Non c’è nessun volume 13 nella serie di compilation Hotel Costes, proprio come negli hotel internazionali per tradizione non c’è mai la camera n. 13 (in Italia il numero che porta sfortuna è il 17, ma è un dettaglio…). La nuova compilation è infatti Hotel Costes 14 ed è un nuovo inizio dopo oltre 4 milioni di copie vendute nel mondo. Come sempre l’ispirazione è l’atmosfera decadente dell’omonimo ristorante, hotel e meeting point parigino. Gli anni passano e le mode pure, ma l’allure di HC resta intatto e la sua fama di hot spot sempre pieno di celebrities pure.
Orogliosi di essere riconosciuti da ben 11 anni come una delle migliori compilation in ambito lounge, electro down e mid-tempo (in una parola chill out), Stephane Pompugnac, da sempre dj selezionatore della serie e Pschent, la casa discografica che pubblica il cd insieme alla francese Wagram e ad Audioglobe (distribuzione italiana), quest’anno tornano alle origini. Il sound di Hotel Costes 14 è anche una sorta di punto di partenza per la lounge del nuovo decennio.
Come sempre, sulla copertina del nuovo volume di HC appare una fanciulla in fiore. Ma chi crede che l’universo musicale di Pompougnac sia solo fashion si sbaglia. HC è perfetta per scoprire nuovi talenti e capire quali siano le nuove tendenze in ambito sonoro. Per questo Madonna ne vuole sempre una copia in anteprima. E così, dopo Pink Martini, Jehro, Angus & Julia Stone, General Elektriks, Variety Lab, chi sarà il prossimo nuovo talento a rappresentare il suono dell’universo HC 14?
Tracklist
01/ Raphael Gualazzi “Reality & Fantasy(Gilles Peterson Remix)”
02/ Tosca “Elitsa (Kotey Extra Band Disco Version)”
03/ Duptribe feat. Ben Cocks “Blackbird Song”
04/ Boozoo Bajou “Yma (Afterlife Remix)”
05/ Karuan “Chocolate Distance feat. Metin Yilmaz Kendal”
06/ Zwicker feat. Olivera Stanimirov “Oddity (John Talabot Remix)”
07/ Nova Nova “Prisoner’s Song (Extended Original Mix)”
08/ Tontelas “Lost It All feat. Ski”
09/ Dreadzone “American Dread”
10/ Stephane Pompougnac “Back To The Wall”
11/ Blundetto “Voices (feat. Hindi Zahra)”
12/ Brigitte “Ma Benz”
13/ Lisa Bassenge & The J-Chestra “Perhaps, Perhaps, Perhaps”
14/ Dario Caminita presents Da.Ma.Project “Party Time (The Lounge)”
15/ Flight Facilities “Crave You Ft. Giselle”
16/ Quarion “I Found You On Facebook”
La serie di compilation Hotel Costes, i punti chiave
- E’ la compilation che, come la settimana enigmistica, vanta i maggiori tentativi d’imitazione!
- L’elegante selezione è stata preparata e curata dal produttore e dj Stéphane Pompougnac.
- Con oltre 4 milioni di copie vendute, la serie Costes continua ad essere qualitativamente all’avanguardia grazie alla ricerca musicale di Pompougnac, maestro nel creare soundtrack dal ritmo sempre vario
- Hotel Costes XII è stata creata per essere ottima ‘background music”, ovvero musica di sottofondo. Tuttavia, tra una traccia e l’altra, spesso l’emozione arriva, in momenti diversi a seconda delle situazioni e delle persone
- Stephane Pompougnac qualche tempo fa ha sonorizzato un party benefico a Roma organizzato Amfar e Sharon Stone
- Boa Sorte di Vanessa Da Mata (Guest: Ben Harper), una delle hit radiofoniche più dolci degli ultimi anni era contenuta in HC XI
Hotel Costes, le ragioni del mito
La serie di compilation Hotel Costes è un vero mito per gli amanti di quella musica ‘da sottofondo’ (in inglese ‘background music) che sa mescolare lounge, chill out, pop in modo sofisticato… Con oltre 4 milioni di copie dei precedenti volumi e nessun accenno di flessione nelle vendite, Hôtel Costes si conferma probabilmente come la serie di compilation qualitativamente migliore. Impossibile non rimanere colpiti dalla classe e dalle fragranze parigine che si sprigionano dai brani qualunque sia la loro provenienza geografica. Stéphane Pompougnac ha buon gusto, curiosità e cura la selezione dei brani facendo attenzione a renderla più eclettica che mai. Brani ritmati, ballate, brani esclusivi e remix in pieno stile Costes oscillano tra eleganti momenti downtempo e irresistibili passaggi house… Come consuetudine anche il nuovo volume sarà contenuto in un’elegante confezione box. Semplicemente indispensabile per i maniaci del fashion e della musica, un regalo perfetto per tutti gli altri.
Hotel Costes, un hotel parigino al centro del mondo
Hotel Costes non è solo un hotel. E’ un bar, un albergo di lusso e un ristorante frequentato dai vip di mezzo mondo, non da oggi ma da un bel po’ di tempo. Nato nel 1991 e disegnato da Jerry Garcia e creato dai fratelli Costes (imprenditori che hanno realizzato un network di locali di successo unico a Parigi), in modo senz’altro originale e spregiudicato (l’atmosfera è quella di un bordello di lusso ottocentesco), si è da subito imposto come must per chi vuol visitare Parigi al meglio… E la serie di compilation mixate da Pompoungnac ha fatto il resto. Ecco l’indirizzo dell’hotel: 239, Rue Saint-Honoré, 75001 1er Arrondissement Paris, Paris, France, telefono +33 1 42 44 50 00 begin_of_the_skype_highlighting +33 1 42 44 50 00 end_of_the_skype_highlighting.
STEPHANE POMPOUGNAC, biografia
Nato nel sud est della Francia, ha oggi 37 anni e ha iniziato la sua carriera di dj al Palace e al Queen di Parigi, poi si è trasferito al leggendario Bains Douches, territorio ideale per dj emergenti che hanno voglia di farsi un nome. Lì fu notato da Jean-Louis Costes, partner del noto Hôtel Costes. Stéphane portò quindi il suo stile influente nei suntuosi ambienti di Parigi, in quello che è uno dei must per le celebrity di tutto il mondo (tra i guest di Hotel citiamo almeno i Rolling Stones, Madonna, Bruce Willis, Emma Bunton, Kylie Minogue e Craig David). Pompougnac è anche un dj di serie A: suona al Bamboo Bar, il ristorante di Miami che appartiene a Cameron Diaz e ha suonato alla prima londinese del film Alì. Come se non bastasse ha suonato alla festa di compleanno di Estella Warren a New York, al Club Indochine a Zurigo, per Christy Turlington. Produttore di musica propria oltreche selezionatore, le sue residenze come dj sono invece il Lotus di New York, il Jet Set di Mosca, il Royal Mirage di Dubai e ancora l’ Hôtel Costes di Parigi). Stephane ha anche una sua label, SPP e la sua musica è caratterizzata da fluidità elegante e da sentimenti forti, una sorta di intima odissea electro pop vicina allo spirito di Hotel Costes.