Ho visto di nuovo le lucciole.

Creato il 09 giugno 2013 da Cristiana

Ho visto di nuovo le lucciole ed erano centinaia, lungo una strada bianca di confine tra le Marche e l’Umbria. Sopra questo mare di lucciole poi c’era il cielo segnato dalla via Lattea. Non le vedevo da una vita, quasi due.

Ho visto come saranno adulti i miei nipotini e come sto invecchiando. Ho visto le colline trasformarsi in montagne e poi tornare dopo due gallerie.

Sono settimane strane, in cui vorrei dire tantissime cose. Sulla sentenza Cucchi, ma lo avevo già detto qui - nel 2009 – con le parole di Erri De Luca, subito. Sul presidenzialismo o semipresidenzialismo non mi pronuncio. Bisogna avere in testa una riforma complessiva non una soluzione da juke-box. Non ce ne facciamo nulla di un presidente forte in un Paese che gronda burocrazia o che non ritorna al maggioritario per togliere il sistema delle preferenze. Preferisco il maggioritario persino al comune, per evitare le gare a chi ce l’ha più lungo per chiedere poi il posto di maggior potere, di maggior stipendio, di maggior prestigio come se la politica fosse una competizione militare e non un servizio civile (e oggi che la candidata più votata del centro-sinistra a Roma è la candidata che ho votato anche io e che ho contribuito a convincere, posso dirlo senza passare per rosicona). Vorrei non dover sapere che alle 19 a Roma ha votato solo il 35% degli aventi diritto, è come una pugnalata dritta nel cuore. Vorrei non avere sentito Eugenio Scalfari dire quanto è brava e figa la sua generazione e quanto sono cretini i giovani (lo ha detto alla presentazione del libro di Veltroni nelle cui prime file c’era il gotha della politica romana e sul palco solo una donna e nessun giovane) e poi sentirgli dire che nel 1946 votò per la monarchia per paura che con la repubblica si finisse nelle mani della Chiesa.

Vorrei non assistere allo sfascio del M5S così in fretta. Lo dico io che a Grillo non ho mai creduto, nemmeno per un istante. Lo dico perché se il M5S si sfascia così in fretta il PD potrebbe smettere di andare nella direzione giusta troppo in fretta o non cominciare nemmeno a farlo.

Vorrei un sacco di cose in queste settimane e me ne sto come mi accade spesso a guardare. Vorrei che invece di calendarizzare la legge contro l’omofobia, calendarizzassimo la discussione su “Unioni Civili o Matrimonio” e i termini del dibattito fossero quelli. Non ho l’obbligo di fare comunicati stampa su tutto ciò che accade, almeno per ora. Quindi non chiedetemi di dire sempre la mia su tutto (lo dico ai 2, 3 lettori del mio blog che mi sollecitano ogni tanto), lasciate che contribuisca un po’ – in tutto questo frastuono post-elettorale – al sano silenzio di chi sta anche un po’ a guardare continuando a fare il proprio dovere al lavoro come il 99% degli italiani che hanno un lavoro. Nella mia vita da quando c’è il governo non è ancora cambiato nulla. Penso che dovremmo misurare su questo i prossimi mesi. Cosa cambia nelle nostre vite in termini di qualità della vita, di accesso ai servizi, di mobilità e soprattutto di possibilità. Quando vedrò cambiamenti potrò dire qualcosa di consistente, a meno di opinioni che non risparmierò sulla direzione che secondo me è giusta o sbagliata.

Per esempio il ritorno delle lucciole nei campi o perlomeno a riempirmi gli occhi era una cosa che valeva la pena di essere raccontata.


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