Magazine Cinema

Hook

Creato il 25 agosto 2014 da Misterjamesford
HookRegia: Steven SpielbergOrigine: USAAnno: 1991Durata: 144'
La trama (con parole mie): l'avvocato Peter Banning, uomo di successo, rimane sconvolto quando Capitan Uncino, pirata proveniente dall'Isola che non c'è, fa irruzione nella sua quotidianità, ed in questa realtà, per rapire i suoi figli in modo da costringerlo a fare ritorno e darsi battaglia.
Uncino, infatti, soffre la solitudine e la noia, e ha intenzione di riportare a casa Peter Pan, suo storico nemico e rivale proprio grazie all'esca costituita dai suoi due pargoli: anni prima, infatti, Peter decise di abbandonare l'Isola per costruirsi un'esistenza accanto a Molly ed ai suoi vecchi amici umani, assumendo l'identità di Peter Banning e rimuovendo progressivamente tutti i ricordi del passato legati al luogo incantato in cui è nato.
Riuscirà il vecchio capo dei Bambini perduti a trovare la fantasia necessaria per sconfiggere Uncino e riprendere la sua famiglia?
E che ruolo giocheranno in tutto questo Rufio, nuovo leader che prese il suo posto, e Campanellino?

Hook
Questo post partecipa alle celebrazioni indette per onorare la memoria di Robin Williams.
Hook 
Poche settimane fa, come un fulmine a ciel sereno, la notizia della morte di Robin Williams - e del suo suicidio - ha scosso la blogosfera cinefila e non solo: l'interprete di cult come L'attimo fuggente e pezzi di Storia della televisione come Mork&Mindy, infatti, era tra i più amati dal pubblico, appassionato oppure no di settima arte, e lascia un vuoto davvero enorme legato anche ai personaggi che hanno reso così importante la sua carriera, che ho sempre trovato fin troppo poco riconosciuta soprattutto dagli addetti ai lavori.
Quando la scelta di ricordarlo grazie ad uno degli ormai noti "Celebration days" ha avviato l'organizzazione dello stesso, avendo in passato recensito il già citato Dead poets society, il pensiero è andato subito ad Hook, pellicola certo minore di Steven Spielberg che, però, non solo il sottoscritto ha sempre amato molto, ma che in qualche modo rende l'idea di tutto ciò che il buon Robin ha simboleggiato - e continuerà a simboleggiare - per il pubblico: un uomo dalla grande ironia e dirompente fantasia, capace di far toccare le stelle con un dito ed al contempo segnato da una profonda malinconia, una traccia di tristezza che, come una lacrima indelebile, rimane tracciata sul viso come una cicatrice anche nel pieno di una risata.
Il confronto tra il suo Peter Banning pronto a lottare per i propri figli e per ritornare Pan ed Uncino è quello dell'innocenza dell'infanzia e la sua energia contro i dubbi e le ombre dell'età adulta, ma anche della fantasia opposta al realismo - come fu, in precedenza, anche per il cult firmato da Peter Weir -: la sequenza della cena alla tavola dei Bambini perduti, una delle chicche della pellicola nonchè tra le più belle che possa ricordare della mia infanzia di spettatore con il duello verbale ed immaginifico tra Peter e Rufio ben rappresenta un titolo che, forse, non brillerà a livello di qualità complessiva ma che, di fatto, ha segnato la crescita della generazione del sottoscritto, e che mi pareva giusto riprendere tra le mani nel giorno in cui tutti ricordiamo il suo indimenticabile protagonista.
Interessante anche che anche il mio acerrimo nemico Cannibal Kid abbia scelto quest'oggi di recensire Hook, quasi a sottolineare i nostri ruoli all'interno della blogosfera, forse più simili a quelli di Peter e Rufio che non a quelli dello stesso Pan ed Uncino: in fondo, la fantasia e la voglia di esprimere la propria identità e passione uniscono sotto la stessa bandiera - ovviamente dei Bambini perduti - anche personalità diverse come le nostre, ed in fondo lo stesso Robin Williams era in grado con le sue espressioni, la mimica e quegli occhi quasi spiritati di dare voce a questa particolare energia.
Per questo, probabilmente, ci mancherà così tanto, e finiremo a rivedere le pellicole che l'hanno visto protagonista con la stessa gioia venata dalla malinconia che esprimeva con tanta forza.
Mi rendo conto di non stare scrivendo, di fatto, propriamente del film - ma potrebbe essere un bene, considerato che a sequenze splendide come quella già citata della cena con sfida di parole e alla parte
iniziale da favola dark vengono contrapposti passaggi forse eccessivamente zuccherosi, ed una Trilli interpretata da Julia Roberts che non è mai riuscita a convincermi -, ma poco importa: il Peter Pan ritrovato di Robin Williams è genio e sregolatezza, improvvisazione e goduriosa sovversività, dunque trasformare una "fredda" recensione in un omaggio sentimentale mi pare assolutamente un bene.
Per i ricordi che ho di questo film e della mia infanzia.
Per la fantasia e i Bambini perduti.
Per Rufio, Peter e anche per Uncino.
E, ovviamente, per Robin Williams.Bangarang.
Vola in alto, Capitano.
Seconda stella a destra, e poi dritto fino al mattino.
MrFord
"Sono o non sono il Capitan Uncino?E allora quando vi chiamo
lasciate tutto e correte
e fate presto perché
chi arriva tardi lo sbrano."Edoardo Bennato - "Il rock di Capitan Uncino" - 

Salgono sui banchi per Robin Williams anche:
Bollalmanacco - Al di là dei sogni
Montecristo - Il mondo secondo Garp
Pensieri Cannibali - Hook
Scrivenny - La leggenda del re pescatore
Non c'è paragone - Good Morning Vietnam
Combinazione casuale - Jumanji
Director's Cult - Toys
Recensioni Ribelli - L'attimo fuggente
Solaris - L'uomo bicentenario
La fabbrica dei sogni - One Hour Photo
Viaggiando (Meno) - The Angriest Man in Brooklin
In Central Perk - Will Hunting - Genio ribelle

Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :

Magazines