Magazine Astronomia

Hubble e la formazione stellare violenta delle galassie nane

Creato il 04 novembre 2012 da Sabrinamasiero

Hubble e la formazione stellare violenta delle galassie nane

Una immagine di un “fossile del cosmo”, la galassia NGC3738. Crediti: ESA/Hubble & NASA.

di Marco Castellani

Il Telescopio Spaziale ha acquisito interessanti immagini della galassia irregolare NGC 3738. Questa piccola galassia sta subendo una fase di esuberante formazione stellare, durante la quale è occupata a convertire le riserve di idrogeno localizzate nel centro galattico, in stelle vere e proprie. L’occhio di Hubble ha individuato il gas rosso intorno a NGC 3738, uno dei segni più caratteristici della formazione stellare.

Localizzata nella costellazione dell’Orsa Minore, la galassia dista circa dodici milioni di anni luce dal Sole, e appartiene al gruppo di galassie di Messier 81. La prima osservazione si deve a William Herschel e risale addirittura al 1789. E’ un esempio piuttosto vicino di una nana compatta blu, il tipo più debole di galassia starburst, una galassia appunto caratterizzata da formazione stellare in atto particolarmente violenta. Ricordiamo che le galassie compatte blu sono davvero piccole se confrontate con le loro controparti giganti, le classiche galassie a spirale (tra cui la nostra). Tanto per dire, NGC 3738 è larga circa diecimila anni luce, appena un decimo della larghezza della Via Lattea.

A differenza delle galassie a spirali o ellittiche (altri giganti del cosmo), queste non hanno alcuna caratteristica interna particolare, come nucleo o braccia di spirale. Anzi, lungi dall’esibire qualche forma di organizzazione interna, sembrano piuttosto caotiche, in linea generale. Sono oggetti molto intriganti per i ricercatori, perché si pensa che assomiglino parecchio ad alcune tra le prime galassie ad essersi formate nell’Universo, e come tali possono fornire diverse indicazioni di come apparivano le stelle non troppo dopo il Big Bang, il grande scoppio dal quale avrebbe avuto origine l’Universo. Sono – diciamo – come dei fossili nella storia del cosmo, e per le loro caratteristiche e il loro numero godono di grande interesse presso gli astronomi.

Fonte: Elaborazione di una press release NASA: http://www.nasa.gov/mission_pages/hubble/science/ngc3738.html

Marco


Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog