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I 10 articoli più letti del mese di Gennaio 2013.

Creato il 05 febbraio 2013 da Linuxlandia
1.- Tre diverse soluzioni per ripristinare il Grub.

 

I 10 articoli più letti del mese di Gennaio 2013.

Questa guida contiene tre diverse soluzioni per ripristinare GRUB a causa di:

  • Sistemi in dual-boot in cui Windows è stato installato dopo Ubuntu.
  • Problemi di Windows che hanno obbligato a una sua reinstallazione.
  • Tecniche di recupero di Windows che comportino il "ripristino" del MBR.
  • Errori nell'installazione di GRUB.

Tutti e tre i metodi qui descritti richiedono l'utilizzo del CD Live.

 

Primo metodo

Il primo metodo è una procedura molto semplice e prevede l'utilizzo del terminale. Questa procedura dovrebbe funzionare a patto che la struttura delle partizioni del disco contenente GRUB non sia stata modificata tramite programmi come gparted, Norton Partition Magic: in tal caso è necessario controllare il file /etc/fstab.

 

 

2.- FreeBSD è un sistema operativo avanzato per architetture compatibili x86 derivato da BSD.

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FreeBSD è un sistema operativo libero di tipo UNIX, derivato dalla Distribuzione Unix dell'Università Berkeley, e disponibile per piattaforma Intel IA-32, AMD64, DEC Alpha, IA-64, PC-98, UltraSPARC, PowerPC ed altre.


Installare FreeBSD.


Ci sono molte possibilità per installare FreeBSD, tra cui l'installazione da CD-ROM, DVD, floppy disk, una partizione MS-DOS®, nastri magnetici, FTP anonimo, e NFS.


Per favore leggi la guida di installazione prima di scaricare l'intera distribuzione di FreeBSD.


Il progetto FreeBSD (il nome si deve a David Greenman) ha origine all'inizio del 1993 come evoluzione dell'"Unofficial 386BSD Patchkit" ad opera di Nate William, Rod Grimes e Jordan Hubbard.


La prima distribuzione su CD-ROM fu FreeBSD 1.0 e apparve nel dicembre 1993. Nella primavera del 1994, tuttavia, alcuni sviluppi di una lunga controversia legale tra l'università di Berkeley e la Novell ebbero effetti anche sul sistema operativo FreeBSD.

 

 

3.- Fluxbox window manager leggero totalmente opensource con un elevato grado di personalizzabilità.

 

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Fluxbox è un Window Manager, (Window Manager o abbreviato "WM"- letteralmente un "Gestore di Finestre"), per l' ambiente X - progetto totalmente opensource ed interamente scritto in C++ è basato sul codice sorgente di Blackbox 0.61.1. con un elevato grado di personalizzabilità e funzionalità aggiuntive (come la possibilità di cambiare workspace tramite la mousewheel o di cambiare l'assetto della titlebar delle finestre).


Fluxbox è estremamente leggero e performante, capace quindi di rendere la vostra "Desktop-Experience" di tutto rispetto anche se state usando un hardware non molto performante - hardware su cui un Desktop Manager, (DM o DE), potrebbe rendervi la via molto più angosciosa.


Fluxbox è altamente configurabile, sia dal punto di vista del codice sorgente e quindi nella sua configurazione, sia dal punto di vista grafico - senza quindi mettere l' utente in un ambiente graficamente spoglio, o poco "cool".

 

 

4.- GO Launcher EX uno dei migliori launcher alternativi a quello di default di Android.

 

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GO Laucher EX è solo uno dei tanti ma sicuramente uno tra i migliori launcher alternativi a  Android.


Il bello di Android è proprio la personalizzazione che possiamo fare sui nostri dispositivi e l’elemento che incide maggiormente è proprio il launcher.


Estremamente personalizzabile e flessibile con quest'ultima release è molto migliorata l'esperienza d'uso generale e, forse, allunga il passo rispetto ad altri validi launcher, ADW su tutti.

Caratteristiche:

  • Numerose sono le animazioni che si possono impostare per il cambio di schermata e per scorrere tra le varie app nel drawer,
  • sistema di notifiche, tramite GO Launcher EX Notification, che funziona a dovere,
  • pinch to zoom nella home con possibilità di riorganizzare l’ordine delle schermate,
  • numerosi temi, gratuiti e a pagamento, presenti nel Market e nel GO Store,
  • possibilità di rinominare e modificare ogni singola icona con una personalizzata
  • gestures personalizzabili e altro che potrete scoprire da voi.

5.-  SliTaz un desktop completo stipato in soli 30 mega.

 

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SliTaz GNU/Linux è una distribuzione Linux. Il progetto è stato iniziato nel 2006 da Christophe Lincoln.


Questo sistema operativo ha un filesystem di circa 100 MB, e l'immagine ISO per l'installazione occupa circa 30 MB.


Queste caratteristiche lo rendono utilizzabile per hardware datato, oppure come LiveCD di backup.


Infatti, Slitaz si presenta come un ambiente minimale, ma completo.


Durante il boot, il sistema operativo viene decompresso in RAM, occupando circa 80 MiB, e da quel momento viene eseguito completamente in essa. Questa soluzione, adottata anche da altre distribuzioni minimali come Damn Small Linux o Puppy Linux, permette di ottenere un sistema reattivo anche su hardware obsoleto e poco prestazionale. Slitaz dispone inoltre di un'apposita opzione di boot (slitaz-loram) che gli permette di avviarsi anche con computer con appena 64 MiB di RAM.

 

 

6.-  IPFire, firewall basato su Linux, eseguibile da CD ROM oppure da un'unità USB.

 

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IPFire integra un firewall dotato di funzionalità "stateful inspection", in grado di bloccare tempestivamente le minacce provenienti dalla Rete prima ancora che possano aprirsi un varco verso l'infrastruttura aziendale.


Rilasciato IPFire 2.7, firewall basato su Linux rinnovato con l'applicazione di tutti gli ultimi aggiornamenti: kernel, openssh, openssl, server web Apache, DNS server dnsmasq, proxy web squid, IPsec e così via.


La nuova versione di IPFire è disponibile anche sotto forma di file d'immagine in formato ISO, eseguibile da CD ROM oppure da un'unità USB.

Diversamente rispetto alle precedenti release, gli sviluppatori di IPFire si raccomandano di non effettuare un aggiornamento ma di reinstallare il firewall da zero, considerata la complessità del processo di update.

 

 

7.-  Linux per vecchi computer.

 

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Con il progresso tecnologico che procede senza arrestarsi, le potenzialità offerte dai computer aumentano costantemente.


Nonostante ciò sono ancora molto diffusi computer datati, forniti magari di pochi MB di memoria RAM, dischi fissi che non superano i 10 GB, e processori che non offrono le stesse potenzialità dei modelli più recenti.

In questo articolo vedremo quali sono alcune delle più complete soluzioni per mettere a punto un computer funzionale utilizzando hardware vecchio anche di diversi anni, sfruttando le poche risorse a disposizione.

 

La prima distribuzione GNU/Linux che trattiamo è Absolute Linux: si tratta di una distro derivata dalla celeberrima Slackware, destinata a processori i686 e simili, ed orientata ad un utilizzo nel settore desktop. È piuttosto leggera, ed offre un ottimo livello di compatibilità con la distribuzione da cui deriva: in questo modo è possibile utilizzare pacchetti per Slackware anche con Absolute Linux. Nonostante sia molto leggera e funzionale, presenta tutte le caratteristiche più importanti delle altre principali distro Linux, motivo per cui rappresenta una valida soluzione anche con macchine più recenti. L'elenco dei pacchetti inclusi, infatti, risulta piuttosto corposo, e questi ultimi sono costantemente aggiornati dal team di sviluppo di Absolute Linux.

 

 

8.-  Bellissimi sfondi di altissima qualità per Ubuntu.

 

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A spasso per il web ho trovato (usando Altavista e non Google, a proposito lo trovo molto meno "manipolato" a Altavista, non mi piace proprio la piega che sta prendendo il motore di ricerca di Mountain View, sempre trovi in primo piano le cose che a loro interessa mostrare) questi bellissimi sfondi di altissima qualità per Ubuntu.


Per continuare con il commento anteriore il sito da dove ho presso questi sfondi è un sito lituano, specificamente Ubuntu Lituania.

 

Non lo trovi mica facilmente usando Google. In Altavista lo trovi subido ai primi posti come deve essere. Negli altri caso sono reperibili sono le librerie, cioè il file Index of.....

Fatevi una ragione. PPeccato perchè graficamente sono molto belli e chi si è preso la briga di lavorare gratuitamente e bene come tanti per Ubuntu si merita almeno di essere (ri)conosciuto.

 

 

9.-  Zentyal (ex-eBox Platform) è un framework web utilizzato per la gestione della configurazione delle applicazioni web.

 

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Zentyal (ex-eBox Platform) è un framework web utilizzato per la gestione della configurazione delle applicazioni web.
L'implementazione modulare consente di scegliere quali servizi configurare attraverso l'uso di eBox.


Zentyal è un sistema operativo open source server based di facile gestione con un rapporto prestazioni costo davvero imbattibile. Zentyal è basato sulla piattaforma Ubuntu Linux, ha alle spalle un team di sviluppo rapido e affidabile.


Questo server svolge tutte le funzioni dei server aziendali per piccole e medie aziende con la stabilità e l'affidabilità tipica dei software linux based. Zentyal permette un risparmio enorme nei tempi di configurazione e messa a punto garantendo  risultati ottimi in svariate situazioni.Aperture Labs installa, configura e offre assistenza sui server Zentyal, implementando nuove funzionalità per esigenze differenti.

 

 

10.-  Pinguy OS: Ubuntu ancora più semplice, un aspetto grafico più ricercato e una maggiore usabilità.

 

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Se avete installato il sistema operativo Ubuntu e venite da Windows, vi sarete senz’altro accorti di come manchino diverse funzionalità che nel sistema proprietario Microsoft sono incluse nell’installazione di base.

Infatti, nel SO di Ubuntu, l’utente deve provvedere manualmente ad installare tutti i plugin di cui non si può fare assolutamente a meno, come ad esempio il codec di lettura per file mp3 e il plug-in di compressione/decompressione di archivi compressi RAR.


Il che è molto semplice per chi ha una certa esperienza riguardo il sistema Debian, ma i nuovi utenti linuxiani potrebbero trovare non poche difficoltà a svolgere tali operazioni.


A questa categoria di utenti viene in aiuto Pinguy OS, un sistema operativo basato su Ubuntu in cui nell’installazione di base troviamo integrati tutti i software di cui si ha normalmente bisogno.
Anche se chiamarla distribuzione è un po' eccessivo, visto che si tratta di una Ubuntu riveduta e corretta. I suoi creatori riconoscono il merito di quella che sta diventando la distribuzione Linux per antonomasia, ma chi l'ha provata sa che subito dopo l'installazione bisogna fare delle aggiunte necessarie per quasi tutti gli utenti: codec MP3, plugin Flash, Java e chi più ne ha più ne metta.

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