Hua Hin val bene un distacco: odio le partenze (se non sono le mie) e i saluti!

Creato il 22 maggio 2014 da Italianoabangkok @BeingAndrea
  • (Prima parte: Hua Hin dove, come e perché)

    E anche questa è finita.

    Questa cosa? Questa stagione secca; questa bellissima estate che con la chiusura delle scuole aveva fatto ricominciare la splendida avventura di avere fra i piedi 3 giovani adolescenti. E ora che quei 3 terremoti sono ripartiti non possono che mancarmi. So che per loro è stata una vacanza speciale! E non poteva che finire in modo altrettanto speciale…

    Per la prima volta Art, Arm e Aom hanno visto il mare poche settimane fa quando ci siamo regalati il capodanno tailandese a Koh Si Chang. Che gli fosse piaciuto nuotare nell’acqua salata e che si fossero divertiti era stato chiaro fin da subito. Ma che il desiderio di rivivere l’emozione di tuffarsi in mare fosse così forte non me lo sarei mai immaginato.


    Arm, Aom e Art a Koh Si Chang, l’isola delle scoperte

    Qui in Thailandia quando c’è un weekend lungo la gente lo sa in anticipo e ovviamente si organizza in anticipo. E quando dico “in anticipo” intendo che non sono poche le persone che lo fanno da un anno all’altro. Io, che ovviamente non so mai con largo anticipo cosa farò, resto spesso spiazzato quando alla fine mi ritrovo a organizzar tutto all’ultimo momento. E questa è una costante.

    “Cosa volete fare per questi ultimi giorni di vacanza?”
    “Vogliamo tornare al mare!”

    Da bravo “lung farang - ลุงฝรั่ง” (ovvero zio farang) non potevo né volevo deluderli. Quando trovare una camera disponibile a Koh Samed è risultato chiaramente impossibile (ad un prezzo ragionevole intendo dire) ho provato a ripiegare su Koh Si Chan (ripiegare nel senso che avrei preferito fargli vedere un posto nuovo). Quando ho scoperto che anche Koh Si Chang era praticamente al completo e mancavano 24 ore alla partenza ho iniziato ad andare per esclusione, in fondo non è che chiedessi molto. Ho messo il tutto in una formula:

    • A = coordinate geografiche date dalla somma di altri fattori
      • un luogo che stesse sul mare
      • facile da raggiungere da Bangkok
      • non troppo distante per cui il viaggio non fosse interminabile
      • ovviamente raggiungibile senza dover prendere l’aereo
    • B = che offrisse disponibilità di alloggi a prezzi contenuti
    • C = con ristoranti in abbondanza
    • D = senza mafia russa e pericoli vari
    • 4, cioè noi  

    [(A1 + A2 + A3 +A4) x4] – [(B + C - D) x4] = 12.5706500/99.9587600

    Se inserite su Google Map  Latitudine 12.5706500 e Longitudine 99.9587600 punterà dritto dritto su Hua Hin.


    La spiaggia di sabbia bianca di Hua Hin

    Una meta che non avrei scelto come prima opzione e neppure per seconda o terza ad essere del tutto sincero. Incentivo in più il concomitante Festival del Jazz in Spiaggia! Detto fatto.

    Venerdì sera una breve lezione su come organizzare un viaggio fai da te, come cercare informazioni su come arrivare e come prenotare l’alloggio scegliendolo non solo fra i più economici ma con le migliori recensioni e la posizione - “condicio sine qua non” la piscina! Hua Hin è sicuramente la destinazione migliore per un primo fai da te.

    E, complice la compagnia e la voglia di divertirci, ho rivalutato questa città balneare per molti aspetti considerabile come la “Ostia” della Thailandia (e non mene vogliano gli amici romani ma il mare a Ostia non è proprio quello dei Caraibi).


    Locandina del Jazz Festival di Hua Hin

    Come arrivare: in treno, bus o minivan. Di treni che collegano Bangkok a Hua Hin ce ne sono pochi e se non si prenota in anticipo si rischia di non poter neppure salire (noi volevamo tornare in treno ma non c’era neppure un posto libero e 4 ore in piedi no grazie). Abbiamo così optato per il minivan, sia all’andata che al ritorno. Costo pro-capite contenuto, solo 180 baht con in più il vantaggio di poter chiedere all’autista di fermarsi il più vicino possibile lungo il percorso al proprio hotel. Dista solo 200 km da Bangkok! I minivan da Bangkok partono da Victory Monument mentre a Hua HIn esistono diversi punti di raccolta di chi è diretto verso la capitale. Basta chiedere specificando in quale parte di Bangkok vogliamo arrivare.


