Il viaggiatore indipendente.
Quello strano essere che passa il suo tempo libero a studiare mete, anche se non sa ancora precisamente quando e se riuscirà a raggiungerle.
Quell’individuo che ha amici sparsi un po’ per tutto il mondo.
Quella presenza che ad un paio di costosissime scarpe di marca preferirà sempre e comunque un biglietto aereo.
Ecco, i 10 comandamenti del viaggiatore che sa ancora sognare ad occhi aperti.
1 – Non avrai altra guida all’infuori del mappamondo.
E delle offerte low cost, ma sono dettagli.
2 – Applica alla tua vita quotidiana gli insegnamenti che apprendi durante i tuoi viaggi.
Ma evita di meravigliarti se al ristorante la gente ti guarda schifato mentre risucchi rumorosamente gli spaghetti.
E no, “In Giappone si fa così” non importa proprio a nessuno.
3- Viaggia assecondando unicamente i tuoi tempi, i tuoi interessi e il tuo budget.
E pure le previsioni del tempo se vuoi una vacanza mare e relax, che se poi ti becchi i monsoni addio pace interiore!
4- Ricordati di non monitorare durante le feste.
I prezzi dei voli salgono in quei giorni.
5 – Non uccidere.
Soprattutto chi afferma di aver fatto il giro del mondo ma le uniche cose che ricorda sono i nomi degli animatori dei villaggi.
6 - Scegli un compagno di viaggio con interessi simili ai tuoi.
Ma se siete amanti del turismo sessuale e la bella ragazza thailandese mezza nuda che vi sorride ha due mani giganti e il pomo d’Adamo secondo me dovreste farvi due domande.
7 – Avvicinati all’arte culinaria locale.
Consiglio: chiudi gli occhi, metti in bocca i grilli e mastica velocemente.
8 – Aiuta l’artigianato locale.
Che non significa esattamente svaligiare lo store Dolce&Gabbana di una qualsiasi capitale asiatica.
9 – Riduci al minimo i kg del bagaglio e chiediti sempre se davvero userai tutto ciò che porti con te.
Ma se hai intenzione di fare una lunga traversata nel deserto con tacchi e ciglia finte sappi che hai tutta la mia stima.
10 – Non rintanarti nella tua comfort zone. Esplora, scopri, sorprenditi.
Un vecchio detto afferma: “It is better to see something once than hear about it hundred times“.