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HOWL, Bloodlines

Creato il 23 luglio 2013 da The New Noise @TheNewNoiseIt

Howl

Gli Howl sono balzati agli onori della cronaca nel 2010 con il fresco e sorprendente Full Of Blood, un album capace di assimilare e rinvigorire le coordinate stilistiche proprie di un certo stoner dalle forti contaminazioni sludge.

Alla produzione molto diretta e sporca dell’ottimo esordio fa oggi da contraltare un suono molto più definito e plastificato, che va inevitabilmente nella direzione di una maggiore fruibilità. Tenuto conto di alcune vicissitudini a livello di line up – con l’ingresso del nuovo chitarrista Jonathan Hall e del bassista Jesse Riley – e il conseguente affiatamento in divenire, sono proprio le minori spontaneità e immediatezza a differenziare Bloodlines dal suo fortunato predecessore. Ci troviamo al cospetto di una furia primigenia in attesa di esplodere, che viene tuttavia incanalata sui binari di un’esecuzione strumentale fredda e a tratti quasi manieristica. La sezione ritmica, col suo groove incessante e distaccato, sembra prevalere sulla potenza delle chitarre, relegate nella maggior parte dei casi a un ruolo di accompagnamento e mai sul serio incisive. Le linee vocali appaiono troppo piatte e monocordi, fino a che non si sfocia “Demonic” e “Your Hell Begins”, tracce davvero troppo convenzionali. Non mancano alcuni brani di sicuro effetto (“With A Blade” e “One Last Nail” su tutti), interessanti nell’ottica di una loro potenziale evoluzione melodica, impregnati da reminiscenze slayeriane e, a tratti, quasi death’n'roll, ma tutto rimane a livello di intenzioni e non viene sviluppato in modo adeguato.

Nel quadro di un giudizio complessivo ci si attendeva dagli Howl qualcosa di più in termini di dinamismo e capacità di osare. Luci (poche) e ombre (molte) contraddistinguono pertanto un album che stenta a decollare e coinvolgere nel prosieguo dell’ascolto. Un’occasione mancata, un mezzo passo falso, fisiologico e imputabile a un necessario periodo di transizione e assestamento, ma proprio per questo utile e comunque foriero di alcuni spunti promettenti in vista di una prossima più convincente prova in studio.

Tracklist

01. Attrition
02. Midnight Eyes
03. Demonic
04. One Last Nail
05. Down So Low
06. Your Hell Begins
07. With A Blade
08. Of War
09. The Mouth Of Madness
10. Embrace Your Nerve

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