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Hysteria: una commedia sexy, ma non troppo, in una sera di mezzo inverno

Creato il 01 marzo 2012 da Emeraldforest @EmeraldForest2

Presentato quest’anno al Festival di Roma, Hysteria è una commedia ammiccante e divertente che ci propone uno sguardo nuovo su un Ottocento inglese molto idealizzato e usato, e anche un po’ abusato, nel cinema degli ultimi dieci e vent’anni.

Hysteria: una commedia sexy, ma non troppo, in una sera di mezzo inverno

Fine Ottocento. Mortimer Granville (Hugh Dancy) è un giovane medico che cerca di farsi strada tra quei dinosauri incartapecoriti dei suoi colleghi più anziani, ma con difficoltà. L’unico che l’aiuta, anche economicamente, è un annoiato e gaio nobile, Edmund, interpretato da Rupert Everett, presenza che pare, non si sa bene perché, pressoché obbligatoria in questo genere di pellicole ottocentesche…

Hysteria: una commedia sexy, ma non troppo, in una sera di mezzo inverno

Maggie Gyllenhaal nel ruolo di Charlotte appare al frigido protagonista, che che fa la scoperta dell'acqua calda: ovvero che anche le donne che non passano ogni minuto dell'esistenza ad aggiustarsi possono e sanno essere attraenti...

Un giorno viene assunto da Jonathan Pryce, quello di Brazil, ops volevo dire che Mortimer viene assunto dal Dottor Dalrymple, il quale ha due figlie che sembrano essere antitetiche, ma che, sotto sotto, piacciono entrambe al protagonista: da una parte la delicata e accondiscendente Emily, incarnante l’ideale ottocentesco femminile, dall’altra l’esaltata Charlotte (Maggie Gyllenhaal). Mortimer si sente più vicino alla prima in quanto a buone maniere, temperamento e valori borghesi, anche se non manca di considerare inutili e stantìe alcune sue passioni (come la frenologia), d’altra parte viene attratto irremediabilmente dalla voglia di vivere dell’altra sorella, nonostante riconosca che molti suoi tratti siano ascrivibili al cosiddetto male femminile dell’isteria, proprio la “malattia” che cerca di curare nel nuovo studio medico di famiglia dove si è stabilito. Le parti più spassose del film sono infatti dedicate alle signore e signorotte che si recano in questo studio e alle loro reazioni ai curativi “massaggi” che i due medici devono operar loro fino a che non raggiungano il cosiddetto “parossismo”, l’unica maniera che dia loro sollievo dai turbamenti, tristezze, pianti che l’isteria in teoria gli provoca. Il successo del nuovo arrivato nella suddetta pratica comporterà a Mortimer una bella artrite alla mano destra, fino a che, grazie all’aiuto dell’amico Edmund appassionato a tempo perso di marchingegni elettrici, si giungerà alla famosa invenzione del vibratore, che darà riposo e sollievo alla sua mano, e non solo a quella.

Hysteria: una commedia sexy, ma non troppo, in una sera di mezzo inverno

Il primo spassoso collaudo su signora del vibratore con tanto di occhialoni da aviatore

Hysteria: una commedia sexy, ma non troppo, in una sera di mezzo inverno

Altra scena divertente nel contrasto tra ex prostituta e frigido gentleman inglese

Buona la fotografia e le ambientazioni. Le parti meno convincenti del film sono quelle dedicate alla Charlotte/Maggie Gyllenhaal, le cui azioni sembrano essere imbevute di un socialismo cristiano poco amalgamato con il tono generale della commedia. Il personaggio della femminista Charlotte appare contraddittorio: più che a una femminista sembra somigliare a una sorta di suora laica circondata di bambini e sempre caritatevole… Forse tutto ciò avviene nel tentativo, da parte della regista Tanya Wexler, di rendere più simpatico questo movimento ai più e, soprattutto, alle più, dato che non gode di particolare simpatia a causa di alcuni bacchettonismi e moralismo che lasciano il tempo che trovano e che, in realtà, più che risolvere i problemi femminili cercano di estirpare e censurare le conseguenze di alcune realtà senza analizzarne e capirne le cause. Da una parte il personaggio di Charlotte ha l’intelligenza di smontare il mito dell’isteria (non più una malattia ma semplice conseguenza dell’inattività e insoddisfazione femminile sia a livello lavorativo che sessuale), dall’altra parte sembra a volte screditare questi stessi problemi femminili in nome dell’esistenza della povertà. Tutto ciò mi è apparso subito poco logico: non è che se esiste un problema più grave di un altro, allora il problema meno grave non esiste. E’ dura ammettere, anche per un film ironico e graffiante come questo, che, in entrambi i casi, sempre di bisogni primari si tratta… Infatti quando poi alla fine del film c’è in ballo la possibilità di isterectomia (asportazione chirurgica dell’utero) c’è molto poco da scherzare! Anche il personaggio di lui è un po’ strano, abbastanza freddo e asessuato e credo che anche questo sia volontario proprio per cercare di depurare un argomento di base molto scandaloso.

Hysteria: una commedia sexy, ma non troppo, in una sera di mezzo inverno

Sulla sinistra vediamo l'esuberante Charlotte versus la composta e imprigionata Emily: il film ha il pregio di mettere in risalto la stupidità e insipidità dell'ideale della donna angelicata

Hysteria: una commedia sexy, ma non troppo, in una sera di mezzo inverno

Nei titoli di coda vediamo simpaticamente come anche, anzi direi soprattutto, chi recita il ruolo della perfetta donna ideale dell'Ottocento, Emily, vorrebbe in realtà cedere alla tentazione vibrante

Escluso la contraddizione illogica descritta prima e qualche incertezza nella parte centrale, Hysteria è un buon film, che va visto per capire, tra una risata e l’altra, diverse cose sul comportamento femminile e sulla condizione della donna in un passato che viene spesso adorato dalle adolescenti, ma, lo si vede nelle scene nel parco alla Jane Austen che vengono parodizzate nella loro ridicolezza, questo passato ottecentesco, per le donne  ma non solo, di adorabile e sublime aveva ben poco!

Hysteria: una commedia sexy, ma non troppo, in una sera di mezzo inverno

Scene parodiche del mondo alla Jane Austen, un film molto più vicino allo spirito di Oscar Wilde in "The Importance of being Earnest"

Ps. Dedicato all’articolo-recensione di Mymovies riguardo Hysteria: giudicare il valore di un film in base al fatto se la storia è romanzata e meno non ha molto senso al cinema, mica stiamo parlando di un documentario… Seconda cosa: secondo me invece sono presenti delle piccole frasi miccia di “rivoluzione” in questo spassoso film, ma poi, carissima redattrice Marianna, cosa intendi te per “rivoluzione”? Le opinioni andrebbero almeno supportate da qualche spiegazione…

Voto:

Hysteria: una commedia sexy, ma non troppo, in una sera di mezzo inverno



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