Ho un'idea

La crisi c'è, inutile negarlo e le proposte per uscire dalla melma si sprecano. Solamente in Italia nel giro di qualche giorno le abbiamo provate tutte. Incastri, cubi di rubik, conferenze stampa, teste (?) impegnate, 600 emendamenti e spot televisivi con schifosi parassiti su tutte le reti Rai (libera interpretazione di "parassiti"). Olè. Siamo passati dal tassare i calciatori a tartassare tutti gli altri in un lampo. All'estero sì che hanno idee geniali invece, come il presidente russo Dimitri Medvedev: «Ho un'idea. Farò appello ai rappresentanti delle nostre grandi imprese, in particolare alle persone le cui fortune sorpassano il miliardo di dollari, e dirò loro di andare a impartire dei corsi nelle scuole» (l'Unità) Del perchè lo stronzo che si è fermato a 999.999.999,99 non possa contribuire anche lui alla salvezza del paese, non c'è dato sapere. In questi tempi moderni gli schifosamente ricchi interpretano il ruolo di benefattori della patria, padri amorevoli e filantropi generosi nei confronti del volgo vessato, desiderosi di elevarlo al loro status di mangiatori di ostriche, bevitori di Cristal e amatori di top-model. Tempi strani i nostri. Io, comunque, rimpiango i tempi di Robin Hood.