P er chi non avesse dimestichezza con i neologismi occorre che spieghi che il termine inglese hype rappresenta un livello di aspettative altissimo riguardo a un prodotto: per dirla più terra terra trattasi di "scimmia". (Appunto per gli animalisti: nessuna scimmia è stata maltrattata per scrivere questo post)
Nel caso del 2015 però dovrei parlare di esercito delle dodici scimmie o hype massimo visto che, e questo è un parere del tutto personale, le proposte cinematografiche sono già molto interessanti.
Vorrei partire da un titolo che in realtà è un film del 2014 ma che le sale italiane hanno snobbato bellamente salvo ricredersi quando la giuria degli Oscar 2015 lo ha inserito nella lista dei migliori film: Boyhood. Più che un film, ho letto (lo vedrò nei prossimi giorni e ne scriverò una recensione a parte), si tratta di un esperimento del regista Richard Linklater che ho apprezzato moltissimo in School Of Rock ma di cui conosco ben poco d'altro. Boyhood è una pellicola che ruota intorno ai temi della adolescenza, della crescita e della non spettacolarità di quest'ultima. Di solito vado a vedere un film che non conosco solo se gli autorevoli (perché io li definisco tali) pareri di alcuni amici e blog mi ci indirizzano. Ed è proprio questo il caso.
Altri due titoli che apparterrebbero alla lista relativa al 2014 ma che in realtà in Italia arriveranno nelle prossime settimane sono Whiplash e Birdman. Whiplash è la storia dell'ascesa di un batterista jazz: mi aspetto un film con ottima musica ed eleganza espressiva. Birdman lo avevo già adocchiato prima dell'Accademy hollywoodiana perché conosco il regista, Alejandro Gonzales Iñarritu, e lo avevo già amato per Amores Perros e 21 Grammi.
Boyhood verrà ripresentato in sala fino a questo mercoledi, Birdman uscirà nelle sale italiane il 5 febbraio mentre per Whiplash dovremo aspettare il 12.
Per completezza eccovi i trailer di questi tre film.
Ma il vero hype deve ancora venire: sono altri i titoli di questo 2015 che hanno accesso il fuoco sacro dell'attesa spasmodica.
Iniziamo con In The Heart Of The Sea, un film che proviene da un romanzo che è stato erroneamente ma, solo per motivi commerciali, accostato a Moby Dick di Herman Melville. Premesso che io Moby Dick l'ho letto 4 volte e tutte e 4 volte ho tifato per la balena, non posso non rilevare che il film si ispira alle atmosfere del romanzo ma racconta la storia della baleniera Essex che fu una delle prime navi a spingersi verso le acque inesplorate (almeno nel 1820) dell'Oceano Pacifico. Dietro la camera troviamo il convincente Ron Howard.
Ci sarà Melville in questo film e anche una spruzzatina di Conrad e Coleridge a mio avviso: per cui sarò al cinema il prossimo dicembre!! Beccatevi il trailer
Un altro titolo che sto aspettando con grande impazienza è il nuovo lavoro di Neill Blomkamp, un regista che mi ha piacevolmente sorpreso con il suo progetto d'esordio: District 9. Nel nuovo film, in uscita ad aprile qui da noi, il regista sudafricano torna a raccontare della difficile convivenza tra umani e non umani solo che questi ultimi stavolta non sono alieni ma androidi, anzi umandroidi. Le atmosfere del trailer mi hanno ricordato quelle di Corto Circuito, un film che ha segnato la mia infanzia. Il trailer di Chappie, questo il curioso titolo del film, la dice lunga su quello che ci aspetta e a mio avviso, una volta tanto, è proprio un bel trailer. Trailer di Chappie.
Altro film, altro revival anni 80: stavolta tocca a quello che io considero il capostipite delle storie post apocalittiche e non è Kenshiro ma bensì Mad Max. La saga più steampunk della storia del cinema occidentale avrà un reboot grazie al regista che già aveva diretto la vecchia serie, George Miller. Stavolta ad impersonare il famoso Max ci sarà Tom Hardy (prima era Mel Gibson). Trailer di Mad Max Fury Road.
Sinceramente stava cominciando a mancarmi ma credo che Quentin Tarantino non abbia capacità extrasensoriali tali da leggere nel pensiero dei suoi fan. Il buon Quentin rimane sul filone western dopo Django Unchained e stavolta ci porta alla scoperta degli odiosi otto, The Hateful Eight è il titolo del film di cui non bisogna dire altro che il nome del regista e alcuni dei nomi del cast: Samuel L. Jackson, Kurt Russel, Michael Madsen, Tim Roth, Channing Tatum e Walton Goggins. Trailer di The Hateful Eight.
E veniamo finalmente al colpo basso che più basso non si può. Vai al cinema, ti siedi coi popcorn aspettando i trailer e poi il tuo film e comincia il Disney Pre-Show. Di solito si tratta di qualche scena del film animato del momento che guardi e poi dimentichi ma stavolta noti che c'è qualcosa di strano. Suoni e immagini ti ricordano qualcosa, qualcosa a cui non pensavi da tempo e che un tempo invece dominava i tuoi pensieri. Poi vedi il Millennium Falcon che sfreccia sullo schermo con una delle melodie più evocative dell'universo cinematografico e un sorriso da imbecille di sale sulle labbra: di colpo perdi 15 anni di età e cominceresti a parlare come il maestro Yoda o a grugnire come Chewbacca se la sala non fosse piena di persone, molte delle quali commentano con disprezzo ciò che tu stai adorando vergognosamente. Ebbene si, Star Wars 7 sarà realtà e stavolta non ad opera della Lucasfilm ma invece della Disney. Star Wars 7: il risveglio della forza sarà ambientato 30 anni dopo la caduta dell'impero, con un nuovo nemico e nuovi eroi. Regista di questo risveglio sarà J.J. Abrams che dopo avermi convinto con Super 8, mi ha deluso tantissimo con il dimenticabilissimo Star Trek: Into The Darkness. Per vedere questo nuovo capitolo della saga delle guerre spaziali dovremo però aspettare addirittura dicembre 2015, quindi un anno: giusto il tempo di andare a rivedersi tutti gli episodi precendenti. Trailer di Star Wars 7