Homi e La Magnifica Forma

Creato il 21 gennaio 2015 da Alessandrapepe @AlessandraPepe

Primo appuntamento del 2015 con Homi, la rassegna internazionale dedicata ai nuovi stili dell’abitare e del lifestyle. Eravamo rimasti all’ultima edizione settembrina dello scorso anno con Sperimenta, novità dedicata a autoproduzione e tecnologia; durante quest’ultima, che ha chiuso i battenti ieri, la mia attenzione è stata catturata da un’iniziativa davvero speciale, un viaggio attraverso l’Italia, un racconto dal titolo seducente: La Magnifica Forma. Una vera e propria experience di colori e atmosfere che mutano al passaggio di ogni confine tra il nord, il centro e il sud del nostro paese.

La ricerca di nuove progettualità nel design per valorizzare il patrimonio artistico e artigianale Made in Italy, ha inizio! Rimango affascinato da questo layout dove cinque stanze disposte in semicerchio, una affianco all’altra, si affacciano su una grande piazza. Al centro, un’aiuola a forma esagonale appoggiata a un pavimento di mosaico che ricorda quelli di Piazza Armerina.

Mi accorgo che c’è molto di più rispetto a ciò che vedono gli occhi, per questo decido di fare una lunga chiacchierata con l’Architetto Anna Del Gatto, la curatrice di questo evento nell’evento. Riesco a raggiungerla al cellulare durante il suo rientro nella capitale in treno e nonostante gallerie e zone in assenza di copertura, sento dall’altra parte l’energia prorompente di un fiume in piena.

Il progetto è ambizioso ma del tutto sostenibile. Il rilancio del patrimonio artistico e culturale del paese attraverso lo sviluppo del turismo e viceversa. Perché i musei non dovrebbero promuovere e vendere l’artigianato locale? perché non decidere di arredare gli alberghi sparsi per la penisola con oggetti e complementi prodotti sul luogo? Anna Del gatto chiama all’appello architetti e progettisti e inizia il viaggio attraverso il paese. Si parte dalla Lombardia dove Luca Scacchetti raccoglie il meglio della produzione artigianale modernizzando l’antichità di materiali come il marmo e il vetro.

Subito di fianco la stanza che rappresenta la Toscana, qui Roberto Palomba e Ludovica Serafini pensano al ferro battuto e circondano un letto a baldacchino con  foulard stampati che per l’occasione si trasformano in quadri. E arriviamo nel Lazio dove Carlo Rampazzi riempie lo spazio con cornici impreziosite da elementi di gioielleria handmade e bicchieri scultura che rimandano al periodo etrusco.

Un passo e siamo in Campania, qui c’è Stefano Casciani che riunisce oggetti e complementi di aziende e brand partenopei riconosciuti a livello internazionale. Il viaggio termina, per il momento, in Sicilia, è la stessa curatrice della mostra ad occuparsene pensando al sole caldo e abbandonandosi alle affascinanti atmosfere del Nord Africa, qui sono i colori e i profumi a farla da padroni avvolgendo una raccolta di oggetti realizzati in ceramica di Caltagirone.

 Funk design ritorna la settimana prossima.


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