[Attenzione agli spoiler!] Due giorni dopo il gran finale della terza stagione di “Homeland” c’è chi ancora non realizza che Brody sia davvero morto, alcuni fan non sono convinti, ma il produttore Alex Gansa conferma…
“Tutti gli elementi provavano la sua morte, senza dubbio” dice respingendo qualsiasi affermazione sul fatto che Nicholas possa in qualche modo essere ancora vivo. “Incoraggio i dubbiosi a riguardarsi l’episodio, la questione è risolta, egli non è immortale”.
TV Line: Non è un segreto che stavate considerando di uccidere Brody anche prima della terza stagione, eravate tutti d’accordo questa volta?
Gansa: Si, c’era questa idea fin dalla prima stagione, ma abbiamo mantenuto lo spirito del “facciamo in modo che questo sia il momento giusto”. Ad esempio, lo scorso anno è stato talmente gran de che Showtime ci ha convinti a progredire la sua storia, anche se non ve ne era abbastanza per l’intera stagione motivo per cui non abbiamo visto Brody in tutti gli episodi, ma era presente soprattutto dall’ottavo episodio al finale, c’erano ancora delle questioni in sospeso tra lui e Carrie e ora sono grato che ci abbiano convinto, era la decisione giusta, almeno così spero.
TV Line: Perché non avete mostrato Jessica o Dana dopo la morte di Brody, egli in fondo è morto da eroe.
Gansa: Né Carrie né Saule erano in grado di contattare la famiglia, La segretezza dell’operazione, la loro idea che Brody fosse già coinvolto con la CIA. Gli iraniani non dovevano accorgersi dell’agenzia governativa, altrimenti sarebbe andato tutto in fumo. Ecco perché Dana e Jessica non sono mai state messe al corrente e nel caso Carrie avesse convinto Lockhart a mettere la stella nel muro, sarebbe stata anonima. In breve non potevamo fornire alla famiglia ulteriori dettagli in quanto le risposte non sarebbero state diverse da quelle che già non avevano. Sarebbe stata tutta una ricostruzione e la reazione di Carrie alla sua morte non abbastanza convincente.
TV Line: Anche se Morena Baccarin e Morgan Saylor non torneranno come volti fissi del cast, le vedremo come guest star nella 4° stagione?
Gansa: C’è sempre questa possibilità, non sarei sorpreso di rivedere Jessica o Dana una oppure due volte.
TV Line: La nuova stagione includerà anche Mandy Patinkin?
Gansa: Sì, sicuramente. La logica è questa, Saul al momento è un imprenditore privato e la CIA tende a esternare il suo lavoro con loro, quindi anche se lui non ha più una scrivania al Langley, sarà comunque importante per l’agenzia.
TV Line: E Rupert Friend?
Gansa: Una delle cose che ci interessano del prossimo anno è vedere Carrie affrontare il suo addestramento e cosa vuol dire essere un funzionario in un Paese straniero, come ha detto Lockhart, si arriva a scegliere le persone, così Quinn, Fara, Virgil e forse anche Max andranno assieme a lei. Porteremo alcuni volti familiari all’estero.
TV Line: Come le trame reali hanno influenzato la trama circa l’Iran? In seguito è stato tutto bloccato?
Gansa: Sì, siamo molto preoccupati per come rapidamente tutto sia cambiato a Ginevraò. Per un momento sembrava che fossimo rimasti indietro con le notizie, ma alla fine non credo esser stato così.
TV Line: La quarta stagione di Homeland potrebbe vedere una mamma al lavoro?
Gansa: Assolutamente. Questa sarebbe decisamente una direzione interessante e che si potrebbe prendere. Non credo che ci passeremo troppo tempo sopra, ma chi lo sa? Ho letto il libro di Valerie Plame circa l’essere un ufficiale e allo stesso tempo avere un figlio a casa, si tratta di una dinamica interessante.
TV Line: Cosa ha fatto alla fine Carrie sul muro del memoriale?
Gansa: Ha disegnato una stella. Tutto qua.