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Humandroid

Creato il 13 aprile 2015 da Arpio

chappie-dog-movie-2015-wallpaperProprio qualche tempo fa, su questo blog, parlavo del fastidio che provoca negli spettatori la traduzione dei titoli in italiano, soprattutto quando non necessaria. Esiste, però, un fardello maggiore, qualcosa di ancor più incomprensibile: il cambiamento di un titolo in inglese in un altro titolo in inglese. Già tradurre un titolo in italiano è una brutta cosa, soprattutto quando ne storpia il significato (sempre emblematico rimane il caso di “Se mi lasci ti cancello”, che sembra quasi il titolo di una commedia, quando poi parliamo di un film drammatico). Humandroid, invece, appartiene al secondo caso, quello in cui un titolo in inglese viene cambiato in un altro titolo sempre in inglese. Forse la distribuzione italiana ha pensato che “Chappie”, non fosse un titolo allettante per il pubblico, come se questo si basasse esclusivamente sui titoli per andare al cinema e non si vedesse prima neanche il fottuto trailer.

Deon è l’ingegnere che ha progettato gli Scout, robot antropomorfi utilizzati dalla polizia di Johannesburg per combattere la criminalità, ma il suo sogno è creare un robot che senta, pensi e impari come un umano: una nuova AI. Riesce a realizzare il suo sogno e a installare questa “coscienza” artificiale all’interno di un vecchio scout rottamato, che finisce nelle mani di una particolare banda criminale che lo aiuterà a crescere e a evolversi. Chappie, questo il nome del robot, viene al mondo come un bambino, spaventato e intimorito, ma in poco tempo crescerà e sarà in grado di cambiare la concezione stessa di “coscienza”.

Humandroid
Terzo lungometraggio per il sudafricano Neill Blokamp, che era entrato nei nostri cuori con il suo splendido District 9 e che ha rischiato di uscirci grazie al suo sottotono Elysium. La domanda che tutti ci siamo posti vedendo il trailer, quindi, è stata: riuscirà Blokamp a farsi perdonare Elysium? La risposta fortunatamente è sì, perché questo suo Humandroid è un film veramente, ma veramente con i controcazzi. Anche questo, come District 9, è tratto da uno dei suoi cortometraggi, Tempbot. Lo scopo ultimo del film, però, al contrario da quanto si possa pensare dall’antefatto, non è quello di esplorare nuovamente le capacità delle AI o raccontare nuovamente una ribellione delle macchine. Lo scopo è quello di analizzare la coscienza umana, di capire come cresce un uomo e cosa lo forma. Chappie, infatti, riceve varie influenze durante la sua crescita a partire dal suo creatore, Deon, ma anche dalla banda criminale che lo “adotta, fino ai cattivi del film che gli mostrano il peggio dell’umanità. La caratteristica interessante, però, sta nel fatto che in fin dei conti tutti i personaggi umani del film, in un modo o nell’altro, dimostrino a Chappie una qualche meschinità (tutti tranne Yolandi). Chappie riesce, il più delle volte, a prendere il meglio da ogni insegnamento che gli viene dato, nonostante la sua grande ingenuità. Affiora anche il tema del diverso, come si era già visto in District 9, attraverso la storia della “pecora nera”, identificata in primis nello stesso Chappie.

Humandoid è un film che entra di diritto in una futura classifica sui film di fantascienza o sui robot. Da vedere!

Fan fact: Ninja e Yolandi, i due membri della gang che adotta Chappie, sono in realtà un duo rap famoso in Sud Africa con il nome di Die Antwood. Molte loro canzoni fanno parte della colonna sonora del film, tra cui quella che accompagna i titoli di coda: Enter the ninja



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