Magazine Talenti

Ho preso invidia

Da Julesdufresne

Lo so, è un tot di tempo che non scrivo nulla da queste parti. Non è che io non ci provi, il problema è che tutto quello che tento mi esce come patetico esercizio nello stile di una qualche altra persona, e la cosa è inopportuna. Tagliarmi i capelli -l’avrete capito- è stato un diversivo.

Seriamente, parlavo dell’aver perso la mia accattivante (ah! ah!) vocina di scrittrice. Sono due settimane che tutto ciò che leggo mi resta inevitabilmente appiccicato addosso, noioso sudario semi-impermeabile fitto di parole altrui, e quando poi provo a scrivere qualcosa, qualsiasi cosa, le mie frasi devono lottare per attraversare quella trama aliena, e ne escono filtrate e distorte. Vabbe’, e intanto piantala di leggere cazzate pseudo-erotiche su Tumblr e tira fuori Dostoevskij, cretina, se proprio devi lasciarti intridere di stile altrui. No, non posso, la mia soglia di attenzione è troppo bassa perché io tenga a mente gli svariati soprannomi dei personaggi di un romanzo russo, a malapena la mattina mi ricordo di disegnarmi tutte e due le sopracciglia.

Morale, leggo stupidate sentimentaleggianti, da mane a sera (quelle, e saggi di antropologia forense – e no, non mi sembra il caso). Brevi frammenti di riflessioni disincantate su maschi troppo irrazionali per esistere in questa dimensione, diligentemente compilati da adolescenti palpitanti intrappolate a fatica nel corpo semiserio di donne una decina d’anni più vecchie di me. Dettagliati e gustosi aggiornamenti tanto frequenti che una onestamente si domanda dove trovino il tempo per conoscerli, questi scarmigliati oggetti di studio, lascia stare passarci assieme almeno una notte di passione o due, lo stretto indispensabile per carpirne una mania, un particolare, una sfumatura, un appiglio qualsiasi per costruirci sopra una frasetta degna di essere citata. Svariate foto di (semi)nudo femminile, a delicato contrasto. Vesti grafiche curatissime, il più minimali possibile. Film francesi come se piovesse.

TUTTE UGUALI. TUTTE. L’ALTRO IERI NOTTE ERO CONVINTA DI AVERE LE ALLUCINAZIONI, A FURIA DI LEGGERE LE STESSE COSE RIBLOGGATE OVUNQUE AAAARGH. TUTTE MORBOSAMENTE IRRESISTIBILI. LEGGERE LEGGERE LEGGERE ANCORA.

Dicevo, ne leggo e ne vedo così tante che mi sono presa invidia, e ne ho pensata una anch’io, di arguta riflessione candida sull’universo maschile e sui poveri teneri scemetti che lo compongono (una pubblicabile, intendo). Ci ho messo persino la fotina sgranata nei toni pastello. Amatemi.

Le parole degli uomini che mi hanno corteggiata bene abbastanza si somigliano pericolosamente tanto. Se potessero leggersi a vicenda sono certa che ci resterebbero malissimo, nel trovarsi così uguali. Ho gusti omogenei.

Ho preso invidia

(Uh, PS, ti amo! Ti amo tantissimo! Just had to get this  pseudo-erotic blogger thing out of my system)



Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :