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Buonasera amici! È con immenso piacere che oggi vi parlo di un film d'animazione che a me è piaciuto tantissimo. Si tratta di "Hotel Transylvania" e state certi che per un Halloween mostruoso ma divertente è perfetto. Qui, infatti, ci sono talmente tanti personaggi "da paura" che non saprete chi scegliere! Se vi siete persi le precedenti puntate dell'iniziativa, potete trovare i post qui -> Halloween's Party #1,Halloween's Party # 2, Halloween's Party #3, Halloween's Party #4, Halloween's Party #5,Halloween's Party #6, Halloween's Party #7, Halloween's Party #8, Halloween's Party #9, Halloween's Party #10. Vi ricordo, inoltre, che sul blog è in corso il giftaway "Trick or Treat?" e che avete tempo per partecipare fino al 31 Ottobre (incluso). Ed ecco a voi l'undicesimo appuntamento dell'Halloween's Party!
Titolo: Hotel Transylvania Titolo originale: Hotel Transylvania Regia: Genndy Tartakovsky Paese: USA Produzione: Sony Pictures Animation Anno: 2012 Durata: 91 min Genere: Animazione, Commedia, Fantasy
Trama Benvenuti all'Hotel Transylvania, il sontuoso resort a cinque stelle di Dracula dove i mostri e le loro rispettive famiglie possono divertirsi, liberi di essere sé stessi, senza alcuna presenza umana a dar loro fastidio. Durante uno speciale fine settimana, Dracula invita alcuni dei mostri più famosi del mondo a celebrare insieme il 118mo compleanno della figlia Mavis. Tra questi, Frankenstein e consorte, la Mummia, l'Uomo Invisibile, una famiglia di lupi mannari, e tanti altri. Per Drac, intrattenere tutti questi mostri leggendari non è certo un problema, ma il suo mondo sembra sgretolarsi quando all'albergo arriva un ragazzo che si prende una bella cotta per la giovane Mavis.
Il mio voto
La mia recensione
Ho un debole per i film d’animazione; è un genere di pellicole che mi fa divertire, emozionare e commuovere allo stesso tempo e ne sono praticamente assuefatta. Datemi un cartone animato e mi farete felice. Non ho potuto rinunciare per nessun motivo, quindi, alla visione di “Hotel Transylvania”, film del 2012 diretto da Genndy Tartakovsky che unisce mostri e risate in una commedia che ho semplicemente adorato. Il Conte Dracula ha perso da poco l’adorata moglie Martha, uccisa dal fuoco appiccato dagli umani nel loro palazzo, e si prende cura della figlioletta Mavis come se fosse una pietra preziosa. Ha giurato a sua moglie di proteggere la loro piccola ad ogni costo e così sta facendo. E quale modo migliore di tenere al sicuro la bambina se non costruire un immenso castello introvabile dove sono ammessi solamente mostri? Dracula crea, quindi, il suo personale albergo, l’Hotel Transylvania, e va a vivere lì insieme alla figlia. Passano gli anni e Mavis sta per festeggiare il suo 118° compleanno, ma non è felice come il padre vorrebbe perché ha un sogno impossibile che vuole realizzare: uscire finalmente fuori dal castello e vedere il mondo. Il conte Dracula, ovviamente, è contrario all’idea di lasciar andare via la figlia, ha troppa paura che possa succederle qualcosa di terribile proprio come è successo a Martha, e fa di tutto per farle cambiare idea e farla restare lì.
Il compleanno di Mavis, infatti, è anche l’occasione per ritrovare tanti amici e parenti che vengono da ogni parte del mondo per festeggiare la ragazza; ci sono mostri di ogni tipo e dimensione: da Frankenstein a l’Uomo Invisibile, dai licantropi alle mummie, dai fantasmi alle streghe, dagli zombie agli scheletri viventi. Tutto sembra procedere tranquillamente secondo i piani di Dracula, ma poi all’hotel arriva Johnny, un ragazzo umano, e il vampiro dovrà fare i conti con la sua peggiore paura… Non avevo nessun tipo di aspettativa quando ho iniziato a guardare questo film e, invece, nell’arco di dieci minuti già ero completamente presa dalla storia. Ci sono tantissime cose che mi sono piaciute e che mi hanno fatto innamorare di questa pellicola insolita. Innanzitutto, la grafica che trovo veramente stupenda e avvolgente, insieme ovviamente alla tipologia di disegni utilizzata per dare vita ai personaggi e agli ambienti; il tratto è semplice, pulito, curato e limpido, e i colori sono vivaci ma adatti all’ambientazione mostruosa che impronta la pellicola, quindi c’è molto uso dei rossi e dei neri, ma le scene non rimangono insipide, tutt’altro, perché ogni tonalità è intensa e amalgamata alla perfezione. Certo, è un film realizzato con la computer grafica e non è un particolare che passa inosservato, ma non dà quella fastidiosa idea di artificiale che hanno tanti altri film. La storia, realizzata da un soggetto di Todd Durham e Robert Smigel, l’ho trovata veramente carina e la cosa che mi è piaciuta di più è che viene sviluppata dal punto di vista delle creature fantasy e paranormali che si trovano al castello, che inoltre hanno una paura matta degli umani e di quello che possono fargli, e questo dà una visione tutta nuova e originale al film.
È una bellissima metafora sulla diversità e sull’accettazione di qualcosa che non si conosce ma che non è detto che sia cattivo. Molti giudizi errati nascono dalla poca conoscenza delle cose e il concetto di mostro è qualcosa di molto più vicino a noi di quanto immaginiamo. Nella realtà, ogni persona in qualche modo diversa viene considerata un mostro e tutti sono pronti a fare i giudici, ma ci si mette mai nei loro panni? E in più quanti giudizi sono basati sulla verità e quanti sulla poca conoscenza reciproca? Insomma, il film ha una morale di fondo molto bella e attuale e, attraverso una storia fantasy, mostra solamente il mondo. La nostra realtà potrebbe essere benissimo l’Hotel Transylvania, con tutti i suoi pregi e difetti. La diversità è un argomento sempre attuale e che ancora crea scontri. Diversità psicologica, diversità fisica, diversità culturale. Ogni caratteristica è buona per mettere un muro tra le persone ed etichettare ciò che è diverso come sbagliato, quindi questo film d’animazione esplora un concetto che più reale e delicato non potrebbe essere. I preconcetti, i pregiudizi sono una limitazione, ma basta un po’ di dialogo per capire che diversità è armonia, non una fonte di dolore e umiliazione. In fondo, tutti abbiamo paura di non essere accettati per quello che siamo e di venire considerati mostri, ma bisogna avere il coraggio di rischiare e mostrarsi al mondo a viso aperto e allo stesso tempo essere disponibili ad accettare gli altri con le loro stranezze. Secondo me, è questo che insegna questa bella pellicola e i bambini dovrebbero assolutamente vederla perché si divertiranno e impareranno tanto. La sceneggiatura di Peter Baynham, Kevin Hageman e David I. Stern è dinamica, non ci sono zone morte, e ha una buona struttura in cui si alternano parti divertenti, altre riflessive, e altre ancora ricche di azione. I dialoghi sono spiritosi e naturali, niente forzature, cosa che mi ha stupito perché spesso in questo genere di film le battute a volte sembrano obbligate. Ci sono un sacco di scene che rimangono impresse nella mente, come quando Johnny con una sorta di effetto ottico crea nell’aria le sagome luminose di tante città del mondo per far vedere a Mavis i luoghi che ha sempre sognato di esplorare, una clip romanticissima e tenera. Tra i personaggi ho amato Dracula (doppiato in originale da Adam Sandler, anche produttore esecutivo, e nella versione italiana da Claudio Bisio) perché è un protagonista che suscita subito simpatia e che non ci si aspetta di trovare visto che è un vampiro; è dolce, altruista, ma anche molto solo e triste, una figura tragica che si crogiola nel ricordo della moglie scomparsa diventando estremamente protettivo nei confronti della figlia per cui vuole solo il meglio, anche se sa essere pure spaventoso se lo vuole, ma lui sceglie di vivere in pace, non di fare del male…mi sono affezionata immediatamente a lui.
Anche Mavis (doppiata da Selena Gomez, qui da noi da Cristiana Capotondi) e Johnny (doppiato da Andy Samberg, qui da Davide Perino) mi sono piaciuti molto, sia da soli che insieme, perché la vampira dona un tocco di femminilità e ribellione adolescenziale all’intreccio e il ragazzo porta nel film quell’ironia che lo rende leggero e spensierato. Ho trovato davvero grazioso il modo in cui i disegnatori hanno raffigurato la ragazza, molto moderna e un po’ emo, ma anche vampiresca; sono stati davvero bravi perché poteva venir fuori una figura strana, mentre il risultato è piacevolissimo. I personaggi secondari sono tutti indimenticabili e unici: c’è lo zio di Mavis, Frankenstein, che è uno spasso, così come la Mummia e l’Uomo Invisibile, che viene sempre preso in giro da tutti; la famiglia di licantropi fa troppo ridere e la cucciola lupo è tenerissima, proprio adorabile; per non parlare dei tanti zombie che lavorano al castello o delle stregheriere, streghe che fanno le cameriere, che sono eccentrici e bizzarri. Insomma, un bell’assortimento di creature strambe e divertenti! E poi l’ambientazione! Quanto l’ho adorata! Un castello perso in una foresta oscura e immerso nelle tenebre è il massimo del massimo. L’esterno è suggestivo e ammaliante, mentre gli interni sono molto antichi e lussuosi e ho gustato ogni particolare. Le scenografie di Marcelo Vignali, quindi, hanno reso eccellentemente l’idea di un albergo abitato da creature della notte e le ho trovate perfette e affascinanti. Gli unici difettucci, se così vogliamo chiamarli, li ho riscontrati nella scena in cui gli invitati arrivano all’albergo e nel finale. Per quanto riguarda la scena degli arrivi, ho avuto come la sensazione che fosse troppo lunga, che si soffermasse troppo su tanti dettagli insieme; è vero che in quel frangente vengono presentati tutti i personaggi secondari, ma spezzare la narrazione intervallandola con altro forse avrebbe garantito una maggiore fluidità alla scena. Il finale, invece, l’ho trovato frettoloso e semplicistico rispetto al resto del film; è vero che in queste storie la conclusione è prevedibile e immaginabile, ma ciononostante sarebbe dovuta essere meglio approfondita e sviluppata. “Hotel Transylvania” è un piacevole, suggestivo e stravagante film d’animazione e lo consiglio a chi ama le storie originali e divertenti che celano una bella morale di fondo e a chi ha voglia di vedere tanti mostri strambi e famosi riuniti in un hotel molto particolare. E state tranquilli: sono mostri pieni di buoni sentimenti!
Monia Iori
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