Qui Torre Pellice
C`è attesa e anche un pizzico di emozione in terra piemontese. Sarà la prima volta del Valpellice in una finale scudetto. La Coppa Italia è stato il primo grande traguardo raggiunto nella storia. Adesso a Torre sognano lo scudetto. Ancora lontano, ma il pezzettino di stoffa è lì, pronto per essere accarezzato. “Sarà una grande finale – dice il capitano della Valpe Trevor Johnson, uno degli ex di turno – abbiamo preparato la sfida nei minimi dettagli. Siamo carichi, c`è un pizzico di nervosismo, è normale, siamo essere umani, ma abbiamo un obiettivo da raggiungere. Per noi la finale è un sogno che si realizza, ma quando arrivi fin qui, devi vincere, perché c`è una storia da scrivere. I mie compagni sono pronti – aggiunge – e abbiamo grande rispettto dei nostri avversari. Asiago è una grande squadra – continua – con una prima linea incredibile, altri due blocchi offensivi molto solidi e una difesa che sta facendo molto bene. In powerplay stanno girando bene, insomma sarà dura. Per noi sarà fondamentale fare la partita, spingendo e mettendo loro pressione. Dovremo essere disciplinati e giocare con grande intelligenza. La prima gara sarà molto importante, ma non fondamentale. Certo – conclude Johnson – partire bene farebbe benissimo al morale e metterebbe a loro un pizzico di pressione in più. La Valpe arriva in finale, dopo avere battuto in sei gare l`Alleghe e in cinque il Cortina. Sulla strada dei torresi ecco la terza squadra veneta. Finora il Valpellice, nelle 11 gare di playoff giocate, ha messo a segno 32 gol. In casa, i piemontesi hanno perso due volte, una nei quarti di finale (2:5 gara 4 contro l`Alleghe) e una in semifinale (gara 3 contro il Cortina 1:4). A livello punti, è il centro della prima linea Brodie Dupont a guidare la classifica punti con 3 gol e 12 assist. Rob Sirianni è il principe del gol con 10 reti in 11 gare. Il goalie Jordan Parise si presenta alla finale con la percentuale del 92,5% di parate.
Qui Asiago
La truppa di John Parco ha avuto due giorni di riposo in più rispetto agli avversari. Un vantaggio relativo, certo, ma quello visto in semifinale, ma anche nei quarti, è un team solido, pronto a giocarsi le sue carte fino in fondo. Grazie alla prima linea, ma anche a una difesa e ad altre due linee d`attacco, esperte e molto solide. Luca Rigoni, centro del terzo blocco, è alla sesta finale scudetto in carriera, la quinta con la maglia dell`Asiago. Nel 2000-01 ha trionfato a casa sua, ad Asiago, ora, a 38 anni, con 20 anni di Serie A alle spalle, ecco un`altra chance. “Sono molto emozionato – dice – ma anche sereno. Ho tanta esperienza alle spalle e sono come vanno vissuti questi momenti. L`Asiago arriva carico, siamo preparati e abbiamo tanta fame. Abbiamo fatto fuori due grandi squadre – dice – ma ora dobbiamo completare l`opera. Siamo in forma, abbiamo una prima linea che sta dando i numeri (sorride), ma anche le altre linee stanno facendo un grande lavoro. Il Valpellice va temuto – continua – conosco tanti giocatori e temo soprattutto Brian Ihnacak, attaccante con il quale ho giocato lo scorso anno. Ma allora devo parlare anche di Slavomir Tomko, con me a Pontebba, terzino di grande spessore. Insomma, è un bel gruppo e una squadra molto forte – aggiunge Rigoni – ma noi siamo arrivati in finale per vincere. Dobbiamo giocare il nostro hockey aggressivo e mettere tanta intensità sul ghiaccio – aggiunge – gara 1 sarà importante, ma non vitale per le sorti della nostra serie. Rigoni dedica un ultimo pensiero a se stesso e ad un amico: “Per me è forse l`ultima occasione di vincere un altro scudetto – dice – ma sono pronto. In panchina con la Valpe ci sarà il mio amico Fabio Armani: un grande professionista e un caro amico – conclude Rigoni – con il quale abbiamo vissuto 5 anni splendidi a Pontebba. Sarà una bella sfida a distanza, che vinca il migliore”. Il ruolino di marcia dell`Asiago in questi playoff è impressionante. Dieci gare giocate, nessuna sconfitta in casa, 46 reti realizzate e una media di quasi 5 gol a partita. La prima linea (DiDomenico-Ulmer-Bentivoglio) ha totalizzato 74 dei 133 punti complessivi della squadra neri playoff. Il principe a livello punti è Chris Di Domenico (6 gol+23 assit), il top scorer è Layne Ulmer (15 reti. Il goalie Tyler Plante arriva alla finale con il 93,2% di percentuale parate.
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