Il giudizio di Marco GoiSummary:
Hunger Games: Il canto della rivolta – Parte I questo weekend approda finalmente nei cinema italiani e di mezzo mondo. Dopo essere stato presentato in anteprima in varie parti del globo, con i membri del cast Jennifer Lawrence, Josh Hutcherson, Liam Hemsworth, Jena Malone e Natalie Dormer che hanno sfilato sui red carpet in maniera molto glamour, la prima metà dell’episodio conclusivo della saga fantasy si appresta a fare sfracelli ai box-office. Ad aumentare l’hype intorno alla pellicola ci pensa anche la notevole colonna sonora, curata in prima persona da Lorde, la neo 18enne neozelandese diventata famosa con “Royals” e oggi tra le giovani popstar più acclamate dei 12 Distretti di Hunger Games e anche di questo mondo.
La svedese Tove Lo canta una gemma pop accattivante e in grado di rimanere scolpita in testa fin dal primo ascolto. Niente male pure la nuova stella dell’R&B Tinashé, che propone l’ipnotica “The Leap”, mentre la britannica Charli XCX ha tirato fuori una ballata dolcissima e quasi fiabesca come “Kingdom”, impreziosita dalla presenza di Simon Le Bon, il mitico cantante dei Duran Duran. Altra presenza che arriva dritta dagli anni Ottanta è quella di Grace Jones, che interpreta l’animalesca “Original Beast”.
Tra i pezzi migliori della soundtrack del nuovo Hunger Games vanno poi sicuramente annoverate “Plan the Escape”, una canzone dell’anno scorso dei Son Lux qui reinterpretata in una incantata e sognante cover da Bat for Lashes, e la magnifica “Dead Air”, gioiellino di electro-pop firmato dai CHVRCHES, una delle giovani band britanniche più da tenere d’occhio oggi in circolazione.
In mezzo a vari nomi che si sono fatti conoscere negli ultimi mesi, ce ne sono anche un paio che potrebbero trasformarsi in star di prima grandezza a breve, magari proprio grazie alla vetrina di Hunger Games. Il primo è Raury, un cantante e rapper riflessivo dallo stile vagamente alla Drake, talmente fresco da non avere ancora una pagina Wikipedia a lui dedicata. Siamo sicuri che però a breve salterà fuori. Discorso analogo per XOV, giovane cantautore svedese che è l’altra grande scommessa musicale su cui punta Lorde. A non convincere del tutto è invece Stromae; la presenza del rapper e cantautore francese si perde nel pezzo iniziale “Meltdown”, troppo affollato di altri artisti. Piuttosto deludente pure il pezzo dei Chemical Brothers e così così anche “All My Love” di Major Lazer cantato da Ariana Grande, dai toni troppo pop-dance che poco si abbinano con il resto della proposta musicale. Nonostante qualche momento non del tutto riuscito, la soundtrack di Hunger Games: Il canto della rivolta – Parte I è una compilation perfetta per fare il punto della situazione sulla variegata scena pop attuale. Complimenti alla 18enne Lorde per essere riuscita a metterla in piedi, Katniss Everdeen può essere davvero fiera di lei.
Tracklist della colonna sonora di Hunger Games: Il canto della rivolta – Parte I
01 Stromae: Meltdown [ft. Lorde, Pusha T, Q-Tip, Haim]
02 Chvrches: Dead Air
03 Tove Lo: Scream My Name
04 Charli XCX: Kingdom [ft. Simon Bon]
05 Major Lazer: All My Love [ft. Ariana Grande]
06 Raury: Lost Souls
07 Lorde: Yellow Flicker Beat
08 Tinashé: The Leap
09 Bat for Lashes: Plan the Escape
10 Grace Jones: Original Beast
11 Lorde: Flicker (Kanye West Rework)
12 XOV: Animal
13 The Chemical Brothers: This Is Not a Game [ft. Miguel]
14 Lorde: Ladder Song
di Marco Goi per Oggialcinema.net