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Nei prossimi anni, su Unter den Linden, non lontano dalla Humboldt Universität e Bebelplatz, nascerà un museo innovativo, punto di incontro delle differenti culture del mondo, l’Humboldt-Forum.
Nel frattempo, da quelle parti, sorge l’Humboldt Box. Che ha aperto ieri e chiuderà fra 5 anni.
Ci arrivo con un amico, di corsa, che a Berlino piove e fa freddo, e, appena superata il Berliner Dom, scatto qualche foto.
L’Humboldt Box è alto quasi 30 metri, ha una forma vagamente esagonale, ed è blu. E se uno lo guarda dando le spalle a Bebelplatz, vede la torre della televisione, il Berliner Dom e, in mezzo, questa scatola. Affascinante. Coraggioso.
Entriamo.
Lo spazio espositivo è minimale, efficace, ma le cose che ci sono dentro ora sono solo accenni di quello che verrà in futuro. Esploriamo i 5 piani del Box: le sale sono attraversate da scale bianche e le pareti sono squarciate da finestroni che si affacciano sulla Museuminsel e il Berliner Dom. All’ultimo piano c’è un ristorante arredato con uno stile decisamente troppo vistoso, a mio parere fuori luogo.
Scattiamo ancora qualche foto, ci perdiamo tra le sale e giochiamo con le esposizioni iterattive, ma è già tempo per una birra, in uno di quei bar di tedeschi, tra Alexanderplatz e Karl-Liebknecht-Straße.
…
Argento e blu, design accattivante, posizione invidiabile: l’Humboldt Box è una magnifica scatola con una vista mozzafiato.
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