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Creato il 20 giugno 2015 da Ussy77 @xunpugnodifilm

50637Ironia, leggerezza ed emozione. Il prodotto Dreamworks colpisce

Ultimo prodotto di casa Dreamworks, Home ha le indubbie qualità di sapersi rivolgere in modo semplice e schietto a un pubblico infantile e, sfruttando le armi dell’ironia e dell’avventura “on the road”, di saper coinvolgere anche il pubblico adulto. Difatti Home mette in scena una storia semplice e avvincente al tempo stesso, che tratta con genuinità temi come l’amicizia, l’importanza della famiglia, il sacrificio  e l’integrazione del diverso.

Oh è un alieno che appartiene alla razza dei Boov perennemente in fuga dai Gorg. L’ultima fuga li porta sulla Terra e Oh spera che sia un luogo nel quale poter socializzare e fare amicizia, ma non tutto andrà per il meglio. Difatti Oh commette un grave errore che può mettere a repentaglio la missione ed è costretto a scappare. Durante la sua fuga incontra Tip, una ragazza che è sfuggita al “rapimento umano” e cerca disperatamente la madre.

Come in tutti i film di fantascienza l’uomo è visto come un essere poco evoluto e tecnologicamente arretrato. Ed è a causa di ciò che la Terra diviene terra di conquista di una bizzarra razza di alieni (i Boov), specializzati nel fuggire davanti al pericolo. È questa la razza del simpatico e maldestro Oh, che ha difficoltà d’integrazione sociale e che continua a combinare disastri. Un alieno atipico, curioso e amichevole che, come tutti i Boov, cambia colore quando le emozioni prevalgono. Questo espediente, che accompagna l’intera pellicola, è sicuramente il più interessante e intrigante perché per il resto Home è comunque un prodotto dai caratteri e dai temi riconoscibili, come se gli autori dei prodotti animati pescassero esclusivamente da un perpetuo calderone tematico. Però a fronte di questa convenzionalità di fondo viene in aiuto un’ironia avventurosa travolgente che coinvolge e convince. Inoltre la scelta degli sceneggiatori e del regista Tim Johnson di mettere in scena due personaggi che vivono una situazione sociale simile, ma caratterialmente affrontata in modo diverso, è vincente e avvicina sensibilmente lo spettatore al personaggio dello schermo. Difatti Tip e Oh sono entrambi maldestri e si sentono estranei all’interno di un contesto ben definito: Tip è una ragazza delle Barbados che prova ad adattarsi a New York, mentre Oh si sente estraneo perché etichettato come perenne guaio, come un alieno diverso e incapace di farsi degli amici sinceri.

Insomma Home è decisamente una delle invasioni più divertenti a cui il cinema ci ha abituato. Naturalmente il prodotto di casa Dreamworks ha la principale ambizione di accattivarsi il pubblico più piccolo (le gag paiono talvolta troppo semplici), eppure ha la capacità di farsi emozionante e commovente strumento per parlare della diversità e dell’amicizia, dichiarando apertamente che la prima impressione non è sempre la più rivelatrice. Perché il coraggio e il sacrificio si possono annidare facilmente anche in un piccolo essere, che parla in modo sgrammaticato e che cambia colore ogni qualvolta le emozioni lo travolgono.

Uscita al cinema: 26 marzo 2015

Voto: ***1/2


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