La ricca città di Capitol Cit è circondata da tredici distretti poverissimi dai quali gli abitanti non possono muoversi.
Ogni anno, come monito e punizione per essersi ribellati nel passato, in ogni distretto vengono scelti un ragazzo e una ragazza di età compresa tra i dodici e i diciotto anni per partecipare agli Hunger Games, un evento nel quale i partecipanti, detti tributi, devono combattere tra di loro in un luogo prestabilito detto arena, controllata da un gruppo di Strateghi, fino a che uno solo dei partecipanti rimane vivo. Il tutto è sotto gli occhi delle telecamere, in mondovisione.
RECENSIONE
L'adattamento dell'omonimo romanzo per ragazzi di Suzanne Collins (edito da Mondadori dal 2009) si differenzia da altri trasposizioni fantasy per adolescenti recenti (Twilight, Beautiful creatures, The Host) per la qualità tecnica e attoriale. Il film di Gary Ross stupisce infatti immediatamente per l'aspetto visivo, caratterizzato da un montaggio serrato e da inquadrature che riflettono allo stato interiore della protagonista, interpretata da un'ottima Jennifer Lawrence in grado di dare spessore e credibilità a quest'eroina che grazie al romanzo aveva già raccolto milioni di fan.
Discreta la sceneggiatura che dopo un inizio un po' faticoso riesce a illustrare i passaggi del libro mantenendo sempre alta l'attenzione dello spettatore grazie a una tensione perennemente palpabile, trasformando questo fantasy apocalittico in un vero e proprio action che lascia col fiato sospeso per oltre due ore.
Un film insomma che lascia il segno e che è riuscito a unire il successo di pubblico a quello di critica, prendendo le distanze dagli altri film fantasy per teenager ispirati a romanzi di successo che negli ultimi anni, ad eccezione di Harry Potter, hanno invaso i nostri cinema.
A questo punto non resta che aspettare l'imminente sequel.
VOTO: 7,5