    Victory Monument meglio nota ai tailandesi come Anusawari Chai Samoraphum( อนุสาวรีย์ชัยสมรภูมิ), snodo importante da cui partono (e arrivano) i minivan per tutta la Thailandia

    Dove dormire: fra Hua Hin e la vicina Cha-Am ci sono ben oltre 500 strutture ricettive, vi pare che possa io che ci sono stato solo 4 o 5 volte darvi un consiglio? So che le prime 2 volte, visto che ragionavo ancora con i prezzi europei, avevo scelto hotel (il Devasom Huahin Resort e l’Evason Hua Hin)
    decisamente di categoria superiore al mio ultimo soggiorno. Ma al Thipurai Beach Hotel Annex (poco più 2 stelle) abbiamo speso 1.200 baht a notte per 2 camere con bagno, aria condizionata e balcone vista piscina perché sì, un hotel senza piscina a Hua Hin non l’avrei mai prenotato!


    A cavallo sulla spiaggia

    Dove mangiare: anche qui non c’è che l’imbarazzo della scelta. Il pesce è fresco per davvero! Lungo la spiaggia lunghissima di Hua HIn ci sono tanti ristoranti più o meno pretenziosi e, ovviamente noi abbiamo optato per uno low cost ma che la gente del posto ci aveva raccomandato, il Big Family Beach Restaurant – qui su Foursquare. La sera tappa obbligata, almeno una sera, è al night bazar: tanti chioschi da cui acquistare pesce a buon mercato; ci sono anche diversi ristoranti, più costosi ma comunque ben abbordabili. Inutile fare nomi perché di sicuro è l’occhio che guiderà la scelta!

    Perché Hua Hin è famosa? Perché è facile! Facile arrivarci, ottima per i bambini (chilometri di spiaggia con un bagnasciuga sicuro - forse il rischio maggiore è imbattersi in una medusa o calpestare la cacca di un cavallo – qui la passione maggiore dei vacanzieri è darsi all’equitazione), non troppo cara e senza troppi pericoli. Niente turisti ubriachi a tutte le ore, niente gente che finisce nei guai in continuazione, niente gente che cerca di fregarti appena può - o forse sono io a non averne incontrata!

    Medusa spiaggiata

    Hua Hin è associata nell’immaginario dei tailandesi alla famiglia reale: fino al 1921 (anno in cui l’allora Re Rama VII vi costruì la sua residenza estiva Klai Kang Won -letteralmente “Lontano dalle Preoccupazioni”) era poco più di un villaggio di pescatori. Con il tempo si è ingrandita e hotel e residence hanno iniziato ad affiancarsi a case private per le vacanze. Nonostante il letto sabbioso non conferisca all’acqua la trasparenza dei fondali delle isole, la lunghissima passeggiata lungomare è l’ideale per chi ama camminare. Attenti solo alle scottature visto che anche quando soffia la brezza marina e il cielo appare velato, il sole ai tropici non scherza davvero! Più recentemente poi, Hua Hin ha iniziato ad affermarsi anche sulla scena musicale del mondo del Jazz proprio grazie al suo festival che si svolge a più riprese durante l’anno - qui il sito ufficiale con tutte le informazioni (NB. a causa dei problemi politici l’edizione 2014 si è svolta “sottotono”).


    Dopo 5 km di passeggiata finalmente al Tempio di Khao Takiab

    Se in passato avevo sempre cercato di non tornare a Hua HIn oggi mi sono ricreduto!

    Il Jazz Festival in Spiaggia? Devo dire la verità: alla fine non ci siamo andati. Troppe cose da fare e vedere… il Jazz a 12-14 anni non è proprio una priorità!

    Quando si smette di crescere, si incomincia a morire.
    William Burroughs

    Posted 22 hours ago

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    Tags: hua hin, mare, viaggi, viaggio, viaggiare, ristoranti, ristorante, dormire,

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