Ecco finalmente un post dedicato ai viaggi.
Vi avvisiamo, sarà solo il primo di tanti…fortunatamente abbiamo già un bell’archivio a nostra disposizione che non vediamo l’ora di condividere con voi.
Questo primo post è tutto su Madrid-Capodanno 2011!
L'orsetta che strofina il naso contro un corbezzolo: simbolo di Madrid (Plaza del Sol)
Una vacanza di 4 giorni…breve ma intensa, che ci siamo godute al massimo…mancava solo Betta!!!
Come nostro solito non ci siamo fatte sfuggire niente, dai musei, alle specialità culinarie madrileñe, ai mercatini e ai tanti locali che caratterizzano la famosa movida spagnola…Olè!
Nonostante non facesse caldissimo abbiamo scelto di girarla per lo più a piedi…ottima scelta per chi ama viversi il posto fino in fondo…godendo di ogni suo dettaglio. Madrid poi si presta particolarmente bene, essendo le maggiori attrattive concentrate in un’area non esageratamente grande.
Arrivate il 31 Dicembre all’ora di pranzo, rigorosamente fatto al Museo del Jamón (ce ne sono svariati sparsi per la città, noi abbiamo scelto quello in Calle Major 7- Menu: prosciutto iberico, tortillas di patate e una bottiglia di vino…tanto per iniziare i festeggiamenti…fateci un salto, è economico.), prima cosa da fare in vista del veglione è stata assicurarsi assolutamente i 12 chicchi d’uva per brindare, come da tradizione, in Plaza del Sol.
Un po’ di rossetto, rigorosamente rosso, e via…pronte per la serata…guardate un po’…
La piazza era ovviamente pienissima di gente, inutile anche dirlo…un delirio di ragazzi in festa anche se, va detto, tutti ci aspettavamo un countdown che non è arrivato!! Ognuno ha provveduto al suo personale conto alla rovescia, scandito dai 12 desideri da esprimere per ogni chicco d’uva mangiato al secondo..una cosa difficilissima da fare!!!
…la serata poi è continuata in giro per la città e nei tantissimi localetti.
Il giorno dopo siamo partite alla scoperta di Madrid ed essendo 1 Gennaio ci aspettavamo che potesse essere tutto chiuso…Ma ovviamente abbiamo trovato cosa fare…
Partite dal nostro favoloso ostelletto, a 100 m da Plaza Mayor (HOSTAL TIJCAL I – Zaragoza 6, www.hostaltijcal.com…lo consigliamo per posizione, rapporto qualità-prezzo e per il personale), ci siamo dirette a piedi alla Catedral de Nuestra Señora de la Almudena, al Palazzo Reale e i Jardines de Sabatibi e poi a Plaza de Oriente.
Catedral de Nuestra Señora de la Almudena
Palacio Real
Jardines de Sabatini
Plaza de Oriente
Plaza de Oriente
Dopo aver pranzato veolocemente con un boccadillo siamo arrivate alla meravigliosa stazione Atocha…un momento di vero relax…paradossale da dire se si pensa che si tratta di una stazione, luogo per eccellenza transitorio, di passaggio, frenetico, dove difficilmente si percepiscono sensazioni di tranquillità.
Dopo Atocha abbiamo preso la teleferica per goderci la vista di Madrid dall’alto. Niente di eccezionale, ma se vi avanza del tempo può essere un momento di piacevole relax.
E pensare che era tutto chiuso…alla fine è stata una giornata piena!
Tornando verso il centro, l’occhio c’è caduto su una pasticceria la cui specialità era la torta del re, tipico dolce natalizio di Madrid…e che fai non l’assaggi?! Ovvio…detto e fatto…peccato che non abbiamo foto a testimonianza. Se vi capita però provatela.
Non sappiamo voi, ma a noi basta sapere che qualcosa è tipico e proprio non resistiamo dall’assaggiarlo…ecco perchè ritornando verso l’albergo siamo state “costrette” a fermarci alla famosa Chocolateria San Ginés (Pasadizo de San Ginés 5 – Metro Sol) e sfondarci di chocolate con churros (cioccolato caldo con frittelle). Tappa obbligatoria…merita davvero nonostante la lunga fila per entrare.
La serata è iniziata a La Latina, tra tapas e mojito…molto spanish…e si è conclusa al Cafè Central (Plaza del Angel 10; metro Antòn Martìn o Sol). Questo locale è molto carino, purtroppo noi non abbiamo avuto il piacere di gustarci un concerto jazz, caratteristica più rinomata del cafè, che può vantarsi di essere uno dei migliori locali jazz del mondo.
