A Darwin o ci credi oppure no, prendere o lasciare. E se ci credi, allora vuol dire che anche tu accetti il fatto di essere l'ultimo anello della catena evolutiva che ti vuole strettamente imparentato alla scimmia. La teoria dell’evoluzione, però, non è detto che muti sempre in meglio le cose e la specie umana, nella fattispecie! Anzi, a volte fa addirittura retromarcia, rompe gli anelli della catena evolutiva e si perde lungo la strada dell’involuzione e degenerazione del genere umano. Così può succedere che l'homo sapiens nell'era della malapolitica, dei festini, delle ruberie e delle porcherie a gogo, involva nell'homo maialis! Uno dei meccanismi principali che regola l'evoluzione della specie è l’influenza che l’ecosistema esercita sul ciclo vitale della natura e degli organismi viventi. L'essere umano, ad esempio, si è trovato in passato nelle condizioni di subire dei grossi cambiamenti: il clima glaciale e desertico, e i grandi predatori. Questi elementi ormai sono stati superati, si sono estinti nella notte dei tempi. Oggi, l’influenza che subisce il genere umano viene più dai suoi simili che da altri fattori naturali e da elementi esterni. Più precisamente da quella sottospecie di uomini che pensano solo a fare soldi, carriera e successo. Una sottospecie del genere umano, risoluta e dissoluta, che in nome del proprio benessere e in virtù del dio denaro è disposta a tutto: rubare, tradire, ammazzare, darsi al vizio! Allora, secondo la teoria dell’evoluzione, o meglio la teoria dell’involuzione della specie, si aprono davanti a te due strade e ti ritrovi inesorabilmente, davanti ad un bivio, a scegliere: o ti adegui e ti trasformi in un maiale famelico come “loro”, pronto a divorare tutto quello che ti capita a tiro, oppure ti rassegni a soccombere e a fare da preda ai moderni predatori. Ma c’è una terza via che va ben oltre l'involuzione: la rivoluzione del genere umano. La ribellione dell'homo iracundo, che una volta per tutte s’incazza sul serio e ristabilisce il naturale equilibrio delle cose: “loro” nel porcaio e la “gente per bene” in Parlamento!!!
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A Darwin o ci credi oppure no, prendere o lasciare. E se ci credi, allora vuol dire che anche tu accetti il fatto di essere l'ultimo anello della catena evolutiva che ti vuole strettamente imparentato alla scimmia. La teoria dell’evoluzione, però, non è detto che muti sempre in meglio le cose e la specie umana, nella fattispecie! Anzi, a volte fa addirittura retromarcia, rompe gli anelli della catena evolutiva e si perde lungo la strada dell’involuzione e degenerazione del genere umano. Così può succedere che l'homo sapiens nell'era della malapolitica, dei festini, delle ruberie e delle porcherie a gogo, involva nell'homo maialis! Uno dei meccanismi principali che regola l'evoluzione della specie è l’influenza che l’ecosistema esercita sul ciclo vitale della natura e degli organismi viventi. L'essere umano, ad esempio, si è trovato in passato nelle condizioni di subire dei grossi cambiamenti: il clima glaciale e desertico, e i grandi predatori. Questi elementi ormai sono stati superati, si sono estinti nella notte dei tempi. Oggi, l’influenza che subisce il genere umano viene più dai suoi simili che da altri fattori naturali e da elementi esterni. Più precisamente da quella sottospecie di uomini che pensano solo a fare soldi, carriera e successo. Una sottospecie del genere umano, risoluta e dissoluta, che in nome del proprio benessere e in virtù del dio denaro è disposta a tutto: rubare, tradire, ammazzare, darsi al vizio! Allora, secondo la teoria dell’evoluzione, o meglio la teoria dell’involuzione della specie, si aprono davanti a te due strade e ti ritrovi inesorabilmente, davanti ad un bivio, a scegliere: o ti adegui e ti trasformi in un maiale famelico come “loro”, pronto a divorare tutto quello che ti capita a tiro, oppure ti rassegni a soccombere e a fare da preda ai moderni predatori. Ma c’è una terza via che va ben oltre l'involuzione: la rivoluzione del genere umano. La ribellione dell'homo iracundo, che una volta per tutte s’incazza sul serio e ristabilisce il naturale equilibrio delle cose: “loro” nel porcaio e la “gente per bene” in Parlamento!!!
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