Ho suonato per un’ora abbondante la Mozzani (in gattice tinto) che Andrés Segovia preferì ad altri 5 strumenti in palissandro dello stesso liutaio di Faenza.
Come posso spiegare il senso di vertigine provato quando ho scavato le prime note sullo stesso strumento suonato dal più importante chitarrista della Storia della musica?
Sono passato da Jimenez Manjón a Barrios, da Gilardino a Manén.E’ uno strumento magico: non ho mai suonato una chitarra simile in trentasette anni di vita.
Un musicista, dopo una mattinata del genere, ci sono poche altre cose che può desiderare.