Si, sono stanca.
Mortalmente stanca, terribilmente stanca. Stanca stanchissima, come e anche più dei due comici della panchina. Stanca stanca proprio.
Di cosa?
Di tante cose, ma sopra a tutto, del chiacchiericcio. E delle cazzate.
Si, le cazzate mi esauriscono, moralmente e fisicamente. E ultimamente non sto trovando più batterie, o energia per ricaricarmi, che tengano, a certe cazzate.
Vi faccio un esempio: ho degli amici, no? Ce li avete sicuramente anche voi. Quel tipo di amici che ogni due per 3 si lamentano che devono andare a lavorare.
Si, ce li avete anche voi. Pochi ma buoni, come si suol dire, vero?
Ecco in questi giorni ci sono stati i ponti festivi, di cui abbiamo già parlato, e se siete fortunati come me, questi vostri amici lavorano nel settore dei servizi, quello che non dorme mai. E che non conosce festa comandata.
Ah, ma il pagamento dei contributi, uno stipendio pieno in busta pagato regolarmente, e le fatidiche 80€su cui tutti stanno sputando, questi si che li riconosce, il settore dei servizi, vero?
E tuttavia nessuno sembra farci caso.
Sembrano tutti incarogniti a lamentarsi che devono lavorare il giorno del 1 maggio, o il sabato, o la domenica. Perché la gente OSA viaggiare o andare a fare la spesa o in giro per negozi la DOMENICA santoddio!
Ora, capisco che possa dare fastidio, capisco che effettivamente il più delle volte la gente potrebbe starsene a casa sua invece che andare a cazzeggiare al supermercato, ..avete ragione. La gente quando non sa cosa fare vaga per i centri commerciali. Cosa ci vogliamo fare, siamo animali stupidi.
Io per prima, anche se sono a casa a fare una ceppa tutta settimana, il sabato e la domenica AMO andare in giro per negozi.
Lo considero un mio diritto irrinunciabile e sacrosanto. Del resto, erroneamente, penso che se una commessa, il salumiere o un impiegato del ricevimento debbano stare lì il sabato a servire me:
1. Sono pagati per farlo (forse anche con qualche monetina in più, nei festivi?)
2. ha diritto al riposo un altro giorno, in settimana (e quindi fatemi capire.. poi quando siete a casa in settimana voi non andate a fare la spesa, così come quelli che lavorano tutta settimana ci vanno il sabato o -diociscampi – la domenica??)
E sono stanca di entrare nel merito delle varie beghe lavorative per cui poi una di queste due cose non accade (non si viene pagati o non si hanno riposi perché le aziende sono in crisi non assumono anzi licenziano e riducono il personale all’osso…). Sono stanca di provare invidia per questa gente che apre la bocca e da fiato, e a cui mi verrebbe – come ogni stramaledetta volta – voglia di dire: bene, non vuoi lavorare la domenica e i festivi? Il tuo centro commerciale è inutile tenerlo aperto? Perfetto! CHIUDIAMO TUTTO, stattene a casa per quei bei due anni, riposati e soprattutto: non rompere le palle.
Poi vediamo come si sta e se ti piace.
Che qui tutti vogliono la botte piena e la moglie ubriaca, ma appena gli tocchi quel minimo di “diritto costituzionale” (ovvero lavorare come e quando vogliono loro, al prezzo che vogliono loro, e con tutti i DIRITTI che vogliono loro) poi allora quello no, non va bene vero?
Ebbene, sono stanca anche di stare sulla soglia dell’Inferno ad accogliere la gente con il classico: Benvenuti nel mio mondo, amici, dove l’uniche cose di cui disponiamo a catinelle sono tempo libero, disoccupazione e disperazione!
Sono stanca di ripetere che io ci ho provato e so di cosa sto parlando. Ci ho provato sia a stare a casa due anni senza stipendio ma con un sacco di tempo libero, ad arrabattarmi con 80€ahahaha euro al mese per mangiare, sia a lavorare nel turismo, dove non si conoscono sabati, domeniche, Ferragosto o feste comandate (e già che ci siamo lo ripeto anche a voi: a me PIACEVA lavorare nei giorni di festa. Meno rotture di palle e la giornata scorreva lieve!).
