" C'era un Paese basato sull'illecito" Così comincia l'Apologo sull'onestò nel paese dei corrotti" di Italo Calvino, del 1980 pubblicato su Repubblica.
....in quel paese di gente che si sentiva sempre con la coscienza a posto, gli onesti erano i soli a farsi degli scrupoli...
http://domani.arcoiris.tv/la-corruzione-del-linguaggio-nel-%E2%80%9Cpaese-dei-corrotti%E2%80%9D/
Octavio Paz, poeta messicano e premio nobel, a sua volta, si occupa della corruzione del liguaggio e scrive:” Un paese si corrompe quando si corrompe la sua sintassi”. La neolingua televisiva è l’espressione suprema della corruzione del linguaggio e chi la frequenta di più, se non ha solide basi culturali e non coniuga bene nemmeno i congiuntivi, fa danni enormi. Soprattutto se si occupa di politica a tempo pieno.
Mi è piaciuto questo post, che fa anche riferimento a DiPietro,anche se non è questo che mi ha colpita.
Mi ha fatto pensare a Italo Calvino, ai suoi scritti adatti sia ai bambini che agli adulti, affascinanti e interpretabili da ogni punto di vista e di "età",. Quanto mi piacerebbe saper fare una perifrasi ( Corino,pensaci ) attingendo a " Il cavaliere inesistente " al "Barone (cafone?) rampante" , " Il visconte (reuccio?) dimmezzato" e per finire a " Il sentiero ( la camera?) dei nidi di ragno".