Intorno alla metà degli anni ottanta ci interessammo parecchio alla scena musicale australiana.
Era infatti il periodo della rinascita del garage e di quelle sonorità che prendevano piede dagli anni sessanta, con distorsioni più o meno evidenti.
Da noi giunsero sotto forma di canzone, disco o concerto dal vivo i Celibate Rifles, gli Hoodoo Gurus, i Cosmic Psychos, ma soprattutto i Radio Birdman e gli oscuri Birthday Party, nei quali militava Hugo Race, passato poi nei
Bad Seeds di Nick Cave. E qui siamo nella prima metà degli anni ottanta.
Altre cose sarebbero successe con gruppi, musicisti, suoni e personaggi capaci di muoversi mantenendo un suono oscuro e, nel contempo, elegante e maledetto: un blues bianco psichedelico, traccia invisibile tra la notte e l’inferno.
La cornice dell’ex cinema Aurora di Livorno è perfetta per creare questa situazione, come molto bravo è Max Larocca nell’aprire il concerto. Alle parole aggiungo l’oscurità, perché il senso è qui. In questa piccola dimensione raccolta, capace di rendere al meglio, siamo tutti partecipi alla musica di questo grande artista australiano.