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Hollande combattuto tra socialismo romantico e Repubblique

Creato il 02 novembre 2013 da Blogaccio @blogaccioBlog

French President Francois Hollande smiles as he sits to chair a round table discussion on the changes in the school timetable set out by the government during a visit to Michelet school in Denain on September 3, 2013. 'Today, it's back to school' is written on the board.  AFP PHOTO / POOL / DENIS CHARLET        (Photo credit should read DENIS CHARLET/AFP/Getty Images)I sondaggi danno il settimo Presidente della Repubblique in caduta libera al 28%. Peggio di tutti i suoi predecessori mentre è in forte ascesa il suo ministro dell’Interno, Manuel Valls acceso sostenitore dell’ordine pubblico e della sicurezza che necessariamente va va posta al centro di ogni politica nelle società moderne afflitte dalle tensioni migratorie. Valls è dato dai sondaggi come vincente alle eventuali Presidenziali che si terrann nel 2017, con un indice di gradimento del 58%, alle primarie ottenne solamente un msero 6%. er il partito socialista francese è moto importante perché mostra di riuscire a recuperare i voti persi a favore del Front Nazional. Ritiene superati anche le tradizionali distinzioni tra destra e sinistra al punto da valutare vetusto anche il nome di partito socalista che vorrebbe sostituito dall’aggettivo laburista. Le contraddizioni interne ai socialisti francesi sono esplose in occasione dell’espulsione della piccola Rom Leonarda in favore della quale si sono mobilitati gli studenti per la prima volta contro un governo sinistra: i suoi puerili ripensamenti e la piccata rinuncia della piccola a tornar in Francia senza la famiglia, hanno portato all’attenzione dell’opinione pubblica tutto il malessere che vive la sinistra francese divisa e combattuta tra le utopie del socialismo romantico e le nuove condizioni in cui si dibattono le economie dei vecchi Stati minacciate da una competizione su larga scala che rischia di compromettere non solamente i livelli di benessere, ma gli stessi riferimenti culturali che li hanno generati. In Francia come in Italia i corpi sociali sembrano, a differenza di quanto accaduto nel secolo scorso, anticipare e guidare nelle scelte la politica incapace di cogliere i cambiamenti e le aspirazioni, costringendola a rielaborare non senza travaglio i capisaldi che hanno ispirato le visioni del passato.


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