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Hunger Games di Suzanne Collins, recensione

Creato il 06 maggio 2012 da Annare


Hunger Games di Suzanne Collins, recensioneHunger Games, e il successivo La ragazza di fuoco, entrambi firmati Suzanne Collins non è solo un ottimo romanzo, ma anche una denuncia spietata verso le società occidentali  abituate e sprecare ogni bene e formate da individui abitualmente deviati da televisione, notizie e infine dai reality show. Dal romanzo è nato il film, che sta ottenendo un immenso successo mondiale,  diretto da Gary Ross, la foto è la locandina del film.

Il filone principale del romanzo, ovvero vince chi rimane vivo, non è in realtà una novità, in molti, sia nella letteratura che nel cinema, hanno affrontato l’argomento, è un altro l’aspetto inquietante e destinato a far riflettere, soprattutto la categoria young adult a cui inizialmente si rivolge l’autrice, l’effetto spietato e irreale che accompagna ogni singolo istante immortalato dalle famose telecamere dei reality.

Il mondo creato da Suzanne Collins è un futuro nemmeno tanto lontano, un mondo distrutto e rinato, soggiogato dai più ricchi e alimentato dai più disperati, al centro gli Hunger Games dei giochi inventati per ricordare la ribellione, avvenuta e spenta oltre settant’anni prima, giochi dove vince chi vive. I partecipanti hanno dai 12 ai 18 anni e vengono estratti a sorte, un maschio e una femmina, ogni coppia “prescelta” proviene da uno dei 12 distretti sopravvissuti.

Protagonista assoluta della saga la giovane Katniss, tributo del distretto numero 12, la storia è ambientata in una arena dove i partecipanti al gioco si eliminano uno dopo l’altro…

Non ho visto il film, ma i commenti sembrano giungere positivi da più parti, e quindi il paragone con il libro mi risulta impossibile, posso però tranquillamente affermare che il libro merita il successo ottenuto, storia e ritmo della narrazione conquistano abilmente intrecciati ad attimi di riflessione.

Hunger Games

Suzanne Collins

Mondadori


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