2 Gennaio 2011…Essendo domenica per prima cosa abbiamo fatto un salto al famoso Rastro (Ribera de Curtidores – Metro La Latina; domenica e festivi), la versione madrileña del Porta Portese romano. Tante bancarelle piene di cose di ogni genere, anche se nulla di così speciale.
La giornata è proseguita poi all’insegna della cultura: Museo Arqueològico Nacional, Centro de Arte Reina Sofia, Museo Thyssen-Bornemisza e Museo del Prado.
Prima tappa: Museo Arqueològico Nacional (9.30-20 da martedì a sabato, 9.30-15 domenica e festivi – ingresso libero 14.30-20.30 sabato e tutto il giorno di domenica). La scelta è stata determinata da orari e posizione, il museo, infatti, era l’unico ad essere situato in un’altra zona. L’edificio, putroppo, era in ristrutturazione e non è stato possibile vedere tutta la collezione. Nonostante l’esposizione fosse solo parziale, è valsa comunque la pena visitarlo.
Seconda tappa: Centro de Arte Reina Sofia (10-21 lunedì e da mercoledì a sabato, 10-14.30 domenica, ingresso libero 14,30-21 sabato, 10-14.30 domenica). Noto ai più per ospitare al suo interno il famosissimo dipinto Guernica di Piccasso, il museo vanta una delle più importanti collezioni d’arte moderna di Madrid. La sua struttura, che si sviluppa su 4 livelli, è stata interamente ricavata da quello che restava di un ospedale settecentesco.
Terza tappa: Museo Thyssen-Bornemisza (10-19 da martedì a domenica). Decisamente il più bello, secondo noi, ospita al suo interno la più vasta collezione privata al mondo di opere d’arte europea.
Prima di affrontare l’ultima e più impegnativa delle 4 tappe culturali, il Museo del Prado, ci siamo fermate in un ristorantino molto alla mano dove ci siamo mangiate il famoso Boccadillo de calamares. Rifocillate e riposate siamo partite alla volta del Prado dopo aver fatto due passi nel bellissimo Parque del Buon Retiro.
Il Museo del Prado (9-20 da martedì a domenica, ingresso libero 18-20 da martdì a sabato, 17-20 domenica) è una delle gallerie d’arte più annoverate al mondo e raccoglie al suo interno oltre 7000 dipinti. Programmate per tempo la visita in quanto essendo l’edificio decisamente vasto, è necessario fare un programma per orientarsi tra le tantissime opere esposte.
Passeggiando lungo il Paseo del Prado date un’occhiata al Caixa Forum (10-22 ingresso libero). La facciata dell’edificio è già di per se’ un’attrazione con il suo Jardin Colgante (giardino verticale) alto quasi 4 piani.
Ed ora…come potevamo finire in bellezza la giornata se non con aperitivo e cena?
A dire il vero l’aperitivo è stata una piacevole sorpresa…del tutto inaspettata!
Lungo la strada verso il ristorante ci siamo imbattute in un mercato che ha attirato la nostra attenzione. L’originaria struttura settecentesca del Mercato de San Miguel (Plaza de San Miguel) , rivisitata in chiave moderna, ha reso l’edificio decisamente accattivante: luci, colori e vetrate per un mix di formaggi, tapas, vini, birra e tanta gente.
Preparato il nostro stomaco per la cena ci siamo affidate al consiglio di un ragazzo spagnolo, Jano, conosciuto al Cafè Central la sera prima, scegliendo il ristorante Ginger (Plaza del Angel 12). Il risultato?? Decisamente ottimo: cena squisita e prezzi adeguati. Il ristorante è molto bello, soprattutto al piano inferiore. La sua filosofia è quella di rendere accessibile a tutti un prodotto che solitamente è dedicato a pochi.
Lo chef propone piatti della cucina spagnola e non, curati nei minimi dettagli, e presentati in modo molto appetitoso. Tutto buonissimo, in particolare lo strudel di spinaci e salmone e i dolci? uno più buono dell’altro.
La vacanza purtroppo è finita…mattina dopo partenza per Roma!
Un’ultima cosa: alcuni dei nostri consigli li potete trovare anche qui: http://www.lonelyplanetitalia.it/lettere/lettere.php?l=8768