Hotel: come sceglierli?

Questo è un altro argomento che mi punge sul vivo. Non sono una viaggiatrice che, per sentirsi tale, deve frequentare ostelli o hotel pulciosi. Non viaggio low cost (in senso assoluto intendo), ma non per questo devo per forza dilapidare le mie finanze scegliendo sempre alberghi a 5 stelle per poter essere certa della pulizia delle stanze.

Mi piacerebbe sapere, a questo punto, per quale motivo ancora troppi albergatori si ostinano a utilizzare moquette e altri materiali pelosi. Perché? Mi chiedo. Si tratta di prodotti antigenici difficili da pulire e che cullano al proprio interno il batterio del raffreddore, per esempio, per QUATTRO ANNI. Inoltre se vi viene rovesciato sopra qualcosa risulta quasi impossibile togliere la macchia.

Questo se non parliamo della sostanze chimiche utilizzate per trattare la moquette, ancora più dannose dell’annidarsi degli acari.

Per quale motivo sono così accanita nei confronti degli hotel con moquette, vi chiederete? Perché da quando sono stata a Londra (14 giorni fa) sono afflitta da tosse e rinite allergica a causa della polvere. Uno che viaggia, per piacere o lavoro, può stare male, non dormire la notte e imbottirsi di medicinali perché gli albergatori se ne fregano della salute pubblica? (Facendosi pagare fior di quattrini).

Non è un problema solo di Londra, credetemi. Già è difficile trovare una struttura adeguata alle stelle che porta (e non in tutto il mondo la quantità di stelle ha lo stesso valore), adesso sarà necessario – almeno per me – escludere tutti gli alberghi con moquette.

Le stelle non assicurano qualità, il prezzo nemmeno: come faccio a prenotare un hotel sul web (senza poterlo vedere di persona) senza rischiare di rovinarmi il soggiorno o peggio?

E così per la cronaca, il mio albergo a Londra era l’Hotel65 ad Hammersmith: non andateci, non funziona nemmeno il riscaldamento.