Buon Natale e buon viaggio a tutti noi.
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Dovendo scegliere a tutti i costi un titolo, mi sono gettato corpo e anima sul loro capolavoro, La guerra lampo dei fratelli Marx, in originale Duck Soup, con la speranza che in qualcuno nasca la voglia di avvicinarsi a questi geniali alfieri di una comicità modernissima e forse senza tempo.
Non ci si spaventi, ma il primo aggettivo che viene alla mente guardando questo film è, folle.
Accostati erroneamente al cinema di Chaplin, come se tutti i film in bianco e nero fossero uguali, anzi posti forse esattamente ai suoi antipodi , visto quanto faticò a staccarsi dal muto il geniale vagabondo, i fratelli Marx rappresentano al contrario una vera e propria scheggia impazzita di pura e anarchica invenzione verbale, una scatenata follia gergale e lessicale senza freni e respiro, capace di seppellire l’impreparato spettatore sotto un diluvio di parole senza fine.
I Marx gettano le basi di quello che diventerà un modello, spesso ineguagliato, di scrittura cinematografica e comicità surreale. C’è solo l’imbarazzo della scelta, tra la mimica cafona di Chico, il fluente eloquio spesso privo di senso di Groucho e la poetica silenziosa di Harpo, insomma i Marx rappresentano, nel momento in cui appaiono sul grande schermo e anche ora che sono passati decine di anni e migliaia di film, un terremoto a cui è difficilissimo sottrarsi.
Basta guardare questo Duck soup, con la sua carica di follia lucidissima, volta a prendere per i fondelli la guerra e il potere, assistere alle insistite proposte di matrimonio da parte di Groucho, alle sue mascherate e continue provocazioni, più semplicemente basta smarrirsi e ritrovarsi nei tanti momenti in cui tutti e tre i fratelli (in realtà i Marx erano cinque, ma due non sono mai stati nulla di più che semplici spalle) sono in scena per venire rapiti dai loro fanciulleschi giochi e dai loro esplosivi tormentoni.
Follia, genio e cinema… chi riesce a resistere?
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Vi lascio con una curiosità. Recentemente (si fa per dire, stiamo parlando del 1992) il film Gli sgangheroni (in originale Brain donors) ha riportato sul grande schermo la logica e la pazzia dei Marx. Il film, divertentissimo, è infatti un ramake di Una notte all’opera ed è interpretato tra gli altri da un travolgente John Turturro, impegnato ad omaggiare Groucho. Recuperatelo.
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