Home - A casa è il nuovo progetto della Dreamworks che porta sullo schermo il romanzo per ragazzi The True Meaning of Smekday scritto da Adam Rex nel 2007. Affidato al regista Tim Johnson, il film guarda ad un immaginario narrativo ed iconografico ben definito e riconoscibile e, pur non raggiungendo risultati inediti, si rivela un'opera d'animazione non totalmente vacua.
La storia è quella dei simpatici Boov, una razza aliena tutt'altro che minacciosa che sceglie di invadere pacificamente la Terra per sfuggire ai temibili Gorg, loro nemici mortali. Tra i Boov si trova Oh, creatura fuori dagli schemi che finirà per fare amicizia con Tip, ragazza in cerca della madre e sfuggita all' "Invasione".
Nonostante uno sviluppo narrativo che fa poco per sorprendere e cerca l'approvazione di un pubblico molto giovane attraverso un impianto visivo spettacolare (anche se non roboante) e una ricerca continua della gag fulminea, Home sfrutta il suo nucleo (cioè l'accettazione dell'altro, il vedere il diverso, l'integrazione e l'amicizia tra due razze nemiche) con una scrittura che fa dell'essenzialità il suo punto di forza e che non sempre si deve accusare di banalità.
Ad esempio, se si guarda alla scena dello sbarco Boov sulla Terra fa simpatia, e forse un po' riflettere, vedere il modo in cui la razza aliena tratti il globo. Essi infatti letteralmente aspirano il mondo e le sue cose, eliminano le impronte umane per far spazio alla loro colonia. Gli alieni, senza conoscere o sapere nulla a riguardo, cancellano una cultura, quella umana, per rimpiazzarla con la propria. Ovviamente l'intento non è malvagio e lo svolgimento è ai massimi livelli del buffo, ma Home pone con poca superficialità il proprio sguardo sviluppando, da quel presupposto di ignoranza reciproca, una storia d'amicizia tra una ragazza che si è poco integrata con gli umani e un alieno che si è poco integrato con i suoi simili. La pellicola dunque diventa un racconto leggero ma con punte di sentimento sulla conoscibilità e sul pregiudizio (tema questo che viene esplicitato con un momento di fine scrittura verso il finale).
Con Home l'occhio e la mente vanno all'immaginario di Spielberg, da E.T. fino alla citazione esplicita ad Incontri ravvicinati del terzo tipo, riproposti forse con poca inventiva ma col merito di evitare un'eccessiva forzatura.
Voto: 2,5/4