Ho scritto t’amo sulla sabbia (del gatto)
Costo: circa 1€ a pacco (da 4/5 kg)
Dove: ovunque.
Giudizio: dannoso
Ho lavorato per certo periodo in una cooperativa sociale in cui si facevano parecchie riunioni (come in tutte le cooperative sociali) che però si chiamano equipe. Si dice “facciamo equipe“. Alla fine di queste equipe mi ricordo che la coordinatrice (nel sociale non ci sono capi), chiedeva sempre: «É stato utile, inutile o dannoso?»
Ed io col tempo mi sono resa conto, che dovremmo farci questa domanda in ogni singolo istante della nostra esistenza. Che ad un certo punto si fotta la morale, la legge, i codici sociali e il savoir faire.
É stato utile, inutile o dannoso?
Nella famiglia delle cose inutili per esempio, potremmo inserire tutta una serie di rituali sociali che ci fanno sentire più sicuri, ma che non servono ad un cazzo. Come quando si dice a qualcuno “guida con prudenza”. Come se fosse possibile che il destinatario di tale enunciazione (che aveva intenzione di guidare come un folle e schiantarsi contro il primo platano, come forma di protesta per le ingiustizie della vita e dei platani nei marcapiedi) possa cambiare davvero atteggiamento al sentire pronunciare “guida con prudenza”.
Il “guida con prudenza” è una sorta di formula magica che pronunciano i nostri cari per sentirsi meglio. Ne’ più, ne’ meno. Del tipo: «Bom! Io te l’ho detto… poi sei libero di fare ciò che vuoi! »
E qui potrei partire con una lunghissima divagazione sulla religione, il libero arbitrio e il nostro bisogno di magia, ma non c’è tempo! E quindi vi rimando qui per il libero arbitrio e qui per la magia.
Nella famiglia invece delle cose dannose, potrei mettere veramente tantissime robe come i superalcolici del discount, lo sport agonistico praticato in età prepuberale, l’anello della purezza (purity ring), il pendolarismo ecc. ecc.
E poi vabbé… ci sono le cose utili.
Il punto è che questi tre aggettivi “utile”, “inutile” e “dannoso” vanno considerati come degli insiemi che si possono toccare, sormontare, intersecare e unire in sottoinsiemi.
Qualcosa può essere allo stesso tempo inutile e dannoso (- -), utile e dannoso (+ -), utile ed inutile (Ø) dal momento che potrebbe essere inutile dal punto di vista razionale, ma fondamentale per quello emotivo o viceversa.
Della razza delle robe utili ed inutili (Ø) fanno parte tutte le psicosi, le superstizioni e le manie ossessivo-compulsive (e di queste ultime, potrei scriverne un libro).
La sabbia del gatto per esempio è utile, inutile e dannosa. In matematica ho sempre fatto schifo e quindi non posso fare quello che vorrei fare, ovvero una funzione (?) da cui ottenere un grafico (?) tipo una curva (???) che rappresenti il variare della stessa a seconda dell’utilità, dell’inutilità e della dannosità delle differenti marche di lettiere.
Si dà il caso che io spenda più soldi per la sabbia e il cibo dei gatti, che per me stessa. E quindi non farei testo… ma la mia scelta (quella di vendere un rene per far mangiare bene i miei gatti e farli defecare in un luogo accogliente) è frutto di una lunga ed estenuante ricerca.
[piccolo intervallo]
Ecco poi, a far “ricerca”, cosa si trova on line! Un uomo che per un progetto artistico (inutile) si fa sepellire nella sabbia del gatto (dannoso).
Parliamo per esempio della sabbia che si vanta di agglomerarsi intorno alla piscia. La famosa sabbia che fa la palla. Fa schifo. Ed una volta che il tuo gatto ha creato una palla maleodorante di cemento ed urina cose ne fai? Ci costruisci i muretti a secco come quelli delle CinqueTerre? Ci giochi a baseball coi tuoi figli?
Poi c’è la sabbia ultra-pregiata fatta di cristalli, minerali e swarosky (in verità è solo silicio, profumi e coloranti) che te la fanno bianca e blé o bianca e rosa, che è quella che compro io. C’ho tre gatti e la cambio ogni due settimane, facendo però “manutenzione”, tipo togliere le tenere cacchine*, aggiungerne un po’ di swarosky freschi e puliti e shakerare.
E poi, infine, che è quella che sto per recensire… c’è la sabbia schifosa che non riesce a essere ne’ utile, ne’ inutile, ma soltanto dannosa. Ed è quella sabbia venduta sia nei discount che nei supermercati, a circa un euro a pacco da 4-5 kg. Che a questo punto è meglio tirar su il cemento dal primo cantiere abusivo che trovate per strada (non vi potranno così denunziare per furto).
Una clip del mio risveglio
Quelle sabbie lì, NO-NAME, vi daranno l’illusione di risparmiare (vedi il “bisogno di magia” di qualche riga fa), ma si riveleranno un danno da ogni punto di vista.
Puzzano da morire. Vanno cambiate più volte alla settimana.
Quando il gatto ci piscia e si bagna le zampette, lascia poi tante piccole impronte di cemento e piscio per la casa, che dovrete pulire, usando detersivi costosi (e quasi utili) o low-cost (e spesso inutili).
E questo è quanto…
Il senso di tutto è che quando si parla di sabbia del gatto, non c’è proprio modo di essere low-cost. Non, se vuoi un pochetto di bene ai tuoi gatti, a te stessa e alla tua casa. Insomma, comprare sabbia super-pregiata in fondo è un atto d’amore! Dannoso per il portafoglio, utile per te e il tuo gatto e la tua casa, inutile per questo blog, che dovrebbe recensire robe low-cost!
p.s. il titolo l’ho preso da un album dei Moravagine (che non ho mai ascoltato).
*Lo studio de la merda de gato è essenziale per conoscere lo stato di salute del tuo animale domestico ed è anche divertente cercare di immaginarsi chi abbia fatto cosa, cioè assegnare una tipologia di stronzo per gatto.
D.O.D. CONSIGLIA