Ho visto due papà fare l'inserimento delle figlie al nido

Da Littleelo
Quando avevo inserito Luigi all'asilo nido di papà non ne avevo visti, questa volta invece ne ho conosciuti ben due. Un buon segno direi! Certo che però la fenomenologia del genitore in fase di inserimento è ben diversa da papà a mamme.
Le mamme in generale si attardano con i loro pargoli sul tappeto ricoperto di giochi nella stanza di accoglienza e intanto scrutano ogni particolare dell'ambiente e delle presenti. Alcune chiedono alle maestre informazioni su orari e corredini, altre ansiose raccontano di allergie, abitudini alimentari e orari di sonnellini dei rispettivi figli. Le più implacabili denunciano la potenziale pericolosità di alcuni oggetti in dotazione al cestino dei tesori e controllano inflessibili che la struttura sia a norma di sicurezza.
I due papà invece si sono trattenuti con le loro bimbe nella sala di accoglienza conversando amabilmente con altre mamme; poi, quando le maestre hanno invitato chi lo desiderasse ad uscire in giardino, si sono spostati con le loro piccole all'esterno. Dopo circa un quarto d'ora conversavano amabilmente fra di loro appoggiati ad un muretto sotto un albero. Le due bambine giocavano, peraltro pacificamente, cinguettando tra le braccia delle educatrici. E' ovvio che in prima o in seconda battuta sono passate o passeranno le mamme a spiegare alle educatrici quanto detto sopra.
L'inserimento di Bianca comunque procede bene, molto lentamente per darle il tempo di abituarsi a nuove facce, a nuovi ambienti e alla sua nuova vita per i prossimi dieci mesi. In fin dei conti questo strano limbo, in cui io mi trovo con lei, sta dando modo anche a me di "inserirmi" nel nido, di conoscere gli altri bambini per nome, le educatrici, le ausiliarie, gli spazi... ovvero la futura quotidianità di Bianca. Con Luigi non avevo capito quanto anche il mio inserimento fosse importante, questa volta non ripeterò l'errore!

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