Restiamo tutte e due in silenzio, basite, per lunghi interminabili minuti. Tutto ci aspettavamo tranne che il nostro carissimo amico fosse gay.
Per qualche settimana mi sentii disorientata.
Erano tempi in cui non conoscevo donne e uomini omosessuali dichiarati.Erano tempi in cui, dalle mie parti, l’argomento “omosessualità” era un tabù e non veniva trattato, se non con toni di derisione o di scandalo, dalla maggior parte dei miei conoscenti.
Dopo diverse riflessioni e domande poste agli amici più stretti, un giorno feci a me stessa la domanda più importante: “E ora cambia qualcosa? Lui è cambiato? Cambia qualcosa fra me e il mio amico ora che so che è gay?”.
Nulla cambiava! Io gli volevo bene non perché davo per scontato che fosse eterosessuale, gli volevo bene semplicemente perché lui era così come era, col suo adorabile carattere.Dopo questa esperienza ed altre simili (ho conosciuto altre persone omosessuali, bisessuali e trans in diversi contesti) nel tempo si è sedimentato dentro me un abito mentale: quando conosco qualcuno, non ho la minima curiosità di sapere se è eterosessuale o omosessuale. Mi sono posta questa domanda solo quando ho provato interesse verso qualche ragazzo.Ognuno di noi ha dei criteri di giudizio e di selezione sulle persone. Ognuno di noi sceglie gli amici e le persone con cui condividere percorsi di vario tipo.Io, nelle persone, cerco certi valori e qualità: (in ordine sparso) generosità, autoironia, creatività, senso di giustizia, semplicità, gentilezza, coraggio, capacità d’ascolto, capacità d’amare, intelligenza, sincerità, capacità di sacrificio, idealismo, indipendenza, buonumore. A chi possono appartenere queste caratteristiche? Tutti possiamo incarnarle, a prescindere dalle tendenze sessuali.
L’eterosessualità e l’omosessualità cosa c’entrano con i miei valori? Nulla.Con lo stesso criterio, guardo le famiglie, perché le famiglie, sembra quasi banale dirlo, sono fatte di persone. Non mi interessa se una famiglia ha una composizione cosiddetta tradizionale. Io stimo quelle famiglie in cui si coltivano, nell'amore reciproco, i valori e le qualità che ho menzionato.
Che c’entra con i miei valori, il fatto che una famiglia sia composta da eterosessuali o gay? Nulla.Jack e George i due uomini che sono riusciti
a sposarsi negli Usa dopo 54 anni insieme
Amore e responsabilità vissuti ogni giorno.
Altre domande importanti, in questi giorni di cosiddetti family day sono state: è giusto che delle persone impediscano ad altre persone di amarsi e formare una famiglia?
La mia risposta è una bandiera, la bandiera "arcobaleno" , il simbolo della Pace.
E così anche la mia faccia, sul profilo facebook, in questi giorni ha i colori dell'arcobaleno e chisseneimporta dei detrattori.
E poi: è giusto che la paura del diverso, sia il motivo ispiratore delle leggi di un Paese civile?Chi manifesta in piazza contro il riconoscimento delle famiglie composte da persone non eterosessuali, forse si illude, in questo modo, di debellare quel che ritiene un mostro? È mai esistita una legge che ha represso l’amore fra due persone?
Una legge può impedire a due persone di manifestare pubblicamente il loro amore ma l’amore resta, esplode dentro e prima o poi vincerà.Chi sono io, chi sei tu per dichiarare illegittimo, innaturale, sbagliato o quant'altro il sentimento o l’unione di altre persone? Chi sono io, chi sei tu, per impedire ad altre persone di essere felici?
Cambierei opinione se i miei figli un giorno capissero di essere gay? La risposta è nella foto che ho scelto per il post.
Tante altre domande avrei ma mi fermo qui.
Ho riflettuto giorni sull'argomento ed ora voglio solo mettere a tacere il pensiero razionale e abbandonare le emozioni ad un'immagine. Sabato scorso (era il giorno del gay pride) ero al concerto di Paola Turci a Bologna e sull'onda emotiva di una canzone romantica, due ragazze accanto a me si sono baciate: un bacio appassionato, un bacio bello, bello esattamente come quelli che ci scambiamo io e mio marito.
E voi che ne pensate?
Ketty
P.S. per ulteriori approfondimenti, per es. sulla questione "teoria del gender" segnalo il bel post dell'amica blogger Ana. Qui il link
Buona lettura!