Hunger Games fa bruciare Roma, la voce del pubblico

Creato il 15 novembre 2013 da Oggialcinemanet @oggialcinema

NON SOLO RED CARPET. HUNGER GAMES FA BRUCIARE ROMA “Oh my Jennifer burn me. I’m here only for you”. Oh mia Jennifer bruciami, sono qui solo per te. È il primo cartello che ci ha colpito ieri mattina, appena arrivati alla cavea dell’Auditorium che ospita il red carpet del Festival di Roma. Ieri, 14 novembre, è stato il giorno di Hunger Games: La ragazza di fuoco, grande colpo mediatico (e anche artistico, perché no?) del Festival. Il riferimento del cartello è alla “ragazza di fuoco”, così è soprannominata Katniss Everdeen, il personaggio interpretato da Jennifer Lawrence. Arrivati all’Auditorium alle otto e mezza del mattino, abbiamo trovato già molti ragazzi. Alcuni erano lì dalle sette, qualcuno anche dalla sera prima, come nelle migliori tradizioni dei concerti rock. Non sarà un concerto, ma l’arrivo a Roma degli attori di Hunger Games è sicuramente un happening, un evento. Ci sono ragazzi arrivati dall’Abruzzo, dalle Marche, dalla Calabria. Intorno all’una, oltre ai posti lungo il red carpet, anche la gradinata della cavea è già quasi piena. E carica di striscioni.“The odds are never in our favour” fa riferimento a una delle frasi del film. “We volunteer fot the cave scene” è una candidatura a girare una delle scene del prossimo episodio. “Thanks for make our dreams come true” è un semplice ringraziamento. La saga di Hunger Games è riuscita e entrare prepotentemente nell’immaginario collettivo dei ragazzi. Ed è una cosa non scontata: a parte la giovane età dei protagonisti, i temi sono piuttosto adulti e controversi, soprattutto se confrontati con quelli delle moderne saghe di successo, comeHarry Potter e Twilight. Si parla di povertà, diseguaglianze, dittatura, influenza dei mass media. Ai ragazzi piace soprattutto perché si identificano nei personaggi e per la struttura narrativa. Quasi tutti hanno letto il libro prima di vedere il film, e questo è un dato molto positivo. “È un genere che mi piace, è avvincente” ci spiega Cecilia, quasi 14 anni, di Roma. “Mi riconosco in Katniss. Cosa mi piace di lei? I capelli… e anche il suo modo di fare”. Domizia ha 14 anni, un paio di occhi azzurri che a Hollywood piacerebbero e trema dall’emozione. Sulla fronte ha scritto “I Love You” a grandi lettere rosse. “È dedicato a tutti, in particolare a Jennifer Lawrence e a Josh Hutcherson” ci confida. Hunger Games le piace perché “è una storia molto particolare, è diversa dal solito e racchiude un po’ tutti i generi”. “Non è la classica storia d’amore, c’è anche azione dentro” ci spiega. “È un’idea molto originale”. Come tutti i ragazzi presenti all’Auditorium, anche lei ha letto i libri, e non solo quelli di questa saga. “Ho letto Harry Potter, Percy Jackson, ora sto leggendo Le cronache di Narnia. Ma Hunger Games è la prima saga che ho letto”. E il primo amore non si scorda mai. Federica e Viviana hanno sedici anni e sono venuti dall’Abruzzo e dalle Marche. Stanno preparando due cartelli. Su uno c’è scritto “Liam verrai nel nostro distretto”, dedicato a Liam Hemsworth. Sull’altro “Ci farete un autografo, vero o non vero?”, e il riferimento è al terzo libro, quando un dialogo tra i due protagonisti verte proprio su queste parole. Le due ragazze spiegano uno dei segreti dei film, l’immedesimazione e la verosimiglianza. “A parte la trama, che è avvincente, gli attori sono bravissimi a interpretarla, ti fanno credere nella storia, è come se fossi lì con loro e alla fine ti emozioni”. Ma Hunger Games non è solo una saga per teenager. Serena e Riccardo sono una coppia, e hanno rispettivamente 23 e 20 anni. “I libri sono avvincenti, il secondo è il mio preferito” ci dice Serena. “I protagonisti sono dei bravi attori, Jennifer Lawrence su tutti”. Ma a vent’anni hanno una visione più ampia rispetto ai temi della saga. Così chiediamo se secondo loro i messaggi più “politici” del film, come l’influenza dei mass media sulla vita delle persone, arrivano ai ragazzi.“Credo che il discorso sui mass media fosse più evidente nel libro, nel primo film non l’hanno reso bene” risponde Serena. Ma cos’è che rende speciale questa saga? “È proprio questo aspetto legato ai mass media: anche se il racconto è ambientato nel futuro è tutto molto attuale, coglie bene gli aspetti del potere”. “Un po’ quello che abbiamo vissuto stamattina”aggiunge Riccardo. I due ragazzi sono arrivati la sera prima, avevano avuto un numero per evitare di stare in fila tutta la notte, ma al mattino sicurezza non ha rispettato l’ordine di arrivo del giorno prima. E pare che dagli altri fan non abbiano ricevuto un grosso aiuto. “Tutti leggiamo questi libri”spiega Riccardo, “però non cogliamo il messaggio principale, che è il rispetto reciproco”. “Stamattina qui per noi sono stati gli Hunger Games” conclude Serena con un sorriso amaro. Ma anche qualche piccola delusione sarà cancellata dall’apparizione degli attori, che ormai sono delle vere e proprie star. La ragazza di fuoco e i suoi colleghi hanno davvero bruciato Roma. Di Maurizio Ermisino per Oggialcinema.net Foto: Federica De Masi per Oggialcinema.net


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