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Horner spiega la linea difensiva della Red Bull per l’appello di Ricciardo

Da F1news @F1Newsinfo

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Chris Horner in un’intervista rilasciata a Sky Sport ha rivelato quella che sarà la linea difensiva che la Red Bull utilizzerà nella discussione della squalifica di Ricciardo con la Corte d’appello.

Daniel Ricciardo nel post gara del Gp d’Australia è stato squalificato perché la Red Bull non ha osservato l’invito dei commissari che durante la gara hanno chiesto a più riprese al team di abbassare la portata del flusso del carburante. La Red Bull, convinta delle sue misurazioni e poco propensa a fidarsi del dispositivo approvato dalla FIA e fornito dalla Gill Sensors, ha continuato la gara ignorando le disposizioni della FIA, atteggiamento che ha portato alla squalifica del pilota australiano nel dopo gara.

“Facciamo appello perché crediamo, e siamo molto fiduciosi su questo, che non abbiamo violato le norme tecniche”, ha dichiarato Chris Horner a Sly Sport. “Queste regole dicono che 100kg di carburante a ora è limite e questo è quello che abbiamo osservato.”

La Red Bull ritiene che non vi sia alcun obbligo che i dati debbano provenire dal sensore FIA, per questo ritiene di poter utilizzare le proprie misurazioni per dimostrare di aver ragione.

“La nostra relazione si basa sul fatto di sapere fino a che punto è corretto. Abbiamo un sensore che va alla deriva, indica dimensioni non corrette rispetto all’ iniezione nel motore che è  perfettamente calibrata e che è invariata per tutto il weekend. La nostra tesi è molto semplice: non abbiamo violato le regole tecniche e non abbiamo superato il limite del sensore e della FIA, speriamo di dimostrare che si sbagliano.”

Sui richiami di Whiting durante la gara, Horner ha una spiegazione.

“E’ il parere del delegato tecnico, non è una regola. Come si è visto nel caso della Pirelli (2013) o quando ci furono i doppi diffusori (nel 2009). Una direttiva tecnica è solo un parere, non una soluzione.”

“Ora dobbiamo adempiere ai regolamenti tecnici e sportivi. Non dobbiamo contravvenire all’articolo 5.1.4 ( quello relativo al portata del flusso 1oo kg/h). Questa è la nostra posizione e le linee guida tecniche non hanno valore di liquidazione.”

“Con un po’ di fortuna avremo un sensore che funziona e che è in fase con l’iniezione e non ci saranno abusi. Se ci sono variazioni, discuteremo con la FIA e penso che probabilmente non saremo gli unici a farlo.”

Da queste ultime dichiarazioni si evince che la Red Bull non esclude comunque di continuare a correre con le proprie misurazioni, anche a costo di essere nuovamente squalificata. Naturalmente ne discuterà prima con la FIA proprio per evitare un muro contro muro visto che l’appello si discuterà soltanto dopo il GP del Bahrain, la terza gara della stagione.


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