Sono stanca di mordermi la lingua mentre vorrei replicare che quella gente, quella che viaggia e che va a fare la spesa ANCHE nei giorni di festa, forse andrebbe ringraziata con una pacca sulla spalla e una consumazione gratis al bar. Si perché a volte mi viene da augurargli che davvero la gente non vada più nel loro pidocchioso hotel/centro commerciale, di modo che le statistiche dimostrino che tale esercizio non rende abbastanza e va chiuso, e così si taglia la testa al toro: niente più turisti compratori della domenica, niente più stressanti giornate festivo-lavorative.
Pace e bene, andate e agonizzate sul divano.
Come me.
E continuo con la mia lista, cari amici, perché sono stanca anche di fare sempre la “rovina feste”, quella che replica acida che se non ti sta bene il lavoro che fai puoi anche cambiare.
Sono stanca di sentirmi dire che non so di cosa sto parlando, che dovrei fare la commessa, che sono choosy e chi mi credo di essere. E sono stanca di ripetere la solita solfa: ho PROVATO a portare i CVper fare la commessa ma:
- Sono troppo qualificata e non mi prendono in considerazione
- Sono troppo vecchia e non mi prendono in considerazione (e perché dovrebbero? Insegnarmi un lavoro e pagarmi uno stipendio pieno mentre possono continuare a sfruttare le 20enni per gli stage formativi??)
- Sono troppo grassa e non mi prendono in considerazione (6 parole: CV con fotografia a figura intera).
Davvero: sono arrivata ad un punto che sono stanca di sentire questi ragionamenti.. sono stanca di arrabbiarmi o sentirmi accusare più o meno velatamente che non faccio abbastanza o basirmi per la mancanza di rispetto della gente. Sia di quella che va al centro commerciale la domenica e nei festivi, sia di quelli che si LAMENTANO di dover lavorare nei giorni festivi.
Sono proprio stanca e non ho più voglia di sgolarmi e litigare con “amici” – gente che non ha nemmeno un briciolo di considerazione per me da pensare che forse il loro lamentarsi è un po’ sopra le righe (per quanto sacrosanto diritto di ogni lavoratore: lamentarsi del lavoro) in un’Italia dove il tasso di disoccupazione (giovanile e non) ha superato il 13% della popolazione e continua a salire. E senza guardare in faccia a nessuno.
Ma fate la cortesia: lamentatevi che il vostro capo è uno stronzo, la vostra collega una vacca, lamentatevi che le vostre idee nessuno le prende in considerazione mentre tutti applaudono a quelle della vostra collega (vacca), lamentatevi che il lavoro vi spacca la schiena – tutto il giorno chine a lavare cessi – o che vi spezza le unghie, lamentatevi che non vi pagano abbastanza o che siete indietro di 5 stipendi, lamentatevi del costo della vita o di quello della partita iva, che non ci sono più i clienti (solventi) di una volta e nemmeno le mezze stagioni, perdio lamentatevi di quel che volete ma NON del PRIVILEGIO di avere un lavoro a cui andare.
Giorni feriali o festivi che siano.
Non fatelo, perchè la cosa mi manda in bestia e io sono stanca (se ancora non l’avete capito).
Sono stanca e questo sarà il mio ultimo sfogo (e perdonatemi se vi ho tediato): d’ora in poi chiudo le bacheche, elimino le notifiche, ignoro i commenti stupidi (come già faccio con quasi tutto il resto, dalle statistiche alla politica in tv, dalle stronzate alle proposte-beffa, per finire con i falsi annunci di lavoro che elimino direttamente dalla mia posta senza neanche aprirli) e continuo con la mia bella vita, fatta di lunghe passeggiate.
Per i corridoi deserti dei centri commerciali o per le strade ben gremite della mia (per fortuna ancora squisitamente consumistica) città.