Magazine Cultura

Hunger Games - Suzanne Collins

Creato il 31 marzo 2012 da La Stamberga Dei Lettori
Hunger Games - Suzanne CollinsI Contenuti
Quando Katniss urla "Mi offro volontaria, mi offro volontaria come tributo!" sa di aver appena firmato la sua condanna a morte. È il giorno dell'estrazione dei partecipanti agli Hunger Games, un reality show organizzato ogni anno da Capitol City con una sola regola: uccidi o muori. Ognuno dei Distretti deve sorteggiare un ragazzo e una ragazza tra i 12 e i 18 anni che verrà gettato nell'Arena a combattere fino alla morte. Ne sopravvive uno solo, il più bravo, il più forte, ma anche quello che si conquista il pubblico, gli sponsor, l'audience. Katniss appartiene al Distretto 12, quello dei minatori, quello che gli Hunger Games li ha vinti solo due volte in 73 edizioni, e sa di aver poche possibilità di farcela. Ma si è offerta al posto di sua sorella minore e farà di tutto per tornare da lei. Da quando è nata ha lottato per vivere e lo farà anche questa volta. Nella sua squadra c'è anche Peeta, un ragazzo gentile che però non ha la stoffa per farcela. Lui è determinato a mantenere integri i propri sentimenti e dichiara davanti alle telecamere di essere innamorato di Katniss. Ma negli Hunger Games non esistono gli amici, non esistono gli affetti, non c'è spazio per l'amore. Bisogna saper scegliere e, soprattutto, per vincere bisogna saper perdere, rinunciare a tutto ciò che ti rende Uomo.
La Recensione
E’ il giorno della Mietitura, e il Distretto 12, come tutti, si prepara a offrire il suo Tributo: come simbolica sottomissione al potere centrale, in questo giorno dell’anno ogni distretto è tenuto a fornire un ragazzo e una ragazza tra i dodici e i diciotto anni perché partecipino a un crudele reality show che incolla ai teleschermi l’intera nazione del Panem. Le regole sono semplici e precise: la scelta avviene tramite sorteggio, e i due giovani selezionati vengono condotti a Capitol City – ricchissima capitale – dove ricevono un rudimentale addestramento; quindi vengono gettati nell’Arena, dove, costantemente monitorati dalle telecamere, dovranno eliminarsi tra loro finché non ne resti in piedi uno solo.
Katniss Everdeen, che vive nell’indigente Distretto dei Minatori mantenendo la sua famiglia con la caccia (peraltro gravemente punibile), decide di offrirsi volontariamente alla folla affamata di circensem al posto della sorella Prim, appena dodicenne. Insieme a lei viene selezionato Peeta, coetaneo a cui è legata da un commovente atto di generosità avvenuto molti anni prima.

Caso vuole che Hunger Games sia confinato nel reparto Ragazzi della mia Feltrinelli di fiducia. Il che di per sé non è un male, ci trovi anche i libri di Pratchett (comprensibile) e persino quelli di Sergej Luk’janenko (incomprensibile). Caso vuole anche che il romanzo sia classificato come Young Adult, e - tra quelli che ho letto – trovarne uno che non sembri una Guida alla Vita e all’Amore per Giovani Decerebrate è un’impresa.
Caso vuole che, contrariamente a ogni mia aspettativa, Hunger Games costituisca un’eccezione. Premetto immediatamente che lo stile non è nulla di eccezionale: semplice, scorrevole, non si lascia ricordare né per un linguaggio particolarmente scarno (che sarebbe stato coerente con il tema trattato, ma – e qui mi tocca ricordarlo – è pur sempre uno YA) né per una particolare accuratezza.
Anche la trama non è originale: volendo tralasciare il più lontano 1984 di Orwell, a quanto ho sentito sono sorte numerose polemiche su un presunto plagio da Battle Royale di Takami, con cui in effetti il romanzo della Collins condivide l’idea dell’oppressione sul popolo simboleggiata da un crudele gioco al massacro che coinvolge giovanissimi. Nel libro di Takami, però, tale gioco non era fantascientificamente spettacolarizzato, ed è qui che ricordo che, vent’anni prima dell’autore giapponese, Stephen King sotto lo pseudonimo di Richard Bachman aveva già immaginato reality show mortali (L’uomo in fuga e, in modo diverso, La lunga marcia). Eppure è un libro che non ti consente di staccargli gli occhi di dosso: lungo quanto basta, mai prolisso o noioso, rilascia continuamente scariche di adrenalina grazie a un ottimo uso dei ritmi narrativi: perfettamente equilibrata la fase precedente al gioco, quella del gioco vero e proprio, e persino del dopo, con una soddisfacentissima conclusione che non lascia grandi interrogativi nonostante si tratti del primo volume di una trilogia. Non mancheranno momenti crudi, ma neanche momenti particolarmente poetici o commoventi.
Hunger Games
non è perfetto, per essere chiari: talvolta nel leggere si ha la sensazione che la protagonista sia un po’ troppo spesso baciata dalla sorte. Eppure non si tratta affatto di un romanzo all’insegna del buonismo, e l’incertissimo sentimento d’amore della protagonista verso il compagno non ruba la scena alla trama distopica, elemento che più d’ogni altro temevo nell’apprestarmi alla lettura. Resta, di fatto, dubbio fino alla fine che genere di sentimento sia: ho idea che i seguiti mi smentiranno, ma per il momento ho percepito in Katniss solo un forte sentimento di amicizia e gratitudine, e la ricerca di sostegno in qualcosa che le ricordi casa, immersa com’è in una crudele realtà di morte.
Ho trovato molto ben costruita l’ambientazione, sebbene l’attenzione sia focalizzata più sul gioco che non sulle circostanze che hanno edificato il mondo così com’è. Il degrado in cui vivono i distretti più poveri si percepisce perfettamente, non solo quello vissuto da Katniss, costretta a cacciare di frodo per nutrire la sua famiglia, ma anche quello di altri personaggi come la piccola Rue. A proposito dei personaggi, con qualche eccezione li ho trovati tutti realistici e vividi, persino Katniss – paradossalmente, ho sempre avuto difficoltà nel trovare un protagonista decente quando l’autore utilizza un narratore in prima persona.
Un romanzo appassionante, in definitiva, che mi sento senz’altro di consigliare. Segnalo la prossima uscita del film, diretto da Gary Ross e personalmente riadattato dall’autrice.
La trilogia:
  1. Hunger Games (Hunger Games), 2009
  2. La ragazza di fuoco (Catching Fire), 2010
  3. Mockingjay, 2010, ancora inedito in Italia e previsto probabilmente per il 2012
Giudizio:+4stelle+
Articolo di Sakura87
Dettagli del libro
  • Titolo: Hunger Games
  • Titolo originale: Hunger Games
  • Autore: Suzanne Collins
  • Traduttore: Paracchini F., Brogli S.
  • Editore: Mondadori
  • Data di Pubblicazione: 2009
  • Collana: Chrysalide
  • ISBN-13: 9788804594109
  • Pagine: 369
  • Formato - Prezzo: 17,00 Euro
Hunger Games - Suzanne Collins

Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :