Ho ucciso Napoleone (Italia 2015) Regia: Giorgia Farina Sceneggiatura: Giorgia Farina, Federica Pontremoli Cast: Micaela Ramazzotti, Libero De Rienzo, Elena Sofia Ricci, Adriano Giannini, Iaia Forte, Thony, Bebo Storti, Monica Nappo, Tommaso Ragno Genere: bastardo Se ti piace guarda anche: Smetto quando voglio, Amiche cattive, Il capitale umano, Crime d'amour, Passion
Prima di vedere questo film, avevo già un potenziale titolo pronto per il post: “Ho ucciso il cinema italiano”. Sono sempre molto fiducioso nei confronti dei film nostrani, lo so. Per fortuna che invece le pellicole made in Italy negli ultimi tempi non di rado mi sorprendono. In positivo, intendo. È capitato anche e soprattutto con questo Ho ucciso Napoleone. Con la mia solita scarsa propensione a esagerare, sono passato dall'idea di intitolare il post “Ho ucciso il cinema italiano” a quella di intitolarlo “Ho resuscitato il cinema italiano”. Alla fine mi sono trattenuto e ho deciso di scegliere come titolo...
Boh. Non lo so mica. In attesa che mi venga in mente un titolo geniale (ma quando mai?) dei miei, parliamo brevemente del film, senza spoilerare troppo. Ho ucciso Napoleone è una delle commedie più brillanti che mi sia capitato di vedere dai tempi di... Smetto quando voglio. Se c'è una pellicola che mi ha ricordato, è proprio quella. Sarà per la presenza del sempre valido Libero De Rienzo. O sarà per certi toni da pellicola bastarda come Crime d'amour (poi rifatto da Brian De Palma con il suo Passion), o di quelle commedie che negli Usa andavano forte alcuni anni fa. Quelle comedy dark stile Amiche cattive. Non a caso la pellicola d'esordio della promettentissima regista di Ho ucciso Napoleone, Giorgia Farina, era Amiche da morire. Tutto torna. Tutto ha un senso. Persino il titolo Ho ucciso Napoleone può sembrare campato per aria, invece trova all'interno della visione una sua spiegazione.
"Ma tu sai chi è questo Napoleone?"
"Mai sentito nominare prima."
Cos'ha di tanto speciale questo film? Ha un ritmo indiavolato che bam bam bam procede senza un attimo di sosta. Non sarà Mad Max: Fury Road, però pure questo non preme quasi mai sul pedale del freno. La prima cosa bella della pellicola comunque è un'altra: Micaela Ramazzotti. Micaela Ramazzotti e il suo personaggio idolesco, Anita, una donna fredda, glaciale, maniaca del lavoro, che odia qualunque tipo di sentimentalismo e più in generale qualsiasi tipo di sentimento. Un vero e proprio pezzo di me... volevo dire di ghiaccio. Un pezzo di ghiaccio. E anche un pezzo di figa. Micaela Ramazzotti carica tantissimo il personaggio e il rischio di creare una macchietta o uno stereotipo vivente era alto. Alla fine ne esce invece vincente, essendo riuscita a dare un tocco di umanità a un personaggio così poco umano.
Ci si sta tanto a lamentare del cinema italiano, e certo che a volte mi ci metto io per primo, però un film come Ho ucciso Napoleone gli americani oggi se lo sognano. Se la sognano una pellicola così scoppiettante, capace di evitare le trappole del buonismo e con una sceneggiatura che, per carità, non sarà qualcosa di mai visto prima e avrà anche qualche passaggio non del tutto convincente, ma avvince dall'inizio alla fine. Una cosa che dovrei fare allora non è uccidere il cinema italiano, cui anzi dovrei cercare di dare maggiore fiducia in futuro, ma semmai uccidere il cinema americano. Evvai che così ho anche trovato il titolo del post! (voto 7/10)