La letteratura Horror è un sottogenere della letteratura fantastica ma rispetto ad essa si differenzia perché è finalizzata unicamente a provocare orrore e paura nel lettore. La paura è un'intensa emozione che deriva dalla percezione di un pericolo reale o presunto. Può essere paragonato a un campanello d'allarme che suona ogni volta che ci troviamo in una situazione rischiosa. Tutti gli esseri umani e molte specie animali provano questo tipo di emozione istintiva che consente loro di ricercare una possibile soluzione per il superamento di un pericolo. Ogni età ha le sue paure ed esse cambiano con il trascorrere degli anni, spesso i bambini temono il buio e i mostri perché non sono ancora ben in grado di comprendere la differenza tra realtà e fantasia; gli adulti sono preoccupati dai rischi reali che affrontano ogni giorno, per esempio i ladri, la morte e le malattie.Alcune espressioni che utilizziamo quando parliamo della paura ci fanno capire che può essere suddivisa in tanti tipi: paura di crescere, paura di amare, paura di noi stessi, paura del nulla oppure paura per quel che ci riserva il futuro. A preoccuparci di più sono solitamente le cose delle quali sappiamo meno e che spesso non abbiamo mai provato, a volte veniamo persino contagiati dai timori degli altri come per quanto riguarda la xenofobia, senza capire che si tratta di paure infondate. La maggior parte delle storie Horror, anche le più fantasiose, si basano sulle paure comuni che tutti noi lettori proviamo nel corso della nostra vita. L'insegnamento più importante che da esse possiamo trarre è che non dobbiamo aver paura della paura.I film e i romanzi dell'orrore, le montagne russe, e le case delle streghe nei luna park attraggono molto le persone che vogliono vivere delle paure sicure. Infatti quando guardiamo un film o leggiamo un libro, pur immedesimandoci nei personaggi e partecipando alle loro disavventure, ci consideriamo fortunati perché quei fatti terribili non stanno accadendo a noi. In un certo qual modo anche sulle montagne russe siamo degli spettatori perché una volta saliti non abbiamo più il controllo della situazione e non possiamo fare assolutamente nulla se non abbandonarci allo spettacolo ben sapendo che si tratta di un gioco sicuro che ci fa provare solo in parte la sensazione di cadere nel vuoto. Quella che viviamo è una paura controllata ma è comunque un'esperienza importante perché ci consente di mettere alla prova i nostri limiti e di vincere i nostri timori.Le storie di paura da sempre affascinano gli esseri umani. Quando ancora non esisteva la televisione i contadini si ritrovavano nelle stalle o in una stanza vicino al camino e trascorrevano il tempo raccontandosi varie storie. Tra i racconti più ricorrenti c'erano proprio quelli in grado di suscitare forti emozioni e terrore. Spesso c'era proprio un narratore specializzato in questo tipo di storie che attraverso la modulazione della voce e la gestualità del corpo riusciva a coinvolgere emotivamente gli ascoltatori.
La letteratura Horror affonda le sue radici nella narrativa del XVIII secolo. In tale periodo infatti in Inghilterra si sviluppa una intensa nostalgia per il Medioevo e alcuni scrittori ambientano delitti, rapimenti e apparizioni misteriose in vecchi castelli, manieri diroccati, monasteri e boschi impenetrabili. Comunemente l'iniziatore del genere è considerato Horace Walpole che con il romanzo "Il castello di Otranto" presenta eventi soprannaturali e apparizioni inspiegabili. In Italia, e più precisamente in un monastero, è ambientato anche "Il monaco"di Matthew Gregory Lewis, in cui un religioso perde la capacità di distinguere il Bene dal Male. Nel Romanticismo e nel corso dell'ottocento, quando in opposizione alla ragione e alle certezze dell'Illuminismo subentra un forte interesse per il soprannaturale e il demoniaco, il genere si sviluppa ampiamente. Con il romanzo "Frankenstein" la scrittrice Mary Shelley affronta il tema dei mostri prodotti dalla scienza e miscela bene il genere Horror con il genere Gotico -di cui parleremo in un altro post- mentre "Racconti del grottesco e dell'arabesco" di Edgar Allan Poe tratta del soprannaturale e dell'orrore interiore. Molti noti scrittori come Ernst Theodor Hoffmann o Rudyard Kipling descrivono in racconti situazioni che provocano orrore e paura nel lettore. Nel corso del Novecento il genere conquista il vasto pubblico facendo leva su emozioni forti e importanti derivanti dalla paura. Con il trascorrere degli anni a questo successo contribuisce anche il cinema che fin dagli anni Trenta porta sul grande schermo i protagonisti di celebri romanzi Horror come per esempio il mostro del dottor Frankenstein, Dracula, il dottor Jekyll e Mister Hyde, e ne costruisce di nuovi -anche più terrificanti- fornendo importanti spunti agli scrittori contemporanei. Ancora oggi il legame tra letteratura e cinema è molto stretto perché i libri più letti del genere Horror vengono sempre più spesso trasformati in film. Il caso più significativo è rappresentato dai romanzi e dai racconti di Stephen King, indiscusso maestro del genere da cui sono stati tratti innumerevoli sceneggiature e soggetti per pellicole cinematografiche di grandissimo successo.
L'horror presenta una struttura fissa basata su tre sequenze principali:-situazione iniziale: spesso si parte da una situazione di normalità in cui vengono forniti tutti gli elementi per far entrare il lettore nella vicenda.- rottura dell'equilibrio: la tranquillità iniziale viene interrotta da un evento soprannaturale, da una presenza diabolica o spiritica che si manifesta in tutta la propria forza.-conclusione: il genere Horror può prevedere un finale positivo in cui il protagonista dopo varie peripezie riesce ad annientare o rendere inoffensivo l'antagonista, oppure un finale negativo nel quale le forze del male riescono a sopraffare i deboli e il Male schiaccia il Bene senza mezze misure.
Il protagonista è spesso una persona comune che si trova a dover fronteggiare un antagonista dotato di grandi poteri. A differenza di altri generi letterari, come per esempio il fantasy, a volte il protagonista non riesce a portare a compimento la proprio impresa. L'antagonista è una creatura soprannaturale, per esempio un mostro, un vampiro, uno zombie, un fantasma, un demone o un animale misterioso che aggredisce e spaventa gli esseri più deboli. Chi sarebbe San Giorgio senza il drago? Un cavaliere come tanti; e l'astuzia di Ulisse senza Polifemo? Sarebbe inutile. Da quando esiste l'uomo, non c'è eroe senza mostro, dai bestiari di mille anni fa fino agli extraterrestri della fantascienza. Non è solo un'antagonista repellente, ma anche una figura ambigua a metà tra attrazione inspiegabile e repulsione, tra il sublime e l'orrore. Ma i mostri servono anche a spiegare l'inspiegabile, come per esempio Scilla e Cariddi, mostri marini tanto temuti dagli antichi che in realtà non sono altro che le correnti marine dello stretto di Messina. L'aiutante del protagonista, personaggio anch'esso importante, solitamente è una persona che per le proprie conoscenze scientifiche o per le proprie capacità medianiche riesce a capire le cause che spingono le creature soprannaturali ad agire in un determinato modo e a fornire al protagonista utili consigli su come sconfiggere il Male.
Non dimentichiamo poi le vittime che sono spesso creature indifese come bambini, animali o giovani donne incapaci di opporre resistenza, che non hanno particolari colpe. La casualità con cui vengono individuate serve a generare paura nel lettore e a fargli capire che nessuno è al sicuro.
Nel genere Horror è quasi fondamentale l'ambientazione adatta che diventi l'ottimo sfondo alle vicende. I luoghi preferiti dagli autori di questo genere sono i castelli, i conventi medievali, i vecchi cimiteri, abitazioni isolate, le foreste, ma ultimamente nei romanzi e nei racconti contemporanei vengono utilizzati anche spazi quotidiani come appartamenti, metropolitane, teatri o semplici strade buie e poco trafficate. L'oscurità spesso domina gran parte della trama mentre la luce ne caratterizza solo l'inizio e la fine. Anche gli agenti atmosferici sono estremi nel genere Horror, la nebbia fitta e impenetrabile che riduce la visibilità, le forti nevicate che interrompono ogni possibilità di comunicazione con il resto della civiltà o potenti e distruttivi temporali che non lasciano via di fuga alle vittime. Nella letteratura Horror gli eventi soprannaturali sono spesso inspiegabili per quasi tutto il romanzo e compaiono come strane apparizioni, incantesimi, morti improvvise e fenomeni naturali irrazionali sino al compimento dell'ultima battaglia tra il protagonista e il suo opposto dove tutto si dipana e diventa chiaro.
Viene utilizzata ampiamente la suspense tenendo il lettore in uno stato di continua ansia e paura grazie ai colpi di scena e ai fatti orribili che si susseguono senza lasciare un attimo di respiro. Rispetto al genere Giallo l'immedesimazione con il protagonista è sicuramente maggiore perché attraverso di lui il lettore rivive e affronta le proprie paure. Non dimentichiamoci poi che nel genere Horror la descrizione dei rumori e dei suoni ha notevole importanza perché attraverso di essi il lettore riesce a percepire la presenza del Male e dell'antagonista ancor prima che si manifesti agli occhi del protagonista in modo palese.
Vediamo ora insieme qualche classico del genere Horror:
Robert Louis Stevenson scrive "Lo strano caso del dottor Jekyll e del signor Hyde" nel 1886 in cui il tema principale è l'eccessivo autocontrollo che abbiamo su noi stessi che però non riesce comunque a dominare la parte più istintiva del nostro essere uomo. Brutale e affascinante: è questa l’altra metà di noi, in un gioco di doppi e di specchi che toccano le corde più sensibili dell’animo umano e in cui è chiaro che in ciascuno di noi alberga il Bene come dimora il Male. Henry Jekyll è uno scienziato che riesce a metter appunto una pozione per separare la natura buona dell'animo umano da quella malvagia. Sperimenta su di sé la sua scoperta bevendo lo strano composto chimico e trasformandosi nel signor Hyde, un uomo brutto e malvagio, profondamente diverso del gentile ed educato dottor Jekyll. Con il passare del tempo l'antidoto che consente allo scienziato di riprendere le proprie sembianze è sempre meno efficace: Hyde prende il sopravvento su Jekyll e commette parecchi atti violenti. Alla fine lo scienziato in una lettera confessa tutto all'avvocato Utterson e poi si toglie la vita.
Chi non conosce questo splendido romanzo a metà tra l'Horror e il Gotico? Bram Stoker scrive un capolavoro incentrato sull'amore malefico e sul possesso, una storia di sangue, omicidi e dipendenza che attraversa i secoli e rimane immortale nella memoria dell'uomo contemporaneo.Il giovane avvocato Jonathan Harker viene inviato in Transilvania per concludere un affare con il Conte Dracula che ha deciso di acquistare una residenza per trasferirsi a Londra. Giunto a destinazione il giovane conosce l'anziano signore ma dopo pochi giorni scopre che per sopravvivere in eterno il Conte si nutre di sangue umano. Dopo essere riuscito a fuggire -non con poca difficoltà- Jonathan torna in Inghilterra e scopre che Lucy, una cara amica della sua bella fidanzata Mina, sta male. Compresa la gravità della situazione, il dottor Seward manda a chiamare ad Amsterdam il dottor Abraham Van Helsing. Le trasfusioni di sangue fanno migliorare le condizioni di salute della giovane Lucy ma Dracula la uccide e la trasforma definitivamente in un vampiro. Il Conte svela le sue intenzioni e il gruppo ormai capitanato da Van Helsing comprende che Dracula vuole Mina per farne la propria sposa e sta cercando di asservirla a lui. Per proteggerla il gruppo si avvale delle sue conoscenze in questo campo e segue Van Helsing nella lotta contro il vampiro utilizzando ostie consacrate, sterilizzando i nascondigli londinesi del malvagio Conte e costringendolo a fuggire da Londra. La scena si sposta in Transilvania dove, a seguito di un avvincente scontro, riescono a sconfiggere definitivamente Dracula.
Bene, dopo aver analizzato insieme il genere Horror vi chiedo di pensare bene a ciò che avete letto e di decidere quale romanzo tra quelli che avete letto nel corso della vostra vita di lettori sia quello che a vostro parere incarna meglio il genere. Può trattarsi di un Horror classico come i due accennati sopra oppure qualcosa di più moderno. Altro punto sul quale desidero discutere con voi sono le note positive che spingono a leggere il genere e quelle negative invece che possono allontanare dalla lettura. Non c'è una risposta giusta e una sbagliata! Non giudicate ciò che gli altri commenteranno! Cerchiamo di creare una discussione coerente con l'argomento ma sopratutto costruttiva per aiutarci tutti a meglio comprendere queste letture e per trascorrere insieme piacevolmente del tempo utile ed educativo.
Inizierò io e poi attendo i vostri commenti.
Eilan Moon:
Il romanzo da me scelto per questo genere è "IT" di Stephen King. Forse perché lo lessi da ragazza oppure perché è stato in assoluto il primo Horror che mi è capitato tra le mani ma è ancora l'unico romanzo che mi ha fatto tremare!
Dopo aver terminato la lettura per intere settimane ho avuto orrore dei tombini per le strade e li guardavo con sospetto e paura; per giorni ho temuto di lavarmi nel lavandino... Nessun romanzo mi ha mai fatto questo effetto e dopo aver visto la miniserie tratta dalla storia di King la mia paura aumentò. Avevo soltanto undici anni ma vi posso assicurare che "IT" è per me il romanzo Horror per eccellenza anche ora che ne ho trentadue.
I punti che ritengo molti forti del genere e che spingono i lettori all'acquisto di questo tipo di romanzo è uno solo -secondo me- e si tratta dell'esorcizzare le proprie paure. Affrontarle in questo modo non rischioso aiuta a superarle e a renderle meno reali.
I punti a sfavore credo in verità siano molti. L'horror a volte cade nello splatter e questo ai lettori deboli di stomaco può allontanare il desiderio di proseguire nella lettura, c'è poi il lato psicologico intenso e particolarmente presente in questo genere di letteratura che, in chi è particolarmente impressionabile e suscettibile, può trasformarsi in un lato fastidioso della lettura e causarne anche l'interruzione. L'eccessivo coinvolgimento che prova chi ha per le mani un libro di questo genere -intendo un libro horror che sia davvero degno di questo nome- allontana il lettore che non ama questo tipo di forte legame che naturalmente si instaura con le righe di un testo horror, anche se è poi al contrario un punto a favore per chi invece ama questo tipo di coinvolgimento. Chi legge romanzi prima di coricarsi e di dormire non sceglierà volentieri un horror ma sarà più propenso a leggere qualcosa di più leggero. Gli amanti del genere come me invece non troveranno particolare difficoltà ad addormentarsi dopo un romanzo di questo tipo.