CANADA 2013
cast: Meghan Heffern - Adam MacDonald - Shaun Benson - Marty Adams
regia: David Morlet
soggetto e sceneggiatura: David Morlet
musica: Thomas Couzinier - Fréderic Kooshmanian
durata: 83 min
INEDITO
Uno sconosciuto entra in casa. Ispeziona le stanze, sistema con cura le “sue cose” e si prepara con tutta calma.
Tempo dopo rientrano Frank e Sara, i legittimi proprietari del villino, e si preparano a concludere con un po’ di “pepe” la serata, ignari che qualcuno li osserva e attende…
Ecco, questa è la trama di “Home Sweet Home” uno psychothriller del filone homeinvasion (l’ennesimo), che negli ultimi due anni è tornato a riaffacciarsi nelle sale cinematografiche cercando di riguadagnarsi quello spazio conquistato alla fine degli anni ’70.
Quattro attori in interni (anzi, uno fuori dalla porta di casa) un serial killer identificabile già dopo una mezz’ora (d’altronde ci sono quattro cani in croce nel film) e che somiglia ad un Michael Myers strafatto di prozac per come si ciondola per le stanze della casa, tutto impegnato a riempire gli ottanta (interminabili) minuti di pellicola.
Le uniche cose che possono spaventare sono la staticità e la noia ed i ridicoli tentativi di Morlet (colpevole già di aver dato alla luce film come “Morsure” e “Mutants”) di mitizzare il suo badboy, sottolineando con affondi musicali ogni singolo gesto della sua creatura.
Il resto della storia? Il cattivone passa tutto il tempo a lasciarsi sfuggire e a riacchiappare Sara senza decidersi a farla secca….altrimenti si correva il rischio di fare uno short di venti minuti…
Da consigliare a qualcuno che vi sta antipatico.
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