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Holy Pink Pagoda!

Creato il 20 maggio 2011 da The Old Pink Room
Eccoci.
Smalto numero due per il concorso OPI, giuntomi in distinto pacchetto, dato che nel primo c'era solo la cara Suzi con il suo feng shui.
Ho scoperto che Holy Pink Pagoda! non esiste nello shop on line italiano, l'ho trovato in quello internazionale, da cui ho appreso che fa o faceva parte di una collezione giapponese o qualcosa di simile. Quindi, fortunella me. Mmm. Sì.
Holy Pink Pagoda!
Apro il pacchetto.
Ah, è rosa.
Mmm. E' perlato.
Ha anche i brillantini. Eh. Bene.
Forse si può intuire che non sono proprio entusiasta di questo colore.
Io sono fortemente pro rosa, la mia casa è rosa, la mia agenda è rosa, il mio ex telefono era rosa, il mio iPod è rosa, il mio blog è rosa. Ma lo smalto no. Al massimo accetto un fuxia. E non perlato. Le mie unghie non vedevano uno smalto perlato dal 1997.
Appurato che a me non piace, ho cercato di rifilarlo a Madre. La quale Madre ha inizialmente manifestato interesse, ma poi, quando l'ha visto sulle mie unghie, è fuggita via urlando.
Credo che si possa definire "rosa Barbie". Quel punto di rosa-fastidio che non puoi indossare in nessuna sua forma se hai più di sei anni.
(Caricando le foto nel blog si sono un po' sbiadite. Il colore è un po' più acceso in realtà. Abbastanza più acceso.)
Holy Pink Pagoda!
Ora che ho dimostrato di essere un'ingrata, criticando senza remore qualcosa che mi è stato regalato, posso andare avanti.
Alla prima passata risulta molto trasparente, con la seconda si ha un risultato soddisfacente, ma probabilmente ne servirebbe una terza per avere un risultato ottimale. Io non avevo voglia di dare la terza mano.
Non, ripeto NON vi dirò come si chiama il pennellino. Sì, perchè, per i pochi che non lo sanno, il pennellino OPI ha un nome. Se lo scrivessi anch'io, la piattaforma Blogger esploderebbe. Di nuovo.
Tra l'altro io non ho visto tutta sta differenza con i pennellini normali (sacrileegiooo). Se non avessi letto in (tutti gli) altri blog che ha qualcosa di speciale, sinceramente non me ne sarei accorta. Sono polemica. Sì.
Holy Pink Pagoda!
Vi starete chiedendo se questo smalto ha aspetti positivi.
Beh, è fluido, ma non troppo liquido, ha la consistenza giusta. Si stende facilmente e dura abbastanza. Dopo 3 giorni era ancora molto lucido, ma si è un po' sbiadito, diventando di un colore più accettabile. Come durata totale si viaggia sui 4-5 giorni.
Si asciuga un po' lentamente, ma non in tempi biblici. 
E' enorme.
Ha una bella boccetta.
Si toglie facilmente (anche se lascia qualche brillantino sulle dita).
E' rosa. Per coloro a cui piace il genere.

Holy Pink Pagoda!

Dite ciao alle mie pellicine!


Per concludere, credo proprio che comprerò smalti OPI. Come ho già accennato, ho trovato un rivenditore ufficiale nella mia città, quindi è LA FINE.
Perchè durano tanto, e per me questo è fondamentale, e perchè i colori sono tantissimi e originali.
Vorrei fare un appunto sul sito da cui si possono comprare questi smalti.
Non si capisce bene come sono i colori.
Suzi Says Feng Shui, per esempio, è abbastanza diverso dall'immagine che c'è nel sito.
Potrebbe essere un'idea quella di aggiungere foto professionali di com'è lo smalto sulle unghie, per evitare fraintendimenti o errori di valutazione del colore.
Ah, una volta ho addirittura visto in tv una televendita di OPI in un canale assurdo del digitale terrestre. E sono anche rimasta a guardarla per una buona mezz'ora, ero affascinata. E tentata. Ancora non sapevo che questi prodotti si possono trovare anche in Italia, una mia amica aveva ordinato un paio di smalti OPI dagli Stati Uniti addirittura. Anzi, glielo devo proprio dire che è moolto più facile averli.
Creerò un altro mostro.
Oltre a me intendo.
Special thanks to:
il canarino Charles, per il suo indefesso supporto anche nei momenti di difficoltà, Madre, il mio copriletto per aver fatto da sfondo nelle foto, le colleghe blogger, che mi hanno fatto scoprire che anche gli smalti scadono, i congiuntivi (è sempre giusto ringraziarli), l'acetone, le mie pellicine, che stanno vivendo momenti di sgomento dovuti al mio stress, Twitter, Ally, che mi ha informato dell'esistenza di questo concorso, il pennellino di cui continuerò a non dire il nome, gli operai che mi hanno vista girare per il giardino con in mano smalti e macchina fotografica, ma soprattutto grazie a OPI, of course, che ha reso possibile tutta questa follia.
Nessuno Snorko è stato maltrattato per fare queste foto.
Se non sapete cosa sono gli Snorky... vergognatevi.

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