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HOW TO: Holo!

Creato il 18 agosto 2012 da Leesose
Gentili telespettarori e telespettatrici, oggi vi proporrò una piccola guida su come sfruttare al meglio gli  smalti olografici LINEAR!Ho provato diversi smalti di questa categoria, sottoponendoli ad ogni genere di tortura ed esperimento, così ho deciso di condividere con voi i miei piccoli traguardi.
La famiglia holographic è composta di differenti tipologie di holo. Io per ora ne conosco solo 3 e sono:
  • scattered: sono quelli in cui il riflesso non forma una "sagoma" ben precisa, ma si espande tutta la superficie (es. Wild at Heart e Revvvolution di Color Club)
  • glitter: smalti glitter dai riflessi cangianti
  • linear: sono quelli il cui riflesso forma una specie di curva (es. Hologram Effect di Layla, Gosh Holographic...). I linear, in particolare, sono quelli meno resistenti della gamma.

PREPARAZIONEPer garantire un'ottima stesura è necessario assicurarsi che la superficie delle unghie sia ben levigata (qui interviene una generica lima a 4 fasi) e che non presenti residui di polvere se ci si è appena limate le unghie o di olio per cuticole.
BASEIl secondo step fondamentale è quello di procurarsi una base specifica. Un ottimo esempio sono l'Aqua Base della Nfu Oh, base gommosa per eccellenza, o la Stickey Base di CND.Queste basi hanno la particolarità di fare aderire meglio lo smalto all'unghia e di garantirne, quindi, una migliore applicazione ed una maggiore durata.Smalti scivolosi come quelli linear hanno la necessità di avere qualcosa su cui fare presa ;)Nel caso vogliate usare una base classica, l'unica differenza è che lo smalto holo non aderirà in maniera omogenea da subito e dovrete correggere con gli strati successivi. Nulla di impossibile, comunque.
APPLICAZIONEGli smalti olografici linear hanno il problema che, ad ogni pennellata, si corre il rischio di tirare via parte dello smalto già steso.Per ovviare al problema, prelevo sempre un quantitativo di smalto tale da potere coprire l'unghia in due sole pennellate. Quindi, niente strati sottili nè troppo abbondanti, una giusta via di mezzo che dia la possibilità di modulare la stesura.Una pennellata sulla metà di destra, una su quella di sinistra ed il gioco è fatto.Io in ogni caso dò sempre e comunque 3 mani di smalto olografico per avere una coprenza perfetta. La terza passata è una di quelle cose della serie "non si sa mai". Anche quando sembra di avere fatto un ottimo lavoro, il sole svela sempre qualche striatura vuota all'interno dello smalto!
TOP COATQui le scuole di pensiero sono molto diverse.Alcuni sconsigliano caldamente l'uso di una top su smalto olografico, io invece penso che sia una cosa assolutamente fondamentale per una buona manicure, anche in caso di smalto olografico.Alcune top coat hanno la tendenza a smorzare l'effetto cangiante di questa tipologia di smalti, altre, come la Better Than Gel Top Sealer di Essence non lo fanno e, inoltre, ne prolungano di parecchio la durata.Girando per la rete, ho notato che alcune ragazze cercano di ovviare al problema tramite l'applicazione a sandwich: holo, ancora holo, top coat, ultima mano di holo.Io sinceramente non mi ci sono trovata troppo bene perchè in ogni caso l'ultima passata tende a rovinarsi in maniera evidente abbastanza in fretta.
Con questi piccoli accorgimenti riesco a fare durare la manicure 5 giorni quasi completamente intatta, tranne che per le punte leggermente consumate (ma niente di catastrofico).
Queste sono le cose che ho potuto osservare io nella mia esperienza con gli smalti olografici, spero che in qualche modo possano tornarvi utili.Voi avete qualche trucchetto diverso da condividere con noi? Fateci sapere!! 
Nel mentre vi lascio con gli swatch che vi avevo promesso dell'Hologram Violet di Shaka! Speravo in un violet un po' più violet e meno rosa, però mi piace dai XD (QUI review holo Shaka)
HOW TO: Holo!
HOW TO: Holo!
HOW TO: Holo!
HOW TO: Holo!
*L*

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