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Hunger – di Steve McQueen

Creato il 13 giugno 2012 da Chiagia

Con Hunger, ancor più che con Shame, Steve McQueen mostra un talento pittorico che quasi nasconde la sua bravura di regista.
Se in Shame si appggiava a tratti sulla musica, qui – nella drammatica storia di Bobby Sands – c’è solo silenzio, silenzio e rumori stridenti, a fare da contraltare alle sue immagini fisse.
E’ evidente che a lui interessi molto più l’impressione della scena che il movimento della macchina da presa, e a momenti si sente l’esigenza di un elemento (le volute del fumo nel colloquio con il prete) per trasformare il quadro in scena di film.
McQueen sa essere Caravaggio nelle scene di lotta carceraria, nella merda e nel sangue, ma anche Mantegna con il suo Cristo-Sands sul letto di morte.
Per non dire della scena in cui il secondino porta in braccio Sands coperto da un lenzuolo, moderna Pietà che sostituisce quella che gli inglesi non ebbero durante e dopo la morte di Sands e dei suoi compagni.



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