendo di non doverlo fare, si innamora perdutamente di Carlos e per lui farebbe qualsiasi cosa. Anche organizzargli un compleanno cubano, anche consegnare al posto suo qualcosa di pericoloso rischiando la vita. Anche fuggire, abbandonare tutto, perché ormai troppo compromessa con il gruppo di rivoluzionari, pur sapendo che in cambio non riceverà mai niente, se non quei pochi momenti passati insieme. Eppure è un amore grande, grandissimo.
Ho paura torero è un romanzo intenso e bellissimo. Un romanzo d'amore in tempi difficili, una storia impossibile e forse, per questo, ancor più passionale. La fata dell'angolo è un personaggio adorabile nella sua apparente semplicità e nella sua esuberanza. E Carlos, beh, probabilmente di Carlos mi sarei innamorata anche io.Alla loro storia, che parla d'amore ma anche di rivoluzione, si alternano episodi della vita di coppia tra Pinochet e la moglie. Una donna un po' bisbetica, un po' prepotente, che Pinochet non vorrebbe altro che stesse zitta. Forse la sopporterebbe di più, se non fosse continuamente soggetto a critiche, proteste e attentati.
Pedro Lemebel ha trovato davvero un bel modo per parlare degli anni della dittatura di Pinochet, per farne una satira, certo, ma anche per raccontare le vite di chi l'ha vissuta e chi l'ha combattuta. E poi ha creato questo personaggio incredibile, esuberante, frivolo, ma di una dolcezza e una passione infinita. Indimenticabile.
Un libro assolutamente da leggere.
Titolo: Ho paura torero
Autore: Pedro Lemebel
Traduttore: M. L. Cortaldo, G. Mainolfi
Pagine: 202
Anno di pubblicazione: 2001
Editore: marcos y marcos
ISBN: 978-8871685670
Prezzo di copertina: 14 €
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formato brossura: Ho paura torero