Quando si lavora con clienti gay o lesbiche spesso si può incappare in errori comuni, di cui neanche ci si rende conto. Faccio riferimento a medici, psicologi e psicoterapeuti a cui si rivolgono persone gay o lesbiche per una psicoterapia o un semplice consulto.
Prendendo spunto da un articolo del collega dr Kort ecco i 10 errori più frequenti in cui si può incappare, più frequenti in professionisti eterosessuali o semplicemente privi di formazione specifica sulle tematiche LGBT.
- Se richiesto non svelare il proprio orientamento sessuale.
- Negare la propria omofobia o eterosessismo
- Ignorare le risorse locali per gay e lesbiche
- Utilizzare una terminologia errata
- Ignorare informazioni sulle fasi del coming out
- Fraintendere i matrimoni con orientamenti sessuali differenti
- Essere uno schermo bianco
- Trascurare che un* adult* omosessuale è stato un* bambin* omosessuale
- Lasciare la sala d’attesa del suo studio priva di riviste LG
- Credere che “una coppia è una coppia”.
Io ne aggiungo uno che secondo me è alla base di pregiudizi positivi, che però rischiano di danneggiare la relazione terapeutica:
Pensare che poichè psicoterapeuta si è capaci di affrontare qualunque cliente e qualunque problematica e pertanto non si abbia bisogno di formazione ad hoc.
Tu che ne pensi? Che tipo di esperienza hai avuto con psicologi/psicoterapeuti?