[Il guest post per HydroPunk Archives di oggi è opera di Marina Belli, che con grande magnanimità ha scritto un pezzo su un romanzo decisamente adatto! Andate a ringraziarla di persona nel suo blog, Space of Entropy, e già che ci siete arraffate uno dei suoi ebook!]
Quando ho letto per la prima volta il bando di HydroPunk, uno dei primi pensieri che ho avuto è stato: ehi, quanti elementi in comune con Il quinto giorno! Non che il romanzo di Schatzing e l’ambientazione base di Hydropunk siano identici, anzi, ma ci sono forti punti di contatto. Partiamo dal più grande: il mare. Il "quinto giorno" è, nella Genesi, il giorno in cui Dio creò il mare e proprio attorno al mare e alle creature che lo abitano ruota tutto il romanzo.
La narrazione si fonda su una notevole mole di documentazione e su due solide basi realistiche:
- L’esplorazione delle profondità marine è a uno stato d’arretratezza tale da poterle considerare pressoché ignote: ci potrebbe essere di tutto, lì sotto, dalle civiltà aliene alla base di un Evil Overlord da antologia;
- L’umanità non sta trattando troppo coi guanti di velluto il mare, a furia di pesca senza scrupoli, trivellazioni sottomarine, inquinamento e quant’altro.
Avete bene in mente le basi? Bene. Ora, la grande domanda è: come reagirebbe l’umanità se gli animali marini iniziassero, per ragioni ignote, ad attaccare?
Se gli squali si mettessero a spolpare i bagnanti, in branco? Se una nuova specie di meduse, dai tentacoli lunghissimi e dal veleno mortale, affollasse le coste? Se nella cucina di un ristorante un’aragosta esplodesse in faccia al cuoco contaminandolo con un micro-organismo altamente letale e contagioso che in poche ore infetta tutta la città? E se migliaia di granchi uscissero dal mare e “prendessero d’assalto” la costa est degli USA, scorrazzando per le strade e contagiando la popolazione con lo stesso tipo di micro-organismo? Se orche e balene decidessero che i whale watchers sono più divertenti a mollo, magari in pezzetti, insieme alle loro barche? Se, in definitiva, la fauna marina impazzisse e decidesse di prendersi una rivincita violenta?
Ecco allora un team internazionale di scienziati ed esperti che, sotto la guida degli USA, cercano di capire chi si nasconda dietro la ribellione del mare, chi abbia avuto il coraggio e i mezzi di organizzare una cosa così complessa, di modificare geneticamente decine di specie al solo fine di portare morte e distruzione. E la risposta, che è bello scoprire nel romanzo e non anticipare, c’entra, oh se c’entra, con HydroPunk.
Così come c’entra con HydroPunk, ed è un brano angosciante e potente, il momento in cui l’ennesima specie OGM crea uno slittamento della piattaforma continentale su cui poggia il Nord Europa. Suona folle? Se dico che è tutta colpa di vermi suona ancora più folle, vero? Beh, il bello è che Schatzing riesce a renderlo più che plausibile: inevitabile. E inevitabile è quel pizzico (o badilata) d’angoscia al pensiero dello tsunami che devasta le coste del Mare del Nord, sommergendo case, città, e pure quel personaggio che stava andando a rilassarsi un po’ nell’entroterra, lontano dai pericoli del mare…
Vi sembra che quanto proposto fin’ora non sia abbastanza d’ispirazione? Beh, aggiungete navi che affondano perché mitili e molluschi OGM ne intaccano chiglia e sistemi di movimento; una nave d’assalto anfibio e dei sommergibili tascabili armati e pronti a fare quel che va fatto; droghe per il controllo della memoria; branchi di innocui pesciolini che annegano i pescatori; un’ufficiale di marina con aspirazioni presidenziali che vede le sue credenze religiose e politiche minacciate dalla situazione e che agirà di conseguenza; una potenziale catastrofe ecologica planetaria e, come bonus, la Corrente del Golfo che, dall’oggi al domani, smette di scaldare la sua fetta di mondo.
Se non fosse ancora abbastanza o se la vostra conoscenza del mare fosse limitata, c’è sempre l’opzione di dare una lettura a un altro libro del signor Schatzing, Il mondo d'acqua: qui è confluita gran parte della documentazione su cui si fonda, con sicurezza ma senza sproloqui inutili, il gran bel romanzo di cui vi ho appena parlato. Leggetelo, e non guarderete più il mare con lo stesso sguardo.
Piccole note “da nerd”: Uma Thurman nel 2006 ha acquistato i diritti del romanzo e prima o poi (voci dicono nel 2015) dovrebbe riuscire a farne un film; nel frattempo, la Z-Man Games ha tratto un gioco da tavolo dal libro, ma se non avete letto il romanzo e non volete rovinarvi la sorpresa, non andate a leggere la presentazione! :D