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Hope il pettirosso siritrovò nel bel mezzo di un'infinita corsa, che già aveva superatodiversi traguardi volanti ignorando completamente le file, dove molticoncorrenti, si apprestavano ad accodarsi per poter godere di quelpalco e degli elogi che gli spettavano per aver superatoquell'intermezzo. Le foto, i flash gli articoli, le bottiglie dispumante, le interviste, per Hope non avevano alcun significato, anzierano solo una distrazione, tempo sottratto alla gara. Ma Hope nonaveva ancora ben chiare le regole di quella stravagante gara, dovepartecipavano tutti gli animali del bosco, dai più piccini aglianziani, una gara emozionante che si ripeteva, ogni giorno, di ognianno, ma quella con Hope fu veramente una gara speciale, una diquelle che non si dimenticano e che ancora molti prendo in esempio.
Che Hope non avessecapito bene le regole se ne erano accorti già tutti ad inizio gara.Eppure le regole erano semplici, innate nella natura degli animalistessi. Sarebbe bastato alzare gli occhi, vedere i concorrentipartiti poco prima, per capire che Hope stava facendo qualcosa diveramente diverso ed eccezionale allo stesso tempo. Alla partenza, come dasempre, venivano messi a disposizione diversi mezzi di locomozionechiamati “ingenium”. Questi strumenti, che venivano assegnati edonati a tutti i partecipanti, permettevano al concorrente dicompetere alla gara in maniera più agevole ed in alcuni casi, diavere propulsioni spettacolari lungo il percorso.
Ad Hope era successoqualcosa di molto stano sin dall'assegnazione degli “ingenium”.Al piccolo pettirosso furono assegnati ben tre mezzi, ereditati dallastirpe dei pettirossi, perfettamente conservati sino al giorno dellasua partenza. Che si trattasse di un fatto eccezionale era evidente,gli “ingenium” non erano mai stati assegnati in numero cosìelevato, raramente era successo che a qualcuno ne fossero statiassegnati due, ma tre era proprio un caso singolare. Ad Hope bastòpoco per capire come funzionasse uno a caso degli “ingenium”,partì ed avanzò facilmente per un lungo tratto del percorso. Unanello, si trattava di un percorso ad anello, un grande anello chegli si apriva davanti, ogni giorno con scenari diversi. Aiutare illemure, viaggiare in compagnia del bradipo, danzare con i pinguini,ogni volta un giro diverso, ma quel giorno accadde qualcosa diinsolito. Hope nell'attraversare il consueto intermezzo scorse due“ingenium” a lato della pista. Ricordò perfettamente che sitrattava dei suoi “ingenium”, che aveva quasi dimenticato dipossedere. Titubò, un giro, due, tre, più girava più la suacuriosità cresceva unitamente ai suoi dubbi e alle sue paure. Giròinfaticabile lungo l'anello rimuginando sulle sue scelte, efantasticando su come poteva essere diverso il suo girare. Girava, enon godeva più delle bellezze dell'anello. Poiché distratto deisuoi pensieri e dalle sue paure, continuò a girare senza sosta, comeun lavoratore indefesso, trasformando una vita da bestseller in uninferno